Progetto comune di ricerca

Influenze interculturali tra Est e Ovest: XI - XXI secolo

Responsabili di progetto
Luciano Gallinari, Ali Ahmed Mohamed El-sayed
Accordo
EGITTO - ASRT - Academy of Scientific Research and Technology
Bando
CNR/ASRT biennio 2018-2019 2018-2019
Dipartimento
Scienze umane e sociali, patrimonio culturale
Area tematica
Scienze umane e sociali, patrimonio culturale
Stato del progetto
Rinnovo
Relazione per il rinnovo
joint-report-cnr-asrt-2016-2017-signed.pdf

Proposta di ricerca

Le influenze interculturali tra Oriente e Occidente sono testimoniate durante il Medioevo, l'Età Moderna e Contemporanea. I secoli tra l'XI e il XXI sono l'apice delle relazioni tra l'Oriente e l'Occidente attraverso le Crociate, i rapporti commerciali, i trattati politici oltre che con gli scambi culturali lato sensu. Tali rapporti e scambi hanno portato a influenze culturali reciproche che si sono manifestate in quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana.
Mediante fonti documentarie e narrative - occidentali e musulmane - si vuole esaminare natura, quantità e qualità delle relazioni pacifiche tra Occidentali e Musulmani nel Mediterraneo tra XI e XXI secolo, da quando il contatto con il Musulmano creò spesso problemi di comunicazione e comprensione soprattutto per la diversità di codici culturali e religiosi. Problemi acuiti dall'eventualità di sospetti e accuse di maurofilia per i Cristiani troppo vicini ai Musulmani. Inoltre, la mancanza di dati sistematici ha creato l'immagine di un'integrazione apparentemente difficile e ha alimentato dubbi circa l'acculturazione degli Occidentali residenti in terre di Musulmani o in contatto con loro. Ciononostante, molti più Cristiani di quanto si creda vissero in terre islamiche e furono scelti come ambasciatori presso istituzioni cristiane, per favorire maggiore coinvolgimento e predisposizione degli Occidentali alle richieste musulmane; e per mostrare con chiarezza la familiarità di questa tipologia di Cristiani con quelle autorità.
A seguito dei risultati ottenuti con le ricerche e le attività congressuali e seminariali del primo biennio, si è deciso: 1) di ampliare l'arco cronologico esaminato fino alla Contemporaneità, consentendo agli studiosi di dilatare le proprie indagini su un periodo di longue durée e 2) di proporre nuove linee di ricerca da accostare a quelle già avviate nel biennio 2016/2017, che porteranno a un ulteriore approfondimento del tema dei pacifici rapporti tra mondo musulmano e mondo occidentale - specialmente tra Egitto e Italia - grazie ai forti legami - dinastici, politici, economici e culturali lato sensu - che unirono la sponda settentrionale e quella meridionale del Mediterraneo, con una speciale attenzione, ovviamente, per l'Egitto.
Si continuerà ad analizzare i tentativi e le modalità di pacifica convivenza a diversi livelli. Si esaminerà l'ambiente mercantile cristiano presente già dall'XI secolo nei numerosi funduq del Mediterraneo islamico, uno dei più adatti per i contatti degli Europei con le culture musulmana ed ebrea. Numerose fonti europee testimoniano che i mercanti cristiani erano buoni conoscitori delle realtà in cui vivevano, non solo per le informazioni di natura commerciale o politica che potevano diffondere in Occidente, ma anche per quelle su tradizioni e cultura dei luoghi di residenza.
Relazioni commerciali - ma non solo -che durarono secoli fino a ben oltre il XV secolo e che consentono di cogliere in filigrana le differenze nei rapporti tra i singoli "stati" cristiani e i Musulmani - nei diversi Paesi islamici, ma anche nelle comunità musulmane al proprio interno - e i grandi cambiamenti politici che si verificarono in questi secoli nel Mediterraneo: dal lato europeo e da quello islamico.
Nell'analisi dei rapporti istituzionali tra gli "Stati" europei e le loro controparti islamiche una particolare attenzione sarà dedicata alle relazioni di diversa natura con l'Egitto, partner di questo Accordo, e alla figura dell'imperatore Federico II di Hohenstaufen (1194-1250), ai suoi rapporti con il mondo musulmano e, in special misura, con i sultani Ayyubidi suoi contemporanei e alla sua personale interpretazione del concetto di Crociata.
L'ampliamento di arco cronologico preso in considerazione e l'inserimento di nuovi ricercatori nelle due Unità consentirà agli studiosi di dedicarsi al linea di ricerca sulle pacifiche relazioni tra l'impero ottomano e l'Italia dal XVI al XIX secolo, comprendo l'analisi dei rapporti diplomatici, commerciali e le reciproche influenze italo-egiziane in vari aspetti della cultura materiale e immateriale. In tal senso, una speciale attenzione sarà dedicata all'impatto della comunità italiana a Alessandria nella formazione del patrimonio culturale della città durante il XIX e il XX secolo.
Uguale interesse sarà dedicato alla presenza assai diffusa nelle città italiane di musei e collezioni di antichità egiziane che rimanda all'interesse e alla "scoperta" dell'Egitto nell'Italia dell'800 e del '900, ma testimonia anche un interesse risalente alle Corti di alcuni antichi stati italiani: dalla corte dei Savoia, alla Firenze dei Medici e poi dei Lorena, alla corte romana, alla Milano asburgica del primo XIX secolo.
Lo Stato Unitario consolidò questo interesse con l'adozione di politiche di nazionalizzazione delle raccolte antiquarie e d'arte nel contesto della creazione di un patrimonio culturale della nazione.

È interesse dell'ISEM CNR approfondire questi due momenti della presenza delle antichità egizie nella cultura e nell'"immaginario" nazionale italiani: la fase di acquisizione dei singoli reperti in età moderna e, di seguito, la fase di musealizzazione e inserimento di questo patrimonio nella cultura nazionale con la creazione di una rete museale specificamente dedicata alle collezioni egizie
Infine, una seconda finalità, non meno rilevante della prima finalizzata alla ricerca, mira invece a riflettere sugli scambi pacifici tra Occidentali e Musulmani, in ambiti accademici e anche al loro esterno, mediante attività di disseminazione in scuole e società civile con due obiettivi: relativizzare e smentire molti stereotipi ancora diffusi sui rapporti cristiano-musulmani; individuare i momenti storici di convivenza pacifica come esempi di buone pratiche su cui riflettere, alla luce dell'attualità che propone invece una crescente conflittualità tra Occidentali e Musulmani, celando quasi gli esempi positivi di convivenza e accoglienza.

Obiettivi della ricerca

o o Realizzare ricerche storiche, artistiche, archeologiche e letterarie per aggiornare la storiografia sulle relazioni politiche ed economiche tra Occidentali e Musulmani (XI - XXI ss.), il loro impatto e l'Influenza reciproca tramite anche l'analisi di collezioni d'arte pubbliche e private;
o Esaminare e studiare profondamente i forti legami tra testi islamici e La Divina Commedia di Dante Alighieri e la presenza di Musulmani nella letteratura italiana, come nel Decameron di Giovanni Boccaccio;
o Esaminare il Cultural Heritage di Alessandria d'Egitto come un caso di studio che prova l'influenza delle comunità estere nella formazione del patrimonio cittadino, analizzata mediante alcune fonti (come i giornali italiani editi in quella città);
o Organizzare Convegni e Workshops per monitorare l'avanzamento delle ricerche e una sempre maggiore interconnessione tra le attività dei ricercatori;
o Pubblicare i risultati delle ricerche nella Collana e nella Rivista digitale "RiME" dell'ISEM e in analoghe sedi egiziane;
o Disseminare le ricerche mediante: 1) elaborazione di contenuti storici per giochi di ruolo, digitali e non; 2) progettazione di Laboratori didattici per le scuole per contrastare gli stereotipi delle attuali relazioni tra Occidentali e Musulmani, sulla scia della Banca Mondiale, dell'Alto Commissario per i rifugiati che cercano di indirizzare l'industria dei videogiochi verso finalità educative e civiche, suggerendo modelli diversi di convivenza.

Ultimo aggiornamento: 16/05/2025