Progetto comune di ricerca

La religione nello spazio pubblico, in Brasile ed in Italia

Responsabili di progetto
Roberto Cipriani, Ari Pedro Oro
Accordo
BRASILE - CNPq - Conselho Nacional Desenvolvimento Cientifico y Tecnologico
Bando
CNR/CNPq 2014-2015
Dipartimento
Scienze umane e sociali, patrimonio culturale
Area tematica
Scienze umane e sociali, patrimonio culturale
Stato del progetto
Nuovo

Proposta di ricerca

La proposta consiste in un progetto di ricerca che mira ad analizzare la presenza della religione nello spazio pubblico in Brasile e in Italia, in particolare in alcune aree in cui si verifica tale presenza: in politica (sfera pubblica), nel campo dei diritti (umani e sociali) ed in alcuni enti pubblici (spazi pubblici) con la presenza di "simboli religiosi". Come si sa, è una presenza storica solitamente limitata alla Chiesa cattolica, in passato, ed alle chiese evangeliche, pentecostali, soprattutto oggi. Anche la presenza religiosa in politica è sempre stata associata con il cattolicesimo come un attore sociale. Quanto sostiene Montero (2006) rispetto al Brasile può essere esteso anche all'Italia, al cristianesimo e più in particolare alla Chiesa cattolica, fondata in entrambi i paesi appunto come un attore importante nella costruzione di un certo modello di società civile, nella trasmissione di valori per le regole della vita sociale e per la costruzione del concetto di cittadinanza. Allo stesso modo, in Brasile e in Italia, ma non solo in questi paesi, la questione dei diritti umani, con particolare riguardo ai diritti sessuali ed ambientali, emerge a livello giuridico e religioso con grande visibilità e rilevanza. Si andrà dunque ad esaminare in che modo operino le istituzioni e le politiche nei due contesti nazionali a livello religioso. Inoltre anche il dibattito sulla presenza dei simboli religiosi nelle istituzioni pubbliche è all'ordine del giorno in Brasile e in Italia, dove è comune la presenza di croci e crocifissi nelle istituzioni pubbliche come ospedali, scuole, tribunali e parlamenti. Le proteste si moltiplicano in entrambi i paesi, sulla base del principio di laicità. Il che mostra l'attuale importanza dello studio di una tale materia. In sintesi, la proposta mira a verificare se ed in che misura in Brasile ed in Italia vi sia un ritiro della religione nella sfera privata o, al contrario, una maggiore presenza nell'arena pubblica. La religione, cioè il cristianesimo/cattolicesimo, ha ancora un posto speciale, non senza tensioni, nella riconfigurazione dello spazio pubblico? Per di più tale proposta è la continuazione di un approccio che si sta portando avanti da oltre tre anni senza però aver potuto contare fino ad ora su un supporto istituzionale diretto in favore dei docenti di scienze delle religioni (NER) e del corso post-graduate di antropologia sociale, Università Federale di Rio Grande do Sul (UFRGS), e dei docenti del Dipartimento di Scienze della Formazione presso l'Università Roma Tre. Gli ambiti che circoscrivono il campo di ricerca di questo progetto permettono di fare progressi nel quadro della conoscenza delle modalità caratteristiche di presenza religiosa nello spazio pubblico in Brasile e in Italia, tenendo conto delle differenze di vitalità religiosa, degli ideali di laicità e di laicismo esistenti in entrambi i paesi. Tutto ciò serve per riflettere teoricamente sulla coesistenza tra dimensioni comunemente viste come opposte, vale a dire i processi di secolarizzazione, di laicizzazione e di presenza pubblica della religione. In effetti, nella modernità la separazione tra Stato e confessioni religiose appare come uno dei principi basilari, il che limiterebbe la presenza della religione nello spazio pubblico, con l'idea di eliminare ogni riferimento ai valori religiosi nelle aree di contenuti coperti da leggi civili (Ferrari, 1998; Giumbelli, 2002). Tali principi e tali requisiti sono legati soprattutto alla Francia ed all'Europa, andando ad interagire con altre storie e contesti e diventando il punto di riferimento per la pianificazione delle società in varie regioni del mondo (Robertson, 1987a, 1987b; Van der Veer, 2001). La giustificazione per fare uno studio comparativo, sulla presenza della religione nello spazio pubblico in Italia e in Brasile, sta nel fatto che in questi due paesi, storicamente cattolici, negli ultimi decenni si riscontra un nuovo pluralismo religioso, anche all'interno stesso del cattolicesimo. In entrambi i paesi, la Chiesa cattolica è apparsa in pubblico con una certa forza, anche se con variazioni in base ai diversi momenti storici, in concorrenza con altre espressioni religiose, come ad esempio quelle evangeliche, orientali, di tipo New Age, e, più in particolare in Brasile, quelle di tipo medianico. Così, affrontare la questione delle forme di presenza della religione, nella società di oggi in Brasile e in Italia, è di grande importanza, sia teorica che empirica. Vale a dire, migliorerà la comprensione delle relazioni e delle modalità di sovrapposizione tra le sfere religiose e politiche in età contemporanea, aiutando altresì a capire le situazioni specifiche e comparabili che riguardano entrambi i paesi. All'interno del significato sociale della religione, un'idea importante è stata prospettata dal lavoro di Casanova (1994, 2008), che richiama l'attenzione su indicatori di "de-privatizzazione della religione". Uno dei problemi che affliggono molti paesi oggi è il trattamento della diversità religiosa in un modo che collega il destino dei gruppi di minoranza con l'impostazione più generale degli Stati e delle società (Bader, 2007). In questo senso, studiare le modalità di presenza della religione è molto più interessante che impegnarsi in una valutazione sul ritiro o sull'espansione della religione. Siamo d'accordo con Bader quando propone che ci si concentri "sulle forme e sui tipi mutanti di religione e religiosità in condizioni istituzionali specifiche ed in contesti specifici" (Bader, 2007:43). Allo stesso tempo si deve considerare che i meccanismi sociali che producono definizioni di religione sono parte essenziale del problema.
L'osservazione sociologica serve anche per verificare se il posto della religione in una società non sia stabilito dalle leggi del primo ordine (come ad esempio le costituzioni), ma dai dispositivi che funzionano su piani multipli, coinvolgendo non solo gli apparati dello Stato ma anche agenti sociali di varia natura.

Obiettivi della ricerca

Obiettivo generale: condurre uno studio comparativo sulla presenza della religione nello spazio pubblico in due realtà diverse e simili allo stesso tempo, in Brasile ed in Italia. La religione, in particolare il cristianesimo con le sue dottrine, i suoi valori, le sue immagini ed i suoi simboli, è apparsa come un attore non trascurabile nella costituzione della società. Si intende analizzare come la religione, nelle sue varie forme ed espressioni, si confronti con la complessità dello spazio pubblico. Obiettivi specifici: si vuole analizzare in modo significativo la polemica circa la presenza del crocifisso e di altri simboli religiosi nell'arena pubblica, in particolare nelle istituzioni statali in Brasile e in Italia; si intende esaminare le posizioni dei soggetti politici e religiosi nell'affrontare le questioni ambientali e quelle relative al riconoscimento legale delle unioni omosessuali stabili ed alla depenalizzazione dell'aborto; si mira a considerare attentamente il rapporto tra lo Stato e la Chiesa cattolica in Italia e in Brasile; si cerca di soppesare l'impatto sociale della presenza religiosa (soprattutto cattolica e protestante) nel contesto istituzionale politico brasiliano e italiano; infine si pensa di studiare le dinamiche di transnazionalizzazione religiosa delle chiese e delle religioni 'brasiliane', delle chiese pentecostali in particolare, che negli ultimi decenni hanno fatto notare a più riprese la loro presenza nello spazio pubblico religioso italiano.

Ultimo aggiornamento: 19/04/2024