L’identità Mediterranea e l’Europa Orientale. Scambi di uomini e culture.
- Responsabili di progetto
- Paolo Malanima, Gheorghe Cojocaru
- Accordo
- MOLDOVA - ASM-not in force - Academy of Sciences of Moldova
- Bando
- CNR/ASM 2011-2012
- Dipartimento
- Identità Culturale
- Area tematica
- Scienze umane e sociali, patrimonio culturale
- Stato del progetto
- Nuovo
Proposta di ricerca
La ricchezza del Mediterraneo è il frutto della diversità. Molti tentativi sono stati compiuti in passato per trovare qualche carattere che accomuni i paesi del Mediterraneo e li distingua rispetto ad altre aree del Mondo. In alcuni casi questo elemento comune è stato individuato nelle condizioni fisiche (ad esempio l’orografia) delle regioni che si affacciano sul mare interno; altre volte in alcuni aspetti della flora e della fauna; altre ancora nelle comuni radici culturali che affondano nella civiltà antica. Ma questi tentativi d’individuare la specificità mediterranea si sono rilevati poco fruttuosi oltre che destinati, in molti casi, al fallimento. Le regioni del Mediterraneo presentano, infatti, diversità notevoli che non è possibile trascurare. I caratteri fisici sono assai differenti da zona a zona; le produzioni e le specializzazioni economiche sono le più varie; le culture presentano difformità difficili da conciliare; le forme sociali sono anch’esse molteplici; per non parlare delle organizzazioni politiche. Proprio alla diversità è legata la ricchezza dell’area mediterranea nella sua lunga storia sia sotto il profilo economico che culturale. Lo studio dei caratteri comuni e di quelli distintivi, delle influenze reciproche e delle identità culturali non solo dei paesi europei del bacino del Mediterraneo ma anche di quelle aree più continentali che con il Mediterraneo non hanno alcun rapporto geografico, attraverso indicatori quali le produzioni e le specializzazioni economiche, le tradizioni e le religioni, le forme sociali, le organizzazioni politiche, le fonti documentarie coeve, possono essere tra gli obiettivi principali del progetto, al fine di individuare le varie e molteplici culture e le loro radici dal medioevo ad oggi. Dal momento che sono più note le influenze reciproche tra aree geografiche che affacciano direttamente sul Mediterraneo, l’idea di base è quella di approfondire le eventuali influenze reciproche delle identità di queste regioni e di quelle più interne, in particolare gli ex spazi sovietici, avvalendosi oltre ai classici indicatori economici anche degli indicatori di sviluppo umano disponibili. Partendo dagli indicatori di sviluppo umano relativi ai paesi coinvolti nel progetto oggi, sarà compito dei ricercatori coinvolti tentare la ricostruzione degli stessi indicatori (e di altri) nel passato prossimo e, quando possibile, anche in quello più remoto.
Dall’analisi delle proposte dei due soggetti partner è già possibile identificare un denominatore comune che potrebbe rappresentare la tematica generale sulla quale indirizzare le competenze di parte dei ricercatori: gli scambi di uomini e culture. Argomento, questo, inteso soprattutto come interrelazioni fra individui e culture, pur non tralasciando l’aspetto di carattere commerciale ed economico, aspetto sicuramente molto più trattato dagli studiosi del Mediterraneo. Dunque scambi in un Mediterraneo e del suo entroterra inteso come spazio-movimento (Braudel), nel quale si intravedono relazioni/interrelazioni culturali, personali, di idee, contatti e scambi religiosi, di genere, scambi di natura biologico/genetica, di abitudini alimentari/culinarie, di flora e fauna, di tecniche di produzione e trasformazione, di tecnologie, relazioni diplomatiche e politiche, scambi di fonti documentarie, interrelazioni linguistiche, approfondendo anche quelli di natura commerciale ed economica, con particolare riferimento ai costi dei trasporti. L’arco temporale da coprire dovrebbe essere dall’antichità agli inizi del XX secolo. Tali studi offriranno la necessaria cornice storica alle ricerche di carattere socio-economico focalizzate più specificamente sul presente, che riguarderanno i fenomeni migratori, intesi non soltanto come immigrazioni ed emigrazioni di popoli ed etnie, ma strettamente connessi a tutti gli elementi culturali che tali migrazioni di popoli o di etnie comportano. In questa prospettiva, l’identità dei migranti provenienti dagli ex spazi sovietici non si basa tanto sul passato, quanto piuttosto sull'adesione ad un progetto futuro. Essi intendono far parte di un Europa in divenire che ancora non si è consolidata, quella del Mediterraneo, del Mar Nero, e, pur vivendo oltre i confini dell'Europa di Bruxelles, guardano all'Unione come ad un progetto di pace. In quest’ottica, attraverso il caso studio dell’Italia e della Moldavia, si intendono analizzare i flussi (migrazioni) di un’esperienza socio-economica, culturale e civile che si sono e si vanno costituendo dall’ uno all’ altro contesto, nella più ampia dimensione da un lato dell’ex spazio sovietico, dall’altro dell’Unione Europea.
Obiettivi della ricerca
L'obiettivo principale del progetto è lo studio dei caratteri comuni e di quelli distintivi, delle influenze reciproche e delle identità culturali non solo dei paesi europei del bacino del Mediterraneo ma anche di quelle aree più continentali che con il Mediterraneo non hanno alcun rapporto geografico, attraverso indicatori quali le produzioni e le specializzazioni economiche, le tradizioni e le religioni, le forme sociali, le organizzazioni politiche, le fonti documentarie coeve, e l'analisi dei fenomeni migratori, intesi non soltanto come immigrazioni ed emigrazioni di popoli ed etnie, ma strettamente connessi a tutti gli elementi culturali che tali migrazioni di popoli o di etnie comportano.
Ultimo aggiornamento: 30/04/2025