Area progettuale

Il manufatto come testimonianza storica e materiale del patrimonio culturale (DUS.AD014)

Dipartimento

Scienze umane e sociali, patrimonio culturale

Il rilievo

L'Area Progettuale costituisce un asse di ricerca fondamentale per la conoscenza della cultura materiale e più in generale di tutte le testimonianze materiali, mobili e immobili, prodotte e utilizzate dalle culture e dalle civiltà del passato. Considera i manufatti in tutta la loro complessità con lo scopo di comprendere sia gli aspetti strettamente materici che quelli immateriali più intimamente legati ai modi di pensare, alla sfera ideologica, sociale ed economica. La ricerca in questo campo riflette esigenze forti e attuali che appaiono di fondamentale importanza sia sul piano della lettura e ricostruzione della vita quotidiana delle società del passato che su quello della diagnostica, conservazione e restauro di un bene culturale utile alla conoscenza e alla sua preservazione per le future generazioni.
Le ricerche condotte ormai da decenni sui manufatti e sui modelli di sviluppo regionale della cultura materiale delle società del passato, infatti, hanno confermato l'assoluta necessità di condurre ricerche interdisciplinari che supportino adeguatamente l'analisi e l'interpretazione dei dati materiali. Questo aspetto rilevante emerge quando la ricerca sui manufatti prende in considerazione altri manufatti, un territorio, una regione, una realtà urbana o rurale, o ancora, manifestazioni politiche, sociali, ideologiche trasmesse e veicolate da esperienze concrete delle società antiche.
Parallelamente, l'interdisciplinarietà dell'area progettuale è rilevante anche sul piano dell'apporto delle metodologie e tecniche per la diagnostica, la conservazione e il restauro del patrimonio culturale. L'uso dei metodi archeometrici, lo sviluppo di sistemi per il monitoraggio dei manufatti e la sperimentazione di procedure, prodotti e materiali utili alla gestione del degrado e al restauro rappresentano una avanguardia importante con ricadute sia sul piano della conoscenza e dell'interpretazione che su quello della conservazione e fruizione.

Obiettivi

L'area progettuale ha l'obiettivo primario di indagare i manufatti, siano essi mobili (ad esempio un vaso di ceramica) che immobili (ad esempio una struttura muraria), attraverso l'analisi delle sue caratteristiche materiali e immateriali che comprendono sia le componenti materiche che quelle ideologiche, sociali ed economiche. L'obiettivo è indagare la storia e l'evoluzione dei manufatti attraverso i diversi piani della produzione/realizzazione, distribuzione, uso, consumo, rifunzionalizzazione, defunzionalizzazione e abbandono. La base di questo processo conoscitivo è l'analisi contestuale, che comprende l'integrazione dei dati riferibili al luogo di rinvenimento (ad esempio la stratigrafia), l'analisi territoriale, regionale, urbana o rurale, informazioni che, combinate con le indagini etnoarcheologiche e antropologiche, oltre che documentarie e iconografiche, forniscono elementi per la lettura e l'interpretazione delle strutture economiche, sociali, culturali e ideologiche del mondo antico. Su un altro piano, l'obiettivo dell'area progettuale è quello di caratterizzare le componenti materiche dei manufatti attraverso lo sviluppo di metodi archeometrici e diagnostici, al fine di fornire supporto all'interpretazione dei dati storici, archeologici ed etnoantropologici e, parallelamente, di sviluppare sistemi per il monitoraggio e la conservazione. Inoltre, rappresenta un focus particolare la sperimentazione e lo sviluppo di procedure, prodotti e materiali utili alla gestione del degrado e al restauro. Un tale bagaglio di informazioni pone le basi per azioni integrate per una migliore conoscenza e valorizzazione del patrimonio.

Il quadro delle ricerche in ambito internazionale

L'evoluzione della ricerca ci dice oggi che non è più possibile guardare il manufatto archeologico come una singola speciale entità avulsa da ogni realtà o ancora più da ogni contesto di ritrovamento, ma piuttosto ci invita sempre più a portare il singolo documento (coccio, pittura, scultura ecc.) fuori dal proprio isolamento per legarlo ad altre parallele testimonianze capaci di collegare tutto all'interno di un sistema complessivo che è poi lo svolgersi stesso del fenomeno storico. L'archeologia della produzione, l'archeologia dei consumi e l'archeologia cognitiva sono oggi dei filoni di ricerca che, approfondendo lo studio della cultura materiale nel suo complesso, hanno un notevole impatto per la conoscenza della politica, della religione, della società, dell'economia e dello sviluppo scientifico e tecnologico del mondo antico, specialmente alla luce delle tematiche di ricerca previste all'interno del nuovo programma europeo H2020.

Il quadro delle ricerche in ambito nazionale

Lo studio della cultura materiale oggi, si può articolare, essenzialmente, su tre grandi cluster. Il primo cluster riguarda l'approccio al manufatto e la sua decodificazione. Quest'operazione si esplica, essenzialmente, attraverso tre azioni chiave che includono: 1) Analisi crono-tipologiche in relazione al contesto scientifico e tecnologico di cui i manufatti sono espressione e alle interferenze culturali tra specifici ambiti territoriali; 2) Analisi dei modelli di distribuzione e commercializzazione inquadrati in stretta relazione col tessuto economico del singolo contesto archeologico e del più ampio contesto mediterraneo. La necessità di andare oltre il puro dato tipologico ha permesso, nel corso di quest'ultimo decennio, di allargare il campo di azione e di integrare dati tipo-cronologici con sistemi di produzione e di commercializzazione in cui storia, archeologia, economia e società dialogano vivacemente. 3) Analisi contestuali e funzionali, un approccio d'indagine che partendo dal rapporto forma/funzione/destinazione d'uso/contesto di utilizzo/contesto di rinvenimento è oggi dirimente per ricostruire modi di vivere, costumi, usanze, tradizioni delle società del passato. Il secondo cluster comprende, invece, l'indagine sul sistema di produzione. Il terzo cluster vede, infine, come naturale conclusione, il tema delle analisi archeometriche dove l'applicazione di indagini chimico-fisiche o la lettura petrografica dei componenti sono diventati passaggi obbligati ora non più eludibili né procrastinabili.

Il posizonamento del Cnr

Gli istituti del CNR (IBAM, ICVBC, ITABC) hanno sviluppato, parallelamente alle ricerche sugli aspetti più strettamente archeologici, storico-architettonici, demo-etno-antropologici e artistici, un'attività di studio delle cause e dei meccanismi di degrado su diversi materiali utilizzati in età antica (pietra, ceramica, metalli, legno ecc.) attraverso l'impiego di avanzate tecniche di indagine innovative, di uso ormai consolidato nel campo della ricerca industriale ma ancora poco impiegate nel settore dei Beni Culturali. La rete CNR ha condotto su questo fronte la sperimentazione di trattamenti per la conservazione dei materiali, in particolare soffermandosi sulle problematiche conservative delle pietre tenere ad elevata porosità e alla verifica delle potenzialità applicative di prodotti sperimentali innovativi, quali quelli nanostrutturati (titania fotocatalitica, nanosilice, ecc.), nonché di quelli a basso impatto ambientale (dispersioni in soluzione acquosa, alla funzionalizzazione di malte da restauro con titania nanofasica). Inoltre, sono state condotte ricerche sulle trasformazioni dei manufatti e del loro contesto rispetto ad azioni antropiche (es. l'impatto del turismo di massa) e calamità naturali su base diacronica, con l'obiettivo di formulare buone pratiche per il loro monitoraggio, manutenzione programmata e salvaguardia. Inoltre, risulta fondamentale il contributo del CNR in riferimento alle ricerche archeometriche per la determinazione del luogo di origine e di produzione dei manufatti.

Le principali attvità svolte

Le ricerche hanno avuto come attività principale: - Studi sulla cultura materiale e la società: conoscenza, analisi e interpretazione dei manufatti della Preistoria del Mediterraneo - Studi sulla cultura materiale di età greca - Studi e ricerche sulla cultura materiale romana - Studi e ricerche comparate sulla cultura materiale e la società tardoantica e medievale in area euro-mediterranea - Rituali e corredi funerari nelle società antiche - Ricerche archeometriche sui materiali - Ricerche di diagnostica, prodotti e procedure per la conservazione e il restauro dei manufatti - Ricerche sulle trasformazioni dei manufatti, del loro contesto e della società sotto l'effetto di calamità naturali e cambiamenti climatici su base diacronica.

Le attività previste

Le ricerche avranno come attività principali: - Studi sulla cultura materiale e la società: conoscenza, analisi e interpretazione dei manufatti della Preistoria del Mediterraneo - Studi sulla cultura materiale di età greca - Studi e ricerche sulla cultura materiale romana - Studi e ricerche comparate sulla cultura materiale e la società tardoantica e medievale in area euro-mediterranea - Rituali e corredi funerari nelle società antiche - Ricerche archeometriche sui materiali - Ricerche di diagnostica, prodotti e procedure per la conservazione e il restauro dei manufatti - Ricerche sulle trasformazioni dei manufatti, del loro contesto e della società sotto l'effetto di calamità naturali e cambiamenti climatici su base diacronica.

Area tematica

Scienze umane e sociali, patrimonio culturale

Parole chiave

Manufatto, Patrimonio Culturalee, Archeometria

Progetti

Ultimo aggiornamento: 12/05/2024