31/07/2020
Venerdì 31 luglio, a Fano, sono state presentate le attività del Fano Marine Center, proseguite anche durante il lockdown grazie all’impegno di tutto il personale affiliato alla struttura, proveniente da Enti di ricerca, l’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Ancona (Cnr-Irbim), la Stazione zoologica Anton Dorhn di Napoli, l’università Politecnica delle Marche, l’università di Bologna e quella di Urbino.
Il Fano Marine Center è una struttura di ricerca autonoma ed internazionale, nata grazie all’accordo tra Enti di ricerca e Università con la città di Fano, che si occupa dello studio della biodiversità e delle biotecnologie marine. “Il contributo del Cnr al Fano marine center si sta sviluppando attraverso numerose traiettorie di ricerca e di cooperazione”, dichiara Fabio Trincardi, direttore del Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente del Cnr e coordinatore del progetto internazionale Bluemed. “Oltre all’avvio di studi scientifici congiunti su temi quali l’accumulo di idrocarburi negli organismi marini ed il microbioma marino, stiamo lavorando per poter attivare un master di un primo livello sul tema dell’inquinamento marino costiero e lo sviluppo di progettualità europee sui temi della crescita blu”.
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