Scienze bio-agroalimentari

Descrizione

Obiettivi generali

Raggruppati per classi di obiettivi omogenei:

Biotecnologie avanzate per il sistema agroalimentare
Lo sviluppo di metodologie bioinformatiche e di approcci high throughput (tecnologie omiche) per la caratterizzazione degli organismi hanno consentito di acquisire conoscenze che solo qualche anno fa erano impensabili. In questo contesto la comunità scientifica ritiene attualmente che la produzione di piante che si adattino meglio alle condizioni ambientali, siano più tolleranti agli stress ambientali e all'attacco di malattie e insetti, utilizzino meglio le risorse (nutrienti, luce etc.), che producano con meno input esterni (energetici, chimici) e che siano contemporaneamente adatte alle esigenze di mercato (produzione di biofuels, produzione di farmaci e nutraceutici), sia un'idea perseguibile. Tale convinzione è però associata alla necessità di aumentare ancora di più la conoscenza delle strategie di crescita, sviluppo, difesa da patogeni e adattamento alle condizioni ambientali utilizzate dalle diverse specie per la loro sopravvivenza.

Risorse biologiche e tutela dell'agrosistema
La caratterizzazione, salvaguardia e valorizzazione della biodiversità rappresentano campi di azione e di ricerca di fondamentale importanza sia per la tutela dell'agrosistema produttivo, sia per la possibilità di poter disporre di una fonte di geni per nutrienti, funzioni e processi per una migliore produttività, tolleranza e resistenza agli agenti patogeni, adattabilità alle condizioni ambientali, qualità alimentare, produzione di molecole d'interesse per l'industria farmaceutica e chimica.
Le conoscenze sulle risorse biologiche vanno di pari passo con lo sviluppo di nuove strategie per la gestione delle collezioni di tali risorse che devono essere sempre più finalizzate ad un loro uso sostenibile. In questo contesto assumono anche rilevanza e obiettivi di ricerca i meccanismi che controllano la riproduzione vegetale e degli animali in allevamento.

Sviluppo rurale e territorio
La moderna agricoltura sempre più si caratterizza per la multifunzionalità: ad essa infatti non si chiede solo di incrementare la produttività, ma di rispondere ad esigenze di gestione del territorio e di salvaguardia delle risorse genetiche, di tutelare il consumatore e di fornire occasioni per lo svago e il tempo libero. E' pertanto importante operare per: la realizzazione di sistemi previsionali per la gestione delle risorse disponibili sul territorio; la definizione di scenari per la valutazione degli impatti dei cambiamenti globali su produzione e qualità del sistema agroalimentare; la sperimentazione di tecnologie innovative per l'ottimizzazione della produzione e la sostenibilità dei sistemi produttivi.

Sviluppo sostenibile del sistema agroindustriale
E' ormai opinione diffusa che le produzioni primarie di origine vegetale e animale devono provenire da un'agricoltura che coniuga lo sviluppo sociale delle popolazioni, la salvaguardia delle risorse ambientali, il welfare e la salute degli animali in allevamento, In questo contesto diventa di primaria importanza la progettazione e lo studio di fattibilità di tecniche integrate ed ecocompatibili nelle produzioni vegetali ed animali e l'applicazione delle stesse nei processi di preservazione e trasformazione di prodotti agroalimentari. Grande attesa viene dalla possibilità di individuare nuovi processi di interesse per l'industria agroalimentare

Sicurezza, qualità alimentare e salute.
I consumatori sono sempre più attenti alla qualità complessiva del prodotto ed alla qualità certificata della filiera di produzione dello stesso. Si richiede di sviluppare nuovi metodi, ivi comprese le micro e nano tecnologie per caratterizzare i componenti nutrizionali, antinutrizionali, allergenici, tossici e aromatici degli alimenti e determinarne la biodisponibilità per una valorizzazione degli stessi . Nel contempo si richiede di migliorare le conoscenze per la rin-tracciabilità e per una diagnostica avanzata finalizzata ad una valutazione della sicurezza d'uso e diagnosi precoce nella filiera alimentare. Grande attesa viene dalla possibilità di individuare nuovi prodotti e processi di interesse per l'industria agroalimentare.
Cruciale e di grande importanza sociale rimane l'acquisizione di nuove conoscenze sulla relazione complessiva tra dieta e salute, così come lo sviluppo degli aspetti normativi e dei mezzi di comunicazione (food consumers science) .

Principali collaborazioni

In Italia, il sistema ricerca pubblica per il comparto agroalimentare, è diffuso su tutto il territorio nazionale ed è articolato in una pluralità di singoli organismi (Università, Enti o Istituti) che afferiscono a diversi Ministeri o Amministrazioni locali. Obiettivo da raggiungere è la costituzione di una rete scientifica italiana nell'agroalimentare, che almeno per gli Enti pubblici, si potrebbe tradurre in una conoscenza e programmazione congiunta dei piani di ricerca e possibile utilizzo comune di infrastrutture scientifiche importanti. In questa operazione, particolare importanza assume, per la valenza istituzionale e tecnico scientifica, l'accordo in essere tra il CNR ed il CRA (Consiglio Ricerche in Agricoltura del MiPAF) e la partecipazione del CNR (Dip. Agroalimentare) al costituendo consorzio "qualità e sicurezza alimentare" con sede a Parma che raggruppa la partecipazione di Federalimentare con la pluralità delle istituzioni pubbliche operanti nel settore.

Oltre alla partecipazione congiunta a questi progetti, i vitali e fortemente strategici rapporti e collaborazioni con le Università sono assicurati dalle attività delle commesse/istituti, dalla nutrita partecipazione di personale universitario (associati) alle attività delle commesse, dall'attività di formazione per laureandi, tirocinanti e dottorandi che viene condotta negli istituti CNR afferenti al Dipartimento.

Con le Regioni, in particolare, Lombardia, Piemonte, Toscana, ma anche Puglia, Sardegna, Sicilia, si sta operando attraverso convenzioni, accordi quadro e partecipazione comune (con le università e le imprese) a consorzi e distretti tecnologici. La partecipazione a progetti nazionali di largo respiro (FIRB, FISR, PON, POR, laboratori-pubblico-privato) sono ulteriori atti della partecipazione CNR alla costituzione e mantenimento della rete scientifica agroalimentare.

Per le imprese, iIl dipartimento offre una discreta e articolata possibilità di intervento e di trasferimento della conoscenza e innovazione che spazia dagli aspetti tecnico-analitici (ivi compresi lo sviluppo di kits diagnostici molecolari e capacità di progettazione di biosensori), ai sistemi di processo, alla preparazione di nuovi materiali biologici. L'interazione con le imprese avviene sia direttamente con le realtà CNR, in base a consolidato Know-how e credibilità di queste ultime, sia grazie a progetti che vedono il settore pubblico (MIUR, Regioni, Fondazioni) farsi da promotore e cofinanziatore di sinergie di intervento tra pubblico e privato. Il Dipartimento sta inoltre attivando una serie di contatti e predisposizioni di collaborazioni con le associazioni (es. Lega delle cooperative, Associazione Italiana Agricoltura Biologica; Lega Ambiente) e imprese, sia nell'ambito di specifiche convenzioni già stipulate dal CNR sia con la predisposizione di nuovi accordi. La dislocazione fisica di gruppi di ricerca presso strutture private o pubblico-private, sull'esempio di quello che sta avvenendo ad esempio con il Parco tecnologico Padano o con il Bioindustry Park del Canadese, così come la partecipazione a consorzi in cui opera il Dipartimento, saranno di aiuto per una politica di incontro con il mondo produttivo.

In ambito europeo, la partecipazione attiva, come Dipartimento (componente effettivo) alla piattaforme, Food for Life - Safe Consortium, e la partecipazione alla piattaforma Plants for the Future, e anche l'attivazione diretta di programmi formativi con ESF (summer school) sono realtà che contribuiscono alla formazione delle rete europea di ricerca in ambito agroalimentare. Le collaborazioni con organismi internazionali, che riguardano anche i progetti scientifici finanziati da queste organizzazioni e il trasferimento di conoscenze alla cooperazione con Paesi in via di sviluppo, sono perseguiti e sviluppati principalmente dagli Istituti/commesse afferenti al Dipartimento.

Sintesi dei risultati attesi

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