Scienze umane e sociali, patrimonio culturale
Le ricerche del Dipartimento scienze umane e sociali, patrimonio culturale (Dsu) abbracciano il complesso delle scienze umane e sociali assieme al patrimonio culturale materiale e immateriale. L’attività è focalizzata in quattro macroaree disciplinari: studi culturali, giurisprudenza, scienze sociali, ricerca cognitiva e linguistica; saperi molto diversi tra loro, ma uniti dalla comune esigenza di contribuire alla conoscenza, conservazione, valorizzazione e fruizione dell’identità e del patrimonio culturale.
Tra le principali tematiche: tecnologie dell’informazione e della comunicazione, valutazione della ricerca e indicatori, e-publishing, Smart Cities, innovazione, creatività e PMI nella società della conoscenza, democrazia e diritti, analisi delle istituzioni europee, nazionali, regionali e locali, migrazioni e trasmissione della cultura, multilinguismo, tecnologie didattiche, sicurezza delle comunicazioni, coesione sociale e modelli di competitività, scienze cognitive, linguistica computazionale, storia della lingua e lessicografia, storia della filosofia e della scienza, storia del Mediterraneo antico e moderno, recupero, archiviazione, rilievo e rappresentazione dei beni culturali, diagnostica, conservazione e restauro, archeologia e valorizzazione del patrimonio culturale.
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Il Progetto Archeologico a Oued Beht premiato con il Field Discovery Award 2025 allo Shanghai World Archaeology Forum
Il progetto archeologico a Oued Beht ha ricevuto il Field Discovery Award 2025 dallo Shanghai Archaeology Forum (SAF), una delle più prestigiose piattaforme internazionali dedicate alla ricerca archeologica, istituita dall’Istituto di Archeologia dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali. Il team internazionale del progetto è co-diretto da Giulio Lucarini dell'Istituto di Scienze del Patrimonio culturale del CNR e ISMEO, Cyprian Broodbank (Università di Cambridge) e Youssef Bokbot (INSAP)
'L'Intrigo' di Ensor: degrado del verde smeraldo e indagini per la conservazione
Nel celebre dipinto conservato ad Anversa, questo colore mostra segni di fragilità. Un team internazionale guidato dal Cnr-Scitec, Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con il Sincrotrone Europeo di Grenoble, il sincrotrone di Amburgo e l’Università di Anversa, ha condotto uno studio sui fattori che innescano il deterioramento di questo pigmento che ‘teme’ soprattutto la luce. I risultati sono pubblicati su Science Advances
Con il Molab nel Museo dell'Occhiale
Dal 2 al 12 settembre presso il Museo dell'Occhiale di Pieve di Cadore (BL) si è svolta la campagna d’analisi MOLAB (MObile LABoratory) per lo studio in situ della collezione che vi è custodita. Il progetto, denominato STATE (Study of the conservation state of the plastic and metal glasses collection of the Museo dell'Occhiale) vede la sinergia del Museo dell’Occhiale e Certottica Group con il PRIN PERSPECTIVE (Polymer Research Studies for Preventive Conservation Through non Invasive analytical strategiEs) E-RIHS (European Research Infrastructure for Heritage Science), infrastruttura europea per l’Heritage Science che offre l’accesso alle proprie tecnologie e competenze per lo studio di beni culturali
Dai papiri carbonizzati nuovi dettagli su Zenone, fondatore dello Stoicismo
Grazie a tecnologie sofisticate applicate ai papiri carbonizzati di Ercolano, gli studiosi sono riusciti a leggere alcuni brani relativi alla vita del filosofo Stoico. La scoperta scientifica arriva da una ricerca condotta da Università di Pisa e Cnr, pubblicata in 'Scientific Reports'
Massimo Cultraro nominato componente del Consiglio Scientifico del Museo delle Civiltà
Massimo Cultraro, archeologo e dirigente di ricerca presso l'Istituto di scienze del patrimonio culturale del Cnr, è stato nominato dal Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, componente in quota MIC del Consiglio Scientifico del Museo delle Civiltà di Roma
Il rosso sbiadisce, il nero resiste: svelati i segreti dei colori dei murales
Uno studio dell’Università degli Studi di Pisa, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’Università degli Studi di Perugia, condotto sull’opera ‘Musica Popolare’ (2017) eseguita dal collettivo Orticanoodles a Milano, rivela come i droni e le nuove tecnologie possano rendere più rapida e sostenibile la conservazione della street art. I risultati sono pubblicati su ‘Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS)’
ERC Starting Grants 2025: premiato progetto del Cnr-Ino per la conservazione degli affreschi
L’European Research Council (ERC) ha annunciato i vincitori e le vincitrici degli Starting Grants 2025, finanziamenti che mirano a sostenere progetti di ricerca eccellenti proposti da ricercatori e ricercatrici nella fase iniziale della propria carriera. 478 i Grants complessivamente assegnati: tra questi il progetto “HeRiDe: Advancing HERItage Science procedures for DEpth-resolved risk condition assessment of wall paintings”, coordinato da Antonina Chaban, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ino) ha l’ambizione di rivoluzionare lo studio e la conservazione degli affreschi, affrontando una delle principali sfide nella loro conservazione: i danni non visibili ma presenti sotto la superficie dipinta, spesso individuabili solo quando diventano gravi e difficili da riparare
Cappella Brancacci: nuove scoperte nelle Storie della Genesi
Una natura lussureggiante, foglie di fico a coprire le nudità, raggi dorati che fuoriescono dalla Porta dell’Eden, sono i dettagli, non visibili ad occhio nudo, emersi nelle due Scene della Genesi del ciclo affrescato da Masolino, Masaccio e Filippino Lippi nella Chiesa del Carmine a Firenze. I risultati si devono all’uso di sofisticate tecnologie di indagine diagnostica e al lavoro di esperti, tra cui anche ricercatori del Cnr
Il Cnr Iriss e il Parco Archeologico dei Campi Flegrei insieme per il progetto europeo "EMPATHS"
Sottoscritta una convenzione operativa tra l’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Cnr-Iriss) e il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, con l’obiettivo di avviare una collaborazione scientifica nell’ambito di "EMPATHS – EMpowering landscapes with Participatory Approaches to Heritage interpretation Skills", progetto europeo finanziato dal programma Erasmus+