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Qualità e sicurezza per gli alimenti con l'uso dell'irraggiamento

Il trattamento degli alimenti con le radiazioni ionizzanti è un metodo sicuro per ottenere sia l¡¦estensione della shelf-life, sia un controllo delle affezioni alimentari, tramite la riduzione/eliminazione della popolazione patogena. L¡¦obiettivo primario è quello di garantire la maggior sicurezza e qualità alimentare per i prodotti da vendere, attraverso una riduzione della diffusione di rischi (cross-contamination) per patologie di origine alimentare. Circa 50 paesi accettano tale trattamento per più di 50 tipi di cibi, quali: spezie, pollame, prodotti di mare e vegetali. L¡¦UE sta per omogeneizzare la situazione promovendo una lista di cibi trattabili. Il costo è competitivo con quello di trattamenti alternativi. Si riportano in Tab. I i valori di dose utilizzati. La legislazione italiana permette il trattamento di: a) patate, cipolla ed agli, b) spezie, erbe e condimenti. La recente legge 94/2001, accogliendo direttive dell¡¦UE, permette l¡¦irraggiamento anche per cibi il cui trattamento è permesso in altri paesi dell¡¦UE. 10 kGy è il limite approvato per irraggiamento senza prescrizioni(1983 Codex Alimentarius Commission), ma per la sterilizzazione può essere necessario raggiungere i 50 kGy, pertanto il nostro studio è stato condotto a basse ed alte dosi.
Gli alimenti sono sottoposti al trattamento già imballati. Così lo studio degli effetti delle radiazioni sull¡¦imballaggio diventa cruciale.
Abbiamo condotto studi su vari materiali impiegati nell¡¦imballaggio alimentare. L¡¦attenzione è stata rivolta sui possibili effetti chimico-fisici indotti. I polimeri sono stati irradiati con radiazione g fra 2-100 kGy via 60Co g-cell (Fig. 1). Quindi si è usata la spettroscopia NMR per studiare gli effetti. Misure 1H e 13C NMR ad alta risoluzione sono state eseguite anche con uno spettrometro commerciale a 600,13 MHz (Fig. 2). I materiali plastici irradiati mostrano due effetti simultanei: la degradazione ed il cross-linling, il risultato netto dipende dal rapporto comparato fra le due reazioni. La letteratura indica che il Polistirene (PS) subisce cross-linking solo ad alte dosi. I nostri dati confermano, per polimeri sia commerciali sia purificati, che nessun effetto significativo è rilevabile sotto i 100 kGy. Pertanto, grazie alla sua notevole resistenza all¡¦irraggiamento, il PS è un buon materiale d¡¦imballaggio per cibi irraggiati. Il Polibutadiene (PB) è soggetto sia a degradazione, sia a very cross-linking. Infatti, gli spettri 1H - NMR spectra mostrano le presenza di effetti radioindotti. Si suggerisce l¡¦aggiunta di stabilizzatori (BHT anti ossidanti) per copolimeri contenenti PB. Nel purified high impact polistirene (HIPS), a causa dei cross link indotti, l¡¦irrigidimento del PS è chiaramente osservabili (Fig.3). Tale fenomeno non si riscontra se il polimero è protetto con antiossidante.

Dr. Pietro Ragni
Istituto di Metodologie Chimiche

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