Istituto di iNgegneria del Mare (INM)

Descrizione

L'Istituto di iNgegneria del Mare viene costituito in data 23 Maggio 2018, a seguito della variazione di denominazione del precedente Istituto Nazionale per Studi ed Esperienze di Architettura Navale (INSEAN) in Istituto di iNgegneria del Mare (INM) e della contemporanea soppressione dell'Istituto sui Sistemi Intelligenti per l'Automazione (ISSIA) e conseguente sua confluenza nell'INM. Meno di un anno prima, il 1° Agosto 2017, l'Istituto di Acustica e Sensoristica "Orso Mario Corbino" (IDASC) veniva soppresso per confluire nell'INSEAN.
A seguito del suddetto processo di riorganizzazione, l'Istituto di iNgegneria del Mare è attualmente articolato in quattro sedi:
- Sede principale, presso Via di Vallerano, 139 (ex-INSEAN);
- Sede secondaria di Genova (ex ISSIA), presso l'Area della Ricerca di Genova;
- Sede secondaria di Palermo (ex ISSIA), presso l'Area della Ricerca di Palermo;
- Sede secondaria di Roma - "Sezione di Acustica e Sensoristica O.M. Corbino" (ex IDASC), presso l'Area della Ricerca di Tor Vergata.

Le ampie competenze e dotazioni dell'INM sono pertanto il risultato delle specifiche competenze e dotazioni dei diversi Istituti che in esso sono confluiti.

- La sede principale di Roma (l'ex-INSEAN) fu costituita nel 1927 per supportare l'industria cantieristica civile e militare e per questo fu dotata di laboratori tecnici, officine e impianti sperimentali di grandi dimensioni, ulteriormente ampliati negli anni '70 con il trasferimento nella attuale sede principale di INM. In origine concepito come Istituto per lo svolgimento di prove sperimentali in bacino, a partire dalla metà degli anni ´80 l'ex- INSEAN si è progressivamente trasformato in Istituto di ricerca svolta sia attraverso esperimenti dedicati negli impianti, con un notevole progresso nelle tecniche di indagine e misura, sia attraverso modellistica matematica e computazionale. Oltre alle metodologie, l'evoluzione ha riguardato anche le tematiche di ricerca: agli argomenti classici dell'architettura navale (dinamica, propulsione, ottimizzazione dei veicoli marini), si sono affiancate altre discipline tra cui: fluidodinamica, interazione fluido-struttura, dinamica non lineare, ottimizzazione numerica, acustica interna ed esterna, nuovi materiali, modellistica fisica/matematica e numerica computazionale, tecniche di misura ottiche. A partire dalle applicazioni tradizionalmente connesse al trasporto marittimo, quali efficienza e sicurezza del trasporto navale e riduzione dell'impatto ambientale, l'Istituto si è progressivamente affacciato all'ambito più ampio dell'ingegneria del mare e della blue economy più in generale. Le competenze scientifiche e le dotazioni sperimentali hanno, inoltre, spesso trovato applicazione in altri settori dell'ingegneria. Diversi sono gli esempi in ambito aeronautico: rumore interno (cabin noise) o irradiato da sistemi propulsivi (rotori di elicotteri o eliche), comportamento dinamico e idrodinamica di aerei (ultraleggeri) anfibi, ammaraggio di veicoli spaziali autonomi e ammaraggio di emergenza di aerei o elicotteri. Nel luglio 2010 l'INSEAN è stato soppresso ed è stato accorpato al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

- La sede di Genova nacque alla fine del 1981 come Istituto di Automazione Navale del CNR e confluì nell'ISSIA nel 2001. Le linee principali di ricerca riguardano la robotica, con particolare riferimento a quella marina, e la logistica portuale. Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi sistemi robotici a controllo remoto o autonomi, sia di superficie che sottomarini, in grado di operare anche in tandem. Notevoli sono quindi le competenze nell'ambito del controllo, della modellistica a parametri concentrati dei sistemi, dei sistemi di guida e della comunicazione. Per lo sviluppo di sistemi di trasporto intelligenti, si impiegano competenze nel settore dell'apprendimento automatico (machine learning), dei metodi di ottimizzazione numerica e della gestione del data mining. Le metodologie sviluppate trovano applicazione nella gestione del traffico portuale e degli attracchi partendo da dati di previsione. Gli stessi modelli trovano applicazione anche nella mobilità urbana.

- La sede di Palermo nacque nel maggio 1995 come Centro di studi sull'affidabilità, sicurezza e diagnostica dei sistemi elettrici di potenza (CERISEP) e confluì nell'ISSIA nel 2001. Le linee principali di ricerca riguardano la produzione e l'uso sostenibile di energia, con specifiche applicazioni alle aree marine, alla trasmissione di dati su linee di potenza, l'elettronica di potenza, le macchine elettriche, i sistemi di conversione di energia elettrica e le loro applicazioni nell'ambito delle energie rinnovabili, lo sviluppo di modelli e sistemi di monitoraggio e gestione dell'energia elettrica nell'ambito del trasporto non esclusivamente navale, le problematiche di compatibilità elettromagnetica negli apparecchi elettrici ed elettronici. Completano le dotazioni della sede diversi laboratori utilizzati a supporto delle attività di ricerca.

- La sede secondaria "Sezione di Acustica e Sensoristica O.M. Corbino" nacque come Istituto del CNR nel 1936 con la denominazione di Istituto Nazionale di Elettroacustica. A seguito degli eventi della seconda guerra mondiale, fu trasformato in Istituto Nazionale di Ultracustica nel 1949 ed operò nel campo della propagazione del suono nei solidi e liquidi per divenire l'Istituto di Acustica "Orso Mario Corbino" nel 1968. L'Istituto ha rivestito, nel tempo, un ruolo internazionalmente riconosciuto nel settore grazie, tra gli altri, agli studi riguardanti la dissipazione dell'energia elastica nei solidi, l'influenza dei raggi cosmici sulla cavitazione acustica e alla costruzione e uso di trasduttori ultrasonici di grande potenza. Notevoli sono le competenze e le dotazioni strumentali per lo studio dell'acustica subacquea, in particolare per gli aspetti metrologici, e per l'impiego dell'acustica sia per lo sviluppo di sensoristica che per attività di indagine e monitoraggio.