Press note

Prima e precoce ondata di calore del 2022. Quali ripercussioni e strategie per contrastare gli effetti del caldo in ambito occupazionale sulla base del progetto Worklimate

22/05/2022

Worklimate
Worklimate

Ci troviamo nel mezzo della prima e precoce ondata di calore del 2022, nonostante nel mese di maggio le temperature non raggiungano valori particolarmente elevati in termini assoluti, come in piena estate. Può dunque essere di particolare interesse una nota sul progetto Worklimate (Inail-Bric 2019) coordinato dall'Istituto per la bioeconomia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibe), che mette a disposizione informazioni previsionali e informative comportamentali per ridurre gli effetti del caldo in ambito occupazionale. Le anomalie previste possono determinare infatti criticità per alcuni lavoratori, soprattutto perché non ancora acclimatati al caldo

Ormai da alcuni giorni gran parte dell’Italia è interessata da un esteso campo di alta pressione associato, soprattutto nelle regioni centro-settentrionali, a temperature abbondantemente superiori alle medie del periodo. Tale situazione tenderà a persistere almeno fino ai primi giorni della prossima settimana quando anche nelle regioni meridionali i valori saranno ampiamente sopra media. Da metà settimana è tuttavia possibile una temporanea interruzione di questa prima e precoce ondata di calore con temperature che potranno dare un leggero sollievo alla popolazione. A più lungo termine, è comunque probabile un nuovo peggioramento della situazione termica a partire dagli ultimi giorni di maggio con temperature nuovamente sopra la media. Nonostante il mese di maggio sia solo il 5° mese più caldo dell’anno in Italia (dopo luglio, agosto, giugno e settembre) con una media delle temperature massime giornaliere nelle località di pianura comprese tra 20 e 24 °C, l’anomalia termica osservata in questi giorni e quella prevista per i prossimi è tale da creare potenziali condizioni di criticità soprattutto perché gran parte della popolazione non è ancora adattata a tale situazione. Particolarmente a rischio sono i lavoratori impegnati all’aperto e quelli in ambienti confinati non condizionati. Anche per l’estate 2022, come già fatto per quella scorsa, il progetto Worklimate mette a disposizione le mappe nazionali di previsione del rischio caldo per alcuni scenari espositivi frutto di un’attività sperimentale condotta nell’ambito del progetto (https://www.worklimate.it/scelta-mappa/). Per questi giorni, infatti, sono già previste su alcune zone condizioni di criticità da caldo anche moderato e localmente alto per lavoratori non acclimatati al caldo, impegnati al sole e in attività fisica intensa (https://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/). Si tratta di condizioni che non devono essere sottovalutate solo perché in termini assoluti non vengono raggiunti valori di temperatura tipicamente considerati “estremi” come quelli che in genere si verificano nei mesi di luglio e agosto. Nel caso dei lavoratori, invece, condizioni di criticità possono facilmente presentarsi anche in queste condizioni soprattutto se impegnati in attività lavorative intense e/o utilizzando dispositivi di protezione individuale che limitano la sudorazione. Per l’estate 2022, inoltre, sarà sperimentata da alcuni addetti alla salute e sicurezza dei lavoratori e datori di lavoro la web app realizzata nell’ambito del progetto che permette una completa personalizzazione del rischio caldo per varie località, calibrata sulle caratteristiche dei lavoratori e vari scenari espositivi. Da quest’anno è anche disponibile materiale informativo utile per contrastare al meglio le condizioni di caldo anche in presenza di fattori di suscettibilità con raccomandazioni specifiche per gestire al meglio le attività lavorative (https://www.worklimate.it/materiale-informativo/).

Si ricorda infine che sulla home page del sito di progetto è attiva una indagine sulla percezione e conoscenza degli effetti del caldo negli ambienti di lavoro (Indagine Caldo e Lavoro) finalizzata a individuare strategie di intervento efficaci in grado di ridurre il rischio da caldo per il settore occupazionale. 

Per informazioni:
Marco Morabito
Cnr-Ibe
marco.morabito@cnr.it

Ufficio stampa:
Marco Ferrazzoli
Cnr Ufficio stampa
marco.ferrazzoli@cnr.it

Responsabile Unità Ufficio stampa:
Marco Ferrazzoli
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