Scienze chimiche e tecnologie dei materiali
Queste tematiche, sebbene attraversino e interessino numerose attività, studi e ricerche di tutte le strutture dell’Ente, trovano trattazione ed esplorazione sistematica nel Dipartimento di scienze chimiche e tecnologie dei materiali (Dsctm) del Cnr.
Le principali aree di ricerca spaziano dalla chimica sostenibile allo studio di materiali avanzati e tecnologie abilitanti fino alla nanomedicina. Grande importanza ha anche il settore delle biotecnologie e dei biomateriali, che colloca il Dipartimento in posizione avanzata nello scenario delle ‘living technologies’, in particolare per lo sviluppo di dispostivi nanotecnologici bottom-up di flexible electronics e optelectronics, tecnologie dell’idrogeno e celle a combustibile, processi sostenibili ad alta efficienza e manifatturiero di nuova generazione.
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Vulcani: piccoli cristalli, grandi esplosioni
Una ricerca internazionale coordinata dall'Istituto di scienza, tecnologia e sostenibilità per lo sviluppo dei materiali ceramici (Issmc) del Cnr svela come la formazione rapidissima di nanocristalli nel magma ne aumenti drasticamente la viscosità, alimentando eruzioni vulcaniche molto esplosive, e offrendo una nuova chiave di lettura per la dinamica di tali eruzioni. Lo studio, pubblicato su Communications Earth & Environment, apre nuove prospettive non solo per la vulcanologia, ma anche per il design di materiali avanzati come le vetroceramiche industriali
Position Paper sul Convegno Linceo "Materie prime critiche per l'energia"
Nei giorni 22 e 23 maggio scorsi si è tenuto presso l’Accademia Nazionale dei Lincei il Convegno "Materie Prime Critiche per l’Energia”, organizzato grazie alla collaborazione tra l'Accademia e il Dipartimento di scienze chimiche e tecnologie dei materiali del Cnr, la Società Chimica Italiana, l'Associazione Italiana di Ingegneria Chimica, il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali e Confindustria Energia. Dal Convegno è emerso un position paper su questo rilevante tema
I venti di guerra in Medio Oriente portano rischi anche per l'ambiente
Bombe sui siti nucleari, l'impatto su persone e ambiente: il contributo del ricercatore del Cnr-Scitec Matteo Guidotti circa le possibili conseguenze per salute ed ecosistemi
Come stavamo... freschi
Oggi, con l’arrivo dell’estate, la tecnologia ci aiuta a contrastare le alte temperature. Ma in passato, come si affrontava il caldo estivo? Un viaggio curioso tra ghiacciaie, blocchi di ghiaccio e intuizioni chimiche e meccaniche, dall’evaporazione al ciclo di compressione, che hanno aperto la strada ai moderni sistemi di refrigerazione.
Perché dietro ogni "clic" sul telecomando dei climatizzatori c’è un mondo fatto di compressioni, evaporazioni, gas e molecole che danzano come in un valzer termodinamico. E la chimica, come spesso accade, dirige le danze.
Nanofili di silicio per lo studio del dolore cronico
Ricercatori e ricercatrici dell’Istituto per la microelettronica e microsistemi (Cnr-Imm) e dell’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività (Cnr-Isof), in collaborazione con il Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna, hanno messo a punto una nuova strategia per monitorare in vitro l’attività elettrica dei “neuroni del dolore”, utilizzando microelettrodi nanostrutturati a base di nanofili di silicio, in grado di registrare e riconoscere i segnali elettrici responsabili della trasmissione degli stimoli dolorifici
Al via UMbriaTECH, distretto tecnologico regionale per lo sviluppo e la caratterizzazione dei materiali avanzati
UMbriaTECH è il nuovo distretto tecnologico regionale per lo sviluppo e la caratterizzazione dei materiali avanzati. Promosso dall’Università degli studi di Perugia con la collaborazione di Cnr-Scitec e Mister Smart Innovatiom, è stato presentato a Spoleto lo scorso 28 maggio: sarà operativo entro la fine del 2025
Una nuova tecnologia per la rimozione di contaminanti dall'acqua
Sulla rivista Nature Water è descritta una nuova tecnologia basata sull’ossido di grafene e polisulfone, in grado di rimuovere efficacemente contaminanti emergenti dall’acqua potabile. Il risultato è stato messo a punto nell’ambito della collaborazione tra il Cnr-Isof e l’azienda MEDICA S.p.A.