Gli strumenti di tutela minima dei diritti sociali e civili nella Repubblica di Moldavia e in Italia
- Responsabili di progetto
- Alessandro Gentilini, Victor Juc
- Accordo
- MOLDOVA - ASM-not in force - Academy of Sciences of Moldova
- Bando
- CNR/ASM biennio 2018-2019 2018-2019
- Dipartimento
- Scienze umane e sociali, patrimonio culturale
- Area tematica
- Scienze umane e sociali, patrimonio culturale
- Stato del progetto
- Nuovo
Proposta di ricerca
Il progetto verrà realizzato dall'Istituto di studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie (ISSIRFA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) italiano e dalla Academy of Sciences of Moldova, che avranno il compito di analizzare i temi oggetto della ricerca con riferimento alla normativa e alle prassi dell'Italia e della Moldova.
I risultati della ricerca avranno il fine di:
- accostare legislazione e prassi sullo stesso tema (tutela minima dei diritti) in 2 Paesi appartenenti ad aree socio-economiche nettamente differenziate
- individuare eventuali punti di contatto/divergenza;
- identificare best practices nei 2 Paesi;
- produrre un rapporto di sintesi che miri a mettere in luce i possibili sviluppi e margini di miglioramento da parte di entrambi i Paesi, alla luce delle migliori soluzioni applicate nell'uno e nell'altro e della loro eventuale trasferibilità.
Il progetto rappresenterà una sperimentazione-pilota finalizzata ad individuare le linee di una ricerca più approfondita, da realizzare attraverso un progetto da presentare su Horizon 2020.
L'oggetto della ricerca riguarda la garanzia minima dei diritti civili e sociali in entrambi i Paesi. Per quanto riguarda l'Italia, è la Costituzione a prevedere una competenza legislativa dello Stato nella determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (articolo 117, comma 2, lett. m). Tale previsione assume, nell'ordinamento italiano, una rilevanza determinante in quanto, pur essendo l'Italia uno Stato regionalizzato, l'attribuzione allo Stato centrale della competenza in questione è finalizzata a mantenere uniformemente su tutto il territorio nazionale una pari tutela minima delle garanzie dei diritti sociali e civili (tra cui spiccano la tutela della salute e l'assistenza sociale) per i cittadini, nonché per gli stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio italiano.
La ricerca si soffermerà sui seguenti punti:
- la legislazione nazionale dei 2 Paesi, in particolare verificando se in Moldova esistono meccanismi idonei a garantire (a livello costituzionale o legislativo) dei livelli minimi delle prestazioni pubbliche sui diritti civili e sociali;
- le modalità attraverso le quali vengono fissati i livelli essenziali (minimi);
- le concrete prassi e l'efficacia delle stesse rispetto agli obiettivi;
- il ruolo delle Regioni, dei Comuni o di altri soggetti ai quali lo Stato delega eventuali attività;
- i casi giurisprudenziali decisi dalle supreme magistrature ordinarie, amministrative e costituzionali.
La garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni inerenti tali diritti è una tematica che si lega inscindibilmente alla freedom to live in dignity e, dunque, alla tutela dei diritti umani. Il progetto tenderà, possibilmente, a verificare la "forza di resistenza" di tali livelli minimi dei diritti all'impatto e alle sfide problematiche che incontrano gli Stati nel momento attuale, laddove dinamiche sovranazionali di tipo diverso (politiche, economiche, finanziarie, sociali), hanno ricadute spesso molto pesanti e tali da comprometterne il soddisfacimento.
Obiettivi della ricerca
Il progetto di ricerca è stato messo a punto attraverso una serie di contatti tra l'ISSiRFA-CNR e la Academy of Sciences of Moldova, durante i quali è emersa la possibilità di confrontare i sistemi di garanzia minima dei diritti civili e sociali nei 2 Paesi. In particolare, saranno approfondite le differenti forme di tutela in considerazione della diversa evoluzione storico-giuridica, nonché economico-sociale, dei due sistemi costituzionali.
Gli obiettivi specifici da raggiungere sono i seguenti:
- Verifica dei livelli di tutela dei diritti civili e sociali nei due Paesi;
- Individuazione delle best practices in entrambi i Paesi relative a settori-campione, selezionati durante le attività progettuali;
- Analisi delle differenze riscontrate nella effettiva tutela di tali diritti in settori omogenei, verificando se le stesse differenza dipendano da scelte politiche e programmatiche o da strumenti tecnico-organizzativi più efficaci;
- Studio della potenziale trasferibilità dei modelli di tutela più efficaci da un ordinamento all'altro tra i due considerati, verificando gli eventuali problemi di adattabilità delle soluzioni normative adottate nonché gli eventuali vantaggi nel medio-lungo periodo;
- Individuare spazi di ulteriore approfondimento nell'ambito di ricerca prescelto, al fine di preparare un'eventuale proposta progettuale di più ampio respiro, da presentare a valere su una call specifica nell'ambito del programma europeo "Horizon 2020"
Ultimo aggiornamento: 08/06/2025