Tradizionalmente gli atlanti marini sono stati basati sulle osservazioni visive fatte dalle navi. A parte gli inevitabili errori, questi dati sono fondamentalmente falsati dalla cura con cui i comandanti cercano di evitare le aree in tempesta. Inoltre i dati sono sempre risultati concentrati sulle principali rotte di navigazione.
In tempi piu' recenti, 10 o 20 anni, si sono sviluppate tre nuove sorgenti di informazione: boe, satelliti e modelli numerici. Malgrado l'enorme incremento del numero di dati disponibili, nessuna delle tre sorgenti soddisfa i requisiti per un'affidabile statistica su tutta la zona di interesse. Le boe, in numero limitato, misurano un dato locale; i satelliti rilevano i dati solo al loro passaggio, tipicamente con un intervallo di vari giorni; i modelli possono avere delle grosse approssimazioni, com'e' il caso nel Mediterraneo.
La soluzione al problema consiste nel far uso di tutte tre le sorgenti per ottenere il miglior data-set di vento e onde oggi esistente per il Mediterraneo. La procedura si svolge in fasi successive. I dati delle boe sono stati usati per validare i dati da satellite. Cio' fatto, quest'ultimi permettono una calibrazione dei dati da modello su tutto il bacino. A questo scopo sono stati valutati, con opportune interpolazioni in tempo e spazio, i valori dei modelli, vento e onde, in corrispondenza ai vari passaggi dei satelliti. Questo ha permesso di disporre, per ogni punto del bacino, ad intervalli di circa 50 km, di un congruo numero di confronti da cui sono stati ricavati, punto per punto, i coefficienti di correzione per il vento e le onde. Questi sono stati usati per calibrare le lunghe serie temporali disponibili su ogni punto tramite i modelli. Infine un confronto diretto fra i dati delle boe ed i corrispondenti dati calibrati ha permesso di verificare la qualita' del prodotto finale.
I dati da modello, estratti originariamente dall'archivio del Centro Meteorologico Europeo per la Previsione a Medio Termine (ECMWF, Reading, U.K.), coprono il periodo luglio 1992 - giugno 2002. Sono stati usati i dati del satelliti ERS1-2 e Topex (velocita' del vento ed altezza d'onda). Le otto boe, parte della Rete Ondametrica Nazionale, sono disposte lungo le coste della penisola italiana.
Dato il decennio disponibile, sono state ricavate statistiche, sia puntuali (es. frequenza delle altezze d'onda su una specifica posizione) che spaziali (distribuzione dei valori estremi, direzioni principali, ecc.). Il tutto e' stato publicato su un atlante delle onde e del vento, MEDATLAS, disponibile sia in forma cartacea che elettronica. La copertina ed alcune mappe esemplificative sono riportate nelle figure allegate.
L'atlante e' il prodotto congiunto di Francia (CS SI, Semantic, Meteo-France), Grecia (NTUA) ed Italia (Thetis, ISMAR), finanziato dalle Marine Militari dei tre paesi attraverso la WEAO Research Cell con contratto RTP 10.10.
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