Focus
Droghe da abuso in atmosfera
2010
Successivamente al ritrovamento della cocaina in aria a Roma, è stata intrapresa un'ampia ricerca riguardo alla presenza di droghe (sia lecite, sia illecite) nell'atmosfera. Indagini sono state eseguite in Italia e all'estero, in zone urbane, suburbane e rurali ed è stata realizzata una consistente banca di dati, che dimostra che le droghe da abuso sono ubiquitarie e presentano modulazioni temporali e spaziali indipendenti da quelle degli inquinanti regolamentati. Sulla base dell'esperienza ...
Emissioni industriali sulle diossine
2010
L'attività svolta è stata incentrata principalmente sullo studio dei processi chimici legati all'inquinamento ambientale, ed ha permesso di maturare l'esperienza necessaria a valutare, sul campo, l'affidabilità delle principali tecniche di campionamento e di analisi e lo studio di processi tecnologici e sistemi di abbattimento che consentano la riduzione degli inquinanti.
a) Sviluppo di metodiche per l'identificazione ed il dosaggio di microinquinanti organici
Lo sviluppo di tecniche on-line ...
Legislazione ambientale in ambito internazionale
2010
Nell'ambito dell'Accordo di programma tra la D.G. per la Ricerca Ambientale e lo Sviluppo del Ministero dell'ambiente italiano e l'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche nel 2010 è stata svolta un'attività di assistenza tecnica nell'analisi delle tematiche ambientali in discussione nei seguenti ambiti:
o Unione Europea (Consiglio e Commissione);
o Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UN/ECE) e Programma Ambientale delle Nazioni Unite ...
Inquinamento urbano da combustione di legna
2010
Il problema dell'inquinamento nelle aree urbane riveste carattere di particolare complessità sia perché in queste aree risiede la maggior parte della popolazione, con conseguenti problemi di esposizione e di effetti sulla salute, sia perché le città costituiscono, esse stesse, una sorgente di inquinamento non trascurabile. Dal punto di vista del materiale particolato, che comprende un numero estremamente elevato di specie chimiche organiche ed inorganiche presenti in atmosfera sotto forma di ...
Rischi naturali in aree costiere
2009
Nell'ambito delle attività di ricerca del dell'IAMC è stato pubblicato il volume:"Geohazard in rocky coastal areas" a cura di Crescenzo Violante incentrato su tematiche riguardanti i rischi naturali in aree costiere. Il volume è una Pubblicazione Speciale della Geological Society of London (SP 322).
Il volume raccoglie nove contributi scientifici che illustrano diversi aspetti della pericolosità e del rischio naturale derivanti da eventi geologici in aree di costa rocciosa. I casi studio si ...
Previsioni mensili delle anomalie di temperatura e precipitazione mediante il modello globale GLOBO. Autori: P. Malguzzi, A. Buzzi, O. Drofa, C. Rendina
2008
E' stato messo a punto presso l'ISAC, nell'ambito di un'Intesa Operativa con il Dipartimento della Protezione Civile, un sistema di previsioni mensili probabilistiche (extended range ensemble forecasting), basato sull'utilizzo del modello globale GLOBO, sviluppato presso l'Istituto. Il modello GLOBO è stato perfezionato mediante implementazione di uno schema di mixed layer oceanico e di evoluzione della copertura dei ghiacci marini, oltre che di una parametrizzazione del drag orografico. Sono ...
il suolo, la sua gestione e interazioni con l'ambiente
2008
Il suolo riveste un ruolo fondamentale in diverse aree scientifiche: 1) idrologia di versante e bacino a diverse scale; 2) salvaguardia delle qualità delle acque di falda; 3) controllo e produzione di sedimenti; 4) magazzino dinamico di carbonio organico; 5) substrato di base per la vegetazione. Il suolo è pertanto fondamentale per la comprensione di una notevole quantità di eventi e processi che spaziano dalla prevenzione e mitigazione di rischi di frana ed esondazione al controllo del ...
Simulazioni della qualità dell'aria: BOLCHEM. Autore: F. Tampieri
2007
La previsione del livello di inquinamento atmosferico è un obiettivo ambizioso ma sempre più alla portata degli strumenti scientifici che si sono sviluppati nel corso degli ultimi anni. Se la finalità scientifica è quella di comprendere sempre meglio i processi che determinano i parametri di qualità dell'aria e il loro impatto sulla meteorologia e sul clima, un obiettivo pratico è quello di fornire strumenti di "governance" che siano di supporto alle decisioni.
La crescente pressione a ...
Il progetto EU LIFE PERBIOF (A new technology for treating municipal and/or industrial wastewater with low environmental impact)
2007
Le tecnologie basate sull'impiego dei sistemi a fanghi attivi sono ancora quelle più diffuse per il trattamento sia delle acque urbane che industriali malgrado abbiano lo svantaggio di richiedere elevate aree superficiali e di produrre considerevoli quantitativi di fango di supero il cui smaltimento nell'ambiente è fonte di crescente preoccupazione. Ciò spiega l'interesse a livello internazionale verso tecnologie innovative che risultino più vantaggiosi in termini di compattezza di impianto, ...
IL LIDAR NELLO STUDIO DELL'EVOLUZIONE MORFOLOGICA DI FRANE E CORSI D'ACQUA
2007
La disponibilità di strumentazioni in grado di fornire (DTM) Modelli Digitali del Terreno di elevata precisione permette un monitoraggio areale dell'evoluzione morfologica di ampie porzioni di territorio. In tale ambito, il CNR IRPI di Torino (che coordina la Commessa: TA.P05.010 / Sviluppo e applicazione di tecnologie innovative di caratterizzazione e monitoraggio per la previsione, mitigazione e gestione dei fenomeni di instabilità geo-idrologica o relativi a grandi opere e reti ...
ESI 2007: A NEW MACROSEISMIC SCALE BASED ON THE ENVIRONMENTAL EFFECTS.
2007
La scala macrosismica ESI 2007, costituita da 12 gradi di intensità, analoghi a quelli delle scale tradizionali, si basa esclusivamente sugli effetti indotti sull'ambiente fisico, quali le fagliazioni superficiali, fenomeni di subsidenza e uplift di natura tettonica, liquefazioni, fratturazione del suolo, fenomeni franosi, variazioni idrologiche e tsunami (Fig.1. table of intensity degreeS).
La scala elaborata grazie alla revisione critica dei dati di un elevato numero di terremoti ...
Il Progetto WAESS (West Arm Exchange Enhancement System) per il risanamento del Primo Bacino del Lago di Como
2007
Il progetto WAEES si propone di predisporre un sistema di miscelazione che favorisca il ricambio delle acque superficiali della porzione più meridionale del bacino occidentale del Lago di Como, il così detto Primo Bacino del lago, caratterizzato da elevati tempi di ricambio delle acque dovuti dall'assenza di un emissario naturale.
La prima fase di studio (2006-2007) ha visto collaborare l'IRSA-CNR e il Centre for Water Research (CWR), University of Western Australia, con il Centro di Cultura ...
Everest Pyramid GAW Station: un nuovo laboratorio per lo studio dell'atmosfera e del clima in Himalaya. Autore: Paolo bonasoni
2007
Il negativo impatto dei cambiamenti climatici è già intensamente avvertito in nazioni in via di sviluppo, come quelle del continente asiatico. Come in altre parti del mondo, in questa regione incombe una doppia minaccia: la prima, a scala più ampia, riguarda il riscaldamento globale dovuto alle sempre crescenti emissioni di gas di serra a cui il continente asiatico pesantemente contribuisce, la seconda riguarda il cambiamento del clima a scala regionale, influenzato dalla presenza in ...
Con il progetto ALP-IMP ricostruito il clima degli ultimi due secoli di una vasta area europea centrata sulle Alpi. Autori: Brunetti M., Maugeri M., Nanni T.
2007
Una banca dati sulle variazioni climatiche negli ultimi due secoli è stata realizzata grazie al progetto europeo ALP-IMP (Multi-centennial climate variability in the Alps based on Instrumental data, Model simulations and Proxy data), al quale ha partecipato per l'Italia il gruppo di Climatologia storica dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (Isac) del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna, guidato da Teresa Nanni. La ricerca è stata svolta in collaborazione con Maurizio ...
Monitoraggio della intrusione salina nella laguna veneta meridionale mediante tomografia geo-elettrica tempo variante.
2007
Al fine di monitorare l'intrusione salina nella laguna veneta meridionale dal novembre 2005 fino a settembre 2006 ha operato un esperimento di tomografia elettrica tempo variante presso il sito test di Casetta posto nelle vicinanze di Chioggia.
L'esperimento si inquadra nelle attività di ricerca finanziate dal CORILA (COnsorzio di RIcerca LAguna veneta) nell'ambito delle linea di ricerca: determinazione dei flussi di acque sotterranee nel sistema lagunare veneziano mediante traccianti ...
Network per lo studio e la gestione delle fioriture di Ostreopsis spp. e di altre microalghe bentoniche potenzialmente tossiche lungo le coste italiane
2006
La network o rete BENTOX-NET, a cui afferiscono ricercatori con consolidata esperienza nell'affrontare le tematiche dei bloom microalgali, comprende le expertise richieste per affrontare le ricerche sugli HAB (Harmful Algal Blooms).
La rete (network), che si considera attiva dal momento della formazione sulla base delle risorse disponibili, si propone di:
- stabilire una comunicazione ottimale fra gruppi di ricerca già impegnati sul territorio italiano in studi sul problema delle fioriture ...
Sviluppo di marcatori molecolari codominanti e funzionali in Juglans spp.
2006
L'obiettivo e quello di identificare marcatori molecolari funzionali per la selezione precoce di piante tolleranti a stress biotici.Le ricerche sono svolte su Juglans spp. e prevedono la caratterizzazione genetica di una popolazione "mista" di piante J.regia, J.nigrae l'identificazione di eventuali ibridi interspecifici mediante marcatori molecolari dominanti (RAPD, ISSR e microsatellitari nucleari (SSR)codominati.Inoltre si condurrà l'analisi di famiglie half-sib da libera impollinazione di ...
Il Progetto EU AQUASTRESS (Mitigation of Water Stress through new Approaches to Integrating Management, Technical, Economic and Institutional Instruments)
2006
AquaStress è un Progetto Integrato di ricerca, avviato nel Febbraio 2005 nell'ambito del VI Programma Quadro dell'Unione Europea e della durata di quattro anni, cui partecipano 35 Istituzioni (Enti di ricerca, Università, Organizzazioni non-governative) appartenenti a 17 nazioni europee e del bacino mediterraneo, Nord Africa incluso. Il progetto è coordinato dall'Istituto di Ricerca Sulle Acque del CNR. Il consorzio di partner è caratterizzato da un'elevata interdisciplinarità, con esperti ...
Origine straordinariamente profonda (≥ 350 km) e fusione ad elevatissima temperatura (≥ 1800 °C) di un massiccio peridotitico orogenico Archeano in Norvegia
2006
Le microstrutture di decompressione preservate nei minerali di granato in peridotiti orogeniche norvegesi sull'isola di Otrøy hanno rivelato che questi frammenti di mantello sono stati esumati da profondità ≥ 350 km vicino alla Zona di Transizione del Mantello (410 km). Tali peridotiti -a dimensione chilometrica- rappresentano uno dei più profondi corpi rocciosi del mantello rinvenuti sulla superficie terrestre. L'identificazione di questa straordinaria profondità di origine consente ...
Individuazione e Monitoraggio di Specie Alloctone nei Mari di Taranto
2005
A conclusione del Progetto "Introduzione e Monitoraggio di Specie Alloctone nei mari di Taranto" (IMSAT), MIUR, D.M. 1015 4/10/2001, è stato preparato un'opuscolo, a carattere divulgativo, avente lo scopo di sensibilizzare tutti coloro che operano in contatto col mare, le autorità preposte alla tutela dell'ambiente e della salute umana e l'opinione pubblica, in generale. L'opuscolo si prefiggeva anche di individuare delle linee guida da suggerire per evitare l'introduzione di specie ...
Biotecnologie applicate al risanamento di aree marine contaminate da petrolio e implementazione di tecnologie innovative
2005
I disastri dovuti ad episodi di oil spill in mare sono eventi accidentali che hanno un enorme impatto sugli ecosistemi marini. Tale scenario richiede interventi mirati da un lato al monitoraggio delle aree marine a rischio, che consenta la predizione di disastri ambientali, dall'altro alla implementazione di nuove tecnologie innovative finalizzate recupero delle aree contaminate. Presso la sezione di Messina , è stata incrementata l'attività di ricerca sui BIC (batteri idrocarburoclastici) ...
Fauna e flora dei mangrovieti: biologia riproduttiva e meccanismi di dispersione.
2004
1 - Studio della struttura genetica dell'isopode marino Sphaeroma terebrans, perforatore del legno di mangrovia e confronto con quella di altre specie di Crostacei con diverse strategie riproduttive.
2 - Analisi dei ritmi riproduttivi e delle strategie di dispersione in Sphaeroma terebrans.
L'analisi svolta fino a questo momento ha permesso di ottenere alti livelli di strutturazione genetica nell'isopode S. terebrans e valori significativi di differenziazione genetica tra le popolazioni, anche a ...
Cinquantenario dell'alluvione del 1954 nel Salernitano
2004
A cinquant'anni dall'alluvione del 25-26 ottobre 1954 nel Salernitano.
Nell'ambito delle attività di ricerca dell'IAMC è stato pubblicato un volume dal titolo "Il nubifragio dell'ottobre 1954 a Vietri sul Mare-Costa di Amalfi, Salerno. Scenario ed effetti di una piena fluviale catastrofica in un'area di costa rocciosa" a cura di E. Esposito S. Porfido C. Violante (Pubbl GNDCI n. 2870). Ricade in questi giorni, infatti, il cinquantenario della catastrofica alluvione che colpì il ...
Impatto sui fitofagi e sull'entomofauna utile di colture di mais transgenico esprimente tossine di Bacillus thuringiensis
2003
In tutto il mondo ogni anno sono messi in coltura per scopi commerciali milioni di ettari di piante geneticamente modificate, comprendendo varietà di soia, mais, pomodoro, patate, cotone, tabacco e colza. È importante che ogni effetto collaterale potenzialmente negativo delle piante GM sia studiato in dettaglio e la ricerca in tal senso è stata approfondita nel corso degli ultimi anni.
Il gruppo di ricerca dell'Unità di Ecologia Applicata e Controllo Biologico dell'ISE-CNR ha studiato ...
Identificazione di Ecoregioni per la conservazione dei roditori
2003
Nell'ambito della macrolinea "Ricerche sull'ecologia delle popolazioni, gestione delle biorisorse e della biodiversità, bioindicatori di qualità ambientale, produzione biomasse microbiche" dell'ISE sono state identificate le ecoregioni prioritarie per la conservazione dei Roditori.
L'attuale importanza di mappare la biodiversità e la necessità di identificare aree prioritarie per la conservazione, che non siano specie-specifiche, evidenziano l'importanza dei Roditori come un ottimo gruppo ...
Atlante del vento e delle onde nel Mediterraneo
2003
Tradizionalmente gli atlanti marini sono stati basati sulle osservazioni visive fatte dalle navi. A parte gli inevitabili errori, questi dati sono fondamentalmente falsati dalla cura con cui i comandanti cercano di evitare le aree in tempesta. Inoltre i dati sono sempre risultati concentrati sulle principali rotte di navigazione.
In tempi piu' recenti, 10 o 20 anni, si sono sviluppate tre nuove sorgenti di informazione: boe, satelliti e modelli numerici. Malgrado l'enorme incremento del numero ...
Venti milioni di anni sotto i mari: una finestra sulla storia di formazione del fondale oceanico
2003
Gli oceani ricoprono per 2/3 la superficie del nostro Pianeta: capire come si formano ed evolvano rappresenta una delle maggiori sfide per le Scienze della Terra. Nuova crosta oceanica viene continuamente creata dalla fusione parziale del mantello in risalita al di sotto delle dorsali medio-oceaniche. Il magma prodotto risale in superficie, dove si raffredda e solidifica, formando la crosta che verrà poi trasportata via dal processo di espansione. La struttura e la composizione delle dorsali ...
Risposta dell'emissioni dei composti organici volatili biogenici ai cambiamenti climatici
2003
Le piante emettono una vasta gamma di composti volatili quali ad esempio l'ossido d'azoto, il monossido di carbonio e gli idrocarburi diversi dal metano (BVOC, composti organici volatili biogenici). I BVOC sono oggi oggetto di una crescente attenzione poiché essendo estremamente reattivi possono influenzare profondamente sia le proprietà fisiche che chimiche dell'atmosfera. La quantità globale di carbonio prodotta annualmente come BVOC è di circa 1.1 Pg ed è cioè dello stesso ordine di ...
Andamento dellintensità delle precipitazioni giornaliere e della frequenza di eventi precipitativi estremi in Italia negli ultimi 120 anni. Autori: Brunetti M, Maugeri M., Nanni T.
2003
Negli ultimi anni, perdite di vite umane e danni alla società, all'ambiente e all'economia causati da eventi meteorologici estremi hanno aumentato l'allarme sulla possibilità che questi possano essere legati a variazioni climatiche. Le analisi fatte fino ad ora sembrano mostrare, per le ultime decadi, un aumento delle zone della Terra con un trend positivo nella frequenza di eventi intensi ed estremi di precipitazione e di periodi particolarmente siccitosi. Nonostante l'importanza che le ...