Scienze fisiche e tecnologie della materia
Il coordinamento dell’area fisico-materia fa capo al Dipartimento scienze fisiche e tecnologie della materia (Dsftm). Le principali tematiche di ricerca sono lo sviluppo di nanostrutture basate su semiconduttori, ossidi, materiali organici e magnetici, superconduttori e ibridi, sistemi laser e fotonici, sensori e dispositivi con applicazioni in microelettronica, energia, health care e Ict; strumentazione avanzata e nuove metodologie di indagine per estendere la frontiera della conoscenza nella scienza della materia soffice condensata, dei materiali complessi e dei sistemi biologici a tutti i livelli di scala.
Nel campo delle scienze e tecnologie quantistiche, un ruolo di primo piano rivestono le tecnologie nell’ambito della manipolazione e del trasferimento dell’informazione, con l’obiettivo ultimo di contribuire alla realizzazione di dispositivi di elaborazione dell’informazione dalle caratteristiche ineguagliabili rispetto ai sistemi classici.
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Fusione, un'energia stellare
È iniziata la progettazione di Demo, il reattore dimostrativo a fusione su cui l’Europa intende puntare nei prossimi decenni per produrre energia su larga scala, sicura e nel rispetto dell’ambiente: sul web magazine dell'Uffcio stampa, il commento di Daniela Farina, direttrice dell’Istituto per la scienza e tecnologia dei plasmi (Cnr-Istp)
Corso su Trasferimento delle tecnologie matematiche per l'innovazione
Lo Sportello matematico per l’innovazione e le imprese organizza la quarta edizione del corso destinato a formare la figura del "traduttore tecnologico", in grado di facilitare la comunicazione e promuovere collaborazioni tra imprese e centri di ricerca facilitando l’incontro tra i bisogni tecnologici delle PMI e le competenze nelle scienze e tecnologie matematiche disponibili nel sistema della ricerca pubblica e privata
Chi ha spento la luce?
La stella più importante del nostro sistema planetario cambierà il suo stato e quello dei corpi celesti che le gravitano attorno: tra circa cinque miliardi di anni, secomdo le stime degli esperti, il Sole dovrebbe esaurire l’idrogeno racchiuso al suo interno e, venendo meno queste reazioni, inizierà a collassare. Alessandro Rossi dell’Istituto di fisica applicata (Ifac) del Cnr illustra quale scenario si potrà verificare in un futuro assai remoto
Il fisico filosofo
Sull'ultimo numero del web magazine dell'Ufficio stampa, la recensione del volume “Einstein secondo Einstein” (Hoepli), in cui Hanoch Gutfreund, professore emerito di fisica teorica all’Università Ebraica di Gerusalemme, e Jürgen Renn, direttore presso l’Istituto Max Planck per la storia della scienza, esplorano il percorso intellettuale del fisico dall’infanzia ai suoi ultimi anni
Comunicazione quantistica: sottoscritta una convenzione quadro tra Autorità di sistema portuale, Sissa, Università di Trieste, Area Science Park e Cnr
Il Cnr è tra i promotori e firmatari di un accordo innovativo, unico in Italia, in tema di comunicazione quantistica applicata al settore della logistica e dei trasporti. L'accordo è stato siglato nel capoluogo giuliano assieme a Porto di Trieste, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), Università degli Studi di Trieste e Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste – Area Science Park
"L'Oréal-Unesco "For Women in Science": premiata una ricercatrice Cnr-Ino"
Premiata a Parigi Natalia Bruno, ricercatrice dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche, come una delle 15 scienziate più promettenti (International Rising Talents) nell'ambito dell’iniziativa L'Oréal-UNESCO For Women in Science International Awards 2022. Natalia Bruno viene premiata per i suoi studi in ottica quantistica
Erc "Proof of Concept" a Miriam Serena Vitiello di Cnr-Nano
Miriam Serena Vitiello, dirigente di ricerca dell'Istituto nanoscienze (In) del Cnr è tra i vincitori dei finanziamenti "Proof of concepts" assegnati oggi dall'European Research Council (Erc) per esplorare il potenziale commerciale della sua ricerca di frontiera. STAR è il nome del progetto coordinato dalla ricercatrice, destinatario di un grant di 150.000 euro
Ridurre la complessità del genoma umano mediante i frattali
Un nuovo strumento per affrontare questa sfida arriva dalla matematica, in particolare dalla geometria frattale, che permette di caratterizzare le variazioni individuali di tutte le popolazioni mondiali. Questo è il risultato dello studio multicentrico realizzato dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irib, Cnr-Istc, Cnr-Iasi) e dall’Università di Padova, pubblicato su International Journal of Neural System