La Tomografia ad Emissione di Positroni (PET) è una metodica di imaging morfologico-funzionale diffusamente utilizzata per l'inquadramento diagnostico e prognostico del paziente neoplastico. Le principali applicazioni cliniche della PET in ambito oncologico consistono nella stadiazione e nella ristadiazione della malattia e nella valutazione dell'effetto della terapia. Inoltre, nel caso specifico della patologia oncologica del polmone, un'indicazione clinica ampiamente documentata è rappresentata dalla caratterizzazione dei noduli polmonari indeterminati mediante tecniche di studio convenzionale (es. Tomografia Computerizzata, TC).
Questo è il primo lavoro pubblicato in cui venga evidenziata l'utilità della PET in fase di screening del tumore polmonare. Lo studio infatti, eseguito in 1035 soggetti ad elevato rischio di tumore polmonare (forti fumatori), ha permesso di dimostrare come la PET, in associazione alla TC, consente di stabilire una diagnosi definitiva nel 43% dei noduli polmonari indeterminati mediante la TC.
Il presente lavoro è uno studio di Medicina Molecolare ed in particolare di Imaging Molecolare in quanto la metodica PET utilizzata permette di caratterizzare e misurare, in vivo, nell'uomo, processi biologici a livello cellulare e molecolare. Mediante infatti l'utilizzo del tracciante [18F]fluoro-2-deossi-D-glucosio ([18F]FDG), un analogo del glucosio, viene studiato il metabolismo glucidico che risulta aumentato nel tessuto neoplastico in seguito all'incremento dei trasportatori di glucosio e dell'attività dell'enzima esochinasi.
Il risultato di questo lavoro ha importanti ricadute per il SSN in quanto offre la possibilità di intraprendere nuovi programmi di screening per il tumore polmonare, che rappresenta la patologia tumorale con più elevata mortalità. La PET, in aggiunta alla TC, permette inoltre di limitare il numero di procedure diagnostiche invasive, con conseguente riduzione dei costi sanitari e, oggi, rappresenta la metodica di elezione per la localizzazione dei tumori e la verifica dell'effetto dei trattamenti terapeutici.
La valutazione della PET con [18F]FDG nei tumori permette di creare collaborazioni con medici oncologi per la diagnosi e screening dei pazienti a rischio. Per conoscere i meccanismi di uptake di [18F]FDG delle cellule neoplastiche, e' in corso e continua una stretta collaborazione con biologi molecolari, in modo da poter correlare il dato 'macroscopico' misurato con PET con i dati del comportamento biologico del tumore misurati con tecniche di biologia molecolare
Sviluppi futuri
Il presente lavoro riporta i risultati relativi ai primi 2 anni di uno studio, tuttora in corso, la cui durata prevista è di 5 anni.
Al fine di valutare l'impatto di questa metodica nello screening del tumore polmonare, è inoltre in corso un altro trial clinico allargato che prevede il reclutamento di 10.000 soggetti a rischio di tumore polmonare in 10-15 Centri in Italia, al fine di valutare l'efficacia dello screening con cadenza annuale verso uno screening a cadenza biennale. Il nostro Centro avrà funzione di supervisione dei dati PET.
I risultati di questo lavoro sono stati pubblicati sul Lancet: Early lung-cancer detection with spiral CT and positron emission tomography in heavy smokers: 2-year results. Pastorino U, Bellomi M, Landoni C, De Fiori E, Arnaldi P, Picchio M, Pelosi G, Boyle P, Fazio F. Lancet. 2003 Aug 23;362(9384): 593-7.
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