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La percezione sinestetica di dipinti per non vedenti

Nell'ambito del progetto europeo HELP è stato realizzato un prototipo sperimentale per permettere ai non vedenti di "vedere" un quadro.
Il problema della percezione visiva nel caso dei non vedenti può essere scomposto in due problemi: quello della forma e quello del colore. Per la prima, i non vedenti, entro certi limiti di scala, possono avvalersi di una traduzione nella modalità tattile: il mondo delle forme può essere sensorialmente percepito attraverso il tatto. Nel caso dei quadri, bisogna considerare, inoltre, che si tratta tipicamente di proiezioni bidimensionali di scene tridimensionali: quando ne osserviamo uno è il nostro cervello che ricostruisce le forme complete a partire dalla vista parziale che la proiezione bidimensionale genera.
Relativamente alla forma, il quadro oggetto del prototipo sperimentale - Il Ritratto di giovane donna con liocorno di Raffaello conservato alla Galleria Borghese di Roma - è stato reso tattilmente percepibile attraverso una trasposizione a rilievo operata su resina, in modo tale, però, che si possa toccare solo una porzione degli oggetti rappresentati e si debba perciò ricostruire il resto mentalmente.
La soluzione tattile non è ovviamente disponibile per il colore, che è una qualità esclusivamente ottica. Per rendere questo aspetto, abbiamo sfruttato la "sinestesia": il ben noto fenomeno per cui, in tutti gli individui, un tipo di stimolo percettivo ne evoca spontaneamente un altro, come quando, ad esempio, diciamo che un colore è "caldo" o "freddo", associando una percezione tattile ad una visiva. Una tipica associazione sinestesica è quella tra colori e suoni, ed è questa che abbiamo sfruttato.
Abbiamo fatto corrispondere a ciascun possibile colore un suono musicale in modo sistematico: in modo cioè che ad ogni variazione del colore corrispondesse una identica (per direzione e intensità) variazione del suono musicale. Questo è stato ottenuto mediante un algoritmo che stabilisce la corrispondenza al livello delle tre variabili che costituiscono qualsiasi colore - tonalità, luminosità e saturazione - con le tre variabili che costituiscono qualsiasi suono musicale - timbro, altezza, intensità.
Perché il non vedente percepisca insieme forma e colore con questo sistema è necessario stabilire una corrispondenza tra il tatto e il suono musicale in modo che il suono corrisponda a quello del colore del punto della forma tattile che il soggetto sta toccando in quel momento. Questo è stato ottenuto attraverso un tracciatore tridimensionale miniaturizzato che il soggetto non vedente indossa sul dito che "esplora" tattilmente la forma. Il tracciatore comunica istantaneamente la posizione del dito nello spazio, e quindi sulla forma tridimensionalizzata del quadro. A questa posizione corrisponde ovviamente un certo colore. L'algoritmo può allora operare istantaneamente e produrre il suono musicale corrispondente al colore toccato.

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