Joint research project

Cultural connections between Italy And Argentina, 1880-1955

Project leaders
Michele Colucci, Leandro Agustin Losada
Agreement
ARGENTINA - CONICET - Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas
Call
CNR/CONICET 2015-2016
Department
Social sciences and humanities, cultural heritage
Thematic area
Social sciences and humanities, cultural heritage
Status of the project
New

Research proposal

La ricerca sarà centrata sulle connessioni tra attori di una porzione dello spazio atlantico con l'obiettivo di comparare modi, forme e portata dell'influenza culturale italiana in Argentina da un lato e dell'influenza argentina in Italia dall'altro. Verranno identificati i modi di inserimento dei mediatori culturali nel tessuto della società di accoglienza. Si presterà attenzione a diversi scenari e ambienti: istituzioni educative statali, spazi di sociabilità intellettuale e politica, associazioni di immigrati italiani, mondo editoriale, sfera diplomatica, associazionismo economico. Si esaminerà il ruolo degli intellettuali italiani in Argentina. Si indagherà la definizione delle due identità nazionali coinvolte in questo processo di circolazioni culturali, esplorando anche i legami tra le relazioni culturali e le molteplici relazioni economiche sviluppatesi tra i 2 paesi nel periodo considerato.
Si studierà la circolazione culturale tra i due paesi nel lungo periodo; la periodizzazione abbraccerà i seguenti periodi: fin de siècle, prima e seconda guerra mondiale, i decenni tra le due guerre, e i due dopoguerra.
La prospettiva di lungo periodo proposta per l'indagine permette di ricostruire un percorso in cui l'Europa passò dall'essere il modello di civilizzazione indiscusso per le nazioni periferiche all'essere uno scenario di cambiamenti e trasformazioni profonde in cui tutte le certezze di civilizzazione del Vecchio Continente furono messe in discussione. Questo nuovo scenario configurò una nuova agenda di problemi e questioni politiche e culturali che gli intellettuali argentini di diverse tendenze ideologiche si proposero di affrontare e interpretare per al contempo pensare, a partire da queste sfide, l'Argentina.
Si studieranno le seguenti tre tappe:
1) Dalla fine del XIX secolo al 1910. L'Argentina si presenta come un laboratorio privilegiato dentro lo spettro dei Paesi latinoamericani per condurre uno studio come quello proposto. Centinaia di migliaia di italiani arrivarono in Argentina nella fase di costruzione nazionale del Paese e diedero forma al carattere "alluvionale" della sua società. Il flusso immigratorio italiano divenuto intenso nel decennio 1870 ebbe un impatto qualitativo e demografico fondamentale (12,5% della popolazione totale nel 1895 e ancora nel 1914). Questo processo favorì la circolazione di intellettuali italiani che intervennero nella sfera pubblica e nella vita culturale argentina.
Il progetto si propone di spiegare come si passò dall'immagine di una Argentina come "Australia italiana" - sognata e proposta in Italia dai fautori dell'espansione pacifica attraverso l'emigrazione - alla rappresentazione del Paese sudamericano come "colonia fallita", come fu descritta all'inizio del XX secolo da giornalisti (Luigi Barzini), diplomatici (Ferdinando Martini) e nazionalisti italiani (Enrico Corradini, Giuseppe Bevione) che viaggiarono in Argentina attorno al Centenario de la Revolución de Mayo nel 1910.
2) Prima Guerra Mondiale e decenni tra le due guerre. Si analizzerà come si ridefinirono le relazioni culturali tra Italia e Argentina a partire da concetti come "latinità" e "riscoperta dell'America" da parte dell'Europa. Per il caso italiano, la comune origine latina di Italia y Argentina funzionò come un dispositivo di ricerca di una identità comune nel quadro della politica culturale fascista. Si riattivò il dialogo tra intellettuali argentini nazionalisti e fascisti italiani. Il Mattino d'Italia (quotidiano fascista pubblicato a Buenos Aires dal 1930 al 1944) è una fonte privilegiata per recuperare questi nessi: fu diretto nei primi anni dal giornalista Mario Appelius, inviato da Mussolini in Argentina, ed ebbe tra i suoi collaboratori numerosi intellettuali argentini (Leopoldo Lugones, Manuel Gálvez, Emilio Ravignani).
Si propone inoltre di studiare le relazioni culturali e politiche sviluppate nelle università, spazi culturali potenzialmente fondamentali per favorire la circolazione di idee e l'influenza italiana. Si indagherà, altresì, come negli ambienti culturali e politici argentini fu ripensata l'Europa alla luce delle nuove correnti di pensiero europee sulla "decadenza dell'Occidente".
Si punterà a comparare l'effetto prodotto dalla Grande Guerra sulla circolazione di intellettuali tra i due Paesi, per verificare specificamente, da un lato, come si proiettarono concetti come "latinismo" e "nazionalismo" nella costruzione dell'identità argentina. E dall'altro, per studiare la proiezione culturale italiana in Argentina negli anni precedenti e immediatamente successivi all'affermazione del fascismo.
3) Dagli anni tra le due guerre al secondo dopoguerra. L'ambiente culturale argentino si polarizzò e l'antifascismo divenne uno spartiacque fondamentale nel dibattito. Sorsero forme di sociabilità transnazionali antifasciste: circoli culturali, reti di solidarietà intellettuali, comitati di assistenza. Accompagnò questa tendenza una stampa periodica militante e/o che proponeva analisi e interrogativi sulla realtà argentina nel contesto internazionale (Alerta, Contra-Fascismo, 1936, Señales, Claridad, Argumentos, Dialéctica, Unidad, Frente Popular y Nueva Revista). Nel 1938 la politica razziale del fascismo provocò l'espulsione di professori ebrei dalle università italiane e un certo numero di essi si installarono in Argentina (Renato Treves e Rodolfo Mondolfo, tra gli altri). Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, mentre gli antifascisti proponevano un dialogo tra la nuova Italia democratica e l'Argentina attraverso riviste come Domani di Paolo Vita Finzi (diplomatico e anch'egli costretto dalle leggi razziali all'esilio in Argentina) e Cultura italiana, giunsero nel Paese numerosi fascisti che a propria volta intervennero sulla scena culturale argentina.

Research goals

Queste ricerche favoriranno un ampliamento degli orizzonti interpretativi delle relazioni culturali tra Europa e America e, più specificamente, tra Italia e Argentina. Questo servirà per rivedere alcune interpretazioni storiografiche da una prospettiva interdisciplinare e transnazionale, dato che le ricerche archivistiche e bibliografiche verranno condotte simultaneamente nei due Paesi, con prevalenza degli archivi e delle biblioteche italiane che contengono materiali fino a oggi non analizzati alla luce della problematica qui proposta.
I risultati pratici del progetto saranno i seguenti: 1) i membri del gruppo di ricerca presenteranno i risultati dell'indagine in corso d'opera in congressi internazionali; 2) i risultati finali saranno pubblicati in un libro collettaneo o in un dossier monografico pubblicato da una prestigiosa casa editrice di lingua inglese, spagnola e italiana o in una rivista con referaggio.
Si potrà valorizzare una volta di più e da una prospettiva rinnovata il ruolo dell'Italia nella conformazione di una nazione e di una società, come quella argentina, che si costituì in un processo dinamico con i Paesi europei. Allo stesso tempo, il progetto permetterà di ponderare non solo la natura delle circolazioni italiane ma anche la loro portata, i loro risultati e i loro limiti.

Last update: 24/04/2024