09/07/2002
In Italia sono circa 800.000 le persone over 65 che soffrono di questo tipo di demenza, con un costo a carico del Servizio Sanitario Nazionale di 100.000 euro l'anno per ciascun paziente
Rappresentano la popolazione di una città italiana: 800.000 persone che hanno superato i 65 anni e soffrono di una malattia terribile, la demenza, di cui la forma largamente più frequente è la malattia di Alzheimer, scoperta nel 1907 da Alois Alzheimer e Gaetano Perusini. Un numero impressionante, che incide pesantemente sul bilancio del Servizio Sanitario Nazionale: ogni paziente costa infatti circa 100.000 euro l'anno.
Un quadro destinato a peggiorare ulteriormente dal momento che nei prossimi anni si prevede un ulteriore incremento del numero dei malati. Per intensificare la ricerca sui meccanismi di invecchiamento cerebrale e sulle cure delle demenze nasce ora il primo centro italiano sull'Alzheimer: il Consorzio di Ricerca Luigi Amaducci - presieduto dal Prof. Gaetano Crepaldi e costituito dall'Istituto di Neuroscienze del CNR - Sezione Invecchiamento di Padova, dall'Azienda Ospedaliera di Padova, dalla ASL Vicenza 6 e dalla Casa di Cura Villa Margherita di Arcugnano, nel vicentino.
Tra gli obiettivi del Consorzio la ricerca epidemiologica sulle malattie neurodegenerative, l'avvio di un registro nazionale, la ricerca clinica sulle terapie farmacologiche e non e l'analisi dell'incidenza economica delle demenze: "Nel frattempo - spiega la dott.ssa Stefania Maggi dell'Istituto di Neuroscienze del CNR, Sezione Invecchiamento di Padova - è già attivo un laboratorio di biologia molecolare per la definizione dei fattori genetici implicati nella malattia di Alzheimer e sta per costituirsi una banca di tessuto cerebrale nella sede del Centro Regionale per la diagnosi e cura delle demenze, ad Arcugnano, diretto dal Dr. Carlo Gabelli. Inoltre, il registro italiano delle demenze prevede la costituzione della prima banca biologica nazionale, centralizzata all'Istituto Superiore di Sanità, con campioni ematici di oltre 4.000 soggetti, per la ricerca di possibili marker biologici delle patologie neurodegenerative".
Nell'ambito assistenziale, il Consorzio cerca anche di coinvolgere, con corsi di formazione personali e di gruppo, i familiari dei pazienti, che hanno un ruolo fondamentale di supporto al malato.
Roma, 9 luglio 2002
Per ulteriori informazioni: Dott.ssa Stefania Maggi 339 2262327 049 8211746-1227
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