04/06/2025
Un tuffo nelle acque del mare Adriatico per scoprire la sua ricca biodiversità e i suoi tesori nascosti. Apre al pubblico il DIDAMAR, percorso didattico del Fano Marine Center (FMC), il centro e laboratorio congiunto di ricerca per lo studio della biodiversità, delle risorse e delle biotecnologie marine, e per la promozione di una crescita eco-sostenibile nell’Adriatico. Un ambizioso progetto realizzato grazie a un Accordo di collaborazione tra Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, l’Università degli Studi di Urbino, l’Università Politecnica delle Marche, la Stazione Zoologica Anton Dohrn, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e il Comune di Fano.
Il percorso inaugurato oggi, alla presenza delle autorità Giovanni Molari, Rettore dell’Università di Bologna, Gian Luca Gregori, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Fabio Musso, Prorettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Gian Marco Luna (Direttore dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Ancona), Antonella Penna professore ordinario di Ecologia, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Roberto Bassi presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn e del Sindaco di Fano Luca Serfilippi, sarà aperto al pubblico a partire da domani 5 giugno.
Un viaggio nel mondo marino
L’acquario, completamente ristrutturato, combina ricerca scientifica e divulgazione al pubblico, con una forte connotazione locale che lo rende particolarmente attrattivo. I lavori, realizzati dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, hanno riguardato l’ammodernamento delle vasche preesistenti in cemento e la realizzazione di nuove in vetroresina, con i relativi allestimenti. Hanno inoltre incluso l’installazione di nuovi impianti ad alta tecnologia per il trattamento e la gestione delle acque (Life Support System), l’allestimento di un moderno stabulario e di una nuova linea per la captazione e lo scarico dell’acqua di mare.
La visita al DIDAMAR di Fano è concepita come un percorso emozionale che si snoda attraverso diversi ambienti. Un viaggio nel mondo marino adriatico, partendo dalla battigia fino all’ambiente pelagico, con scenografie rappresentative della costa marchigiana. La parte espositiva si articola in 7 grandi vasche di forme diverse e volumi variabili da 1.500 a 25.000 litri, più tre piccole vasche da circa 300 litri ciascuna. Questa alternanza di scala accompagna il visitatore lungo tutto il tragitto. Grazie alla varietà e alla tipologia delle vasche, con quelle più grandi che permettono una visione fino a 6 metri di ampiezza, oltre 2 metri di profondità e 2 metri di altezza, il pubblico può esplorare specie marine di ogni forma e colore inserite nei loro habitat ricreati. Il percorso offre la possibilità di affrontare diverse tematiche educative, passando dall’ecologia e conservazione delle singole specie ospitate alle problematiche del Mar Mediterraneo, affrontando anche quelle a carattere globale.
La prima vasca che si incontra è PRATERIA SOMMERSA (1.500 litri), dedicata alle fanerogame marine, e include blocchi di Posidonia oceanica misti a ciuffi di Caulerpa prolifera, disposti a tappeto su un fondo sabbioso con chiazze di roccia chiara. La forte illuminazione e il movimento delle piante rendono l’ambiente spettacolare, popolato da molte specie tra pesci e invertebrati che trovano rifugio e cibo nella vegetazione, tra cui i peculiari pesci ago (Syngnathus typhle), parenti stretti dei cavallucci marini.
Andando avanti è possibile ammirare la vasca del CORALLIGENO (4.800 litri), alta più di 2 metri e caratterizzata da una scenografia di rocce scure che formano una parete scoscesa con spaccature longitudinali. Qui nuotano numerose castagnole rosse (Anthias anthias), mentre sulla parete sono insediati tunicati come le patate di mare (Halocynthia papillosa) e varie specie di spugne. I gigli di mare (Antedon mediterranea) sono tra gli echinodermi più caratteristici e si spostano sulle rocce, agitando le braccia piumose per catturare particelle di cibo. Questo habitat è tipico delle coste adriatiche tra 25 e 100 metri di profondità.
Proseguendo, si arriva alla vasca GROTTA (4.000 litri), arredata con rocce vulcaniche scure e fondo di sabbia. Qui troviamo crostacei come l’aragosta (Palinurus sp.) , insieme a pesci sciafili, ovvero amanti della penombra, come il re di triglie (Apogon imberbis).
Segue la vasca TEGNUA (4.000 litri), con conformazioni rocciose tipiche dell’Alto Adriatico, di bassa elevazione dal fondale, presenti a profondità massime di 40 metri. Si tratta di vere e proprie “oasi” che favoriscono la vita di numerosi organismi, tra cui i sacchetti (parenti piccoli delle cernie), tordi, ascidie, spugne,anemoni e la granceola (Maja sp.)
La vasca più spettacolare per dimensioni è la RIVIERA DEL CONERO (25.000 litri), rappresentativa della costa alta e rocciosa del centro Adriatico. Riproduce lo scoglio del Trave e ospita un ambiente pelagico popolato da specie di diverse dimensioni e colori.
Segue la vasca BARRIERA FRANGIFLUTTI (6.600 litri), che riproduce ambienti artificiali costituiti da blocchi di cemento o massi naturali, diffusi lungo la costa adriatica. Su questi fondali si insediano numerosi organismi come ricci, granchi e ostriche, e vi trovano rifugio pesci bentonici come ghiozzi e bavose. Numerose anche le donzelle (Coris julis), che si nutrono di alghe come la lattuga di mare (Ulva lactuca).
Infine, la vasca FONDALE SABBIOSO CON TRABOCCHI (10.200 litri), che rappresenta il fondale sabbioso, il più comune lungo la costa adriatica italiana. Ricrea l’ambiente legato alla presenza dei trabocchi, antiche strutture lignee simili a palafitte usate per la pesca, ancora visibili oggi. Qui si possono osservare le azzurre menole (Spicara maena), pesci civetta (Dactylopterus volitans) con grandi pinne colorate e le appendici sensoriali con cui sondano il fondo, oltre a triglie (Mullus sp.) e rombi (Bothus podas), pesci piatti che vivono insabbiati.
Scienza, educazione e conservazione
L’acquario non è solo un’attrazione turistica, ma un vero laboratorio educativo e scientifico. Pannelli informativi e visite guidate consentono di approfondire temi legati alla sostenibilità e alla conservazione marina. Completa l’esperienza di visita alle vasche un percorso divulgativo, curato dal Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Bologna, che affronta quattro delle principali tematiche sviluppate dai ricercatori del centro
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Cambiamenti climatici: mostra come le acque del Mediterraneo stiano diventando più calde e acide, favorendo fioriture algali e mucillagini, con impatti sulla biodiversità e sull’economia ittica e turistica.
- Monitoraggio ambientale: grazie alla “Boa oceanografica Fortunae”, installata a dicembre 2022 a due miglia dalla costa fanese, è possibile raccogliere dati ambientali e immagini in tempo reale consultabili anche via QR code.
- Specie aliene: il Mediterraneo ospita quasi un migliaio di specie aliene invasive introdotte dall’uomo, come granchio blu, pesce palla maculato, pesce coniglio, alghe verdi e meduse. Il percorso analizza l’impatto di queste presenze sulla biodiversità e sull’economia locale.
- Inquinanti: plastica, sostanze chimiche, rumore e luce mettono a rischio la salute degli ecosistemi marini. La sezione si interroga sulla possibilità di rimediare all’inquinamento già in atto.
Ogni sezione è affiancata da un percorso per bambini, con attività esperienziali che rendono la visita coinvolgente e educativa per tutta la famiglia.
Il DIDAMAR non è solo un luogo di esposizione, ma una risorsa educativa che promuove la consapevolezza ambientale attraverso un viaggio nella ricchezza della vita marina e nelle sfide della sua conservazione.
Il Fano Marine Center
L’acquario e il percorso divulgativo fanno parte del Fano Marine Center, un centro che integra ricerca, educazione e innovazione. Con laboratori condivisi e collaborazioni multidisciplinari, il FMC promuove l’uso sostenibile delle risorse marine. Nato nel 2019 da un accordo tra Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università Politecnica delle Marche, CNR, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Stazione Zoologica Anton Dohrn e Comune di Fano, il FMC è oggi un hub di riferimento nel Mediterraneo per la ricerca applicata alla gestione del mare e alla Blue Growth. Al suo interno operano circa 50 ricercatori impegnati in ambiti che spaziano dalla genomica marina all’acquacoltura, dalla biodiversità ed ecologia degli ecosistemi costieri e vulnerabili allo sviluppo di farmaci da microrganismi marini, fino all’economia circolare, alla citizen science, alla biomineralizzazione e al biorisanamento.Dichiarazione istituzionale
«L’inaugurazione di DIDAMAR rappresenta un momento fondamentale per il Fano Marine Center e per la nostra idea di università come motore di conoscenza al servizio della società. Con questa iniziativa rafforziamo la terza missione, portando la ricerca fuori dai laboratori e rendendola accessibile a cittadini, studenti e famiglie. DIDAMAR è un ponte tra scienza e comunità, un luogo dove il sapere si trasforma in consapevolezza e partecipazione attiva per la tutela del mare e per uno sviluppo sostenibile del territorio», dichiara il Rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari.
«Rafforzare l’impegno nella formazione di eccellenza, nella ricerca applicata e nel trasferimento tecnologico in ambito marittimo e marino. Sono questi gli obiettivi che l’Ateneo si pone con il Didamar - afferma il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori -. Ringrazio le istituzioni locali, gli enti partner, le imprese e tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e naturalmente il professor Regoli che ha lavorato attivamente a questo progetto. Didamar è un simbolo della collaborazione tra università e territorio, tra sapere e fare, tra ricerca e impatto sociale. Accoglieremo con entusiasmo le opportunità che nasceranno da questa sinergia»
“DIDIMAR assume un ruolo strategico nella promozione della conoscenza, della formazione e della divulgazione scientifica. Lo studio, la classificazione e la comprensione degli organismi marini richiedono un'interazione diretta e consapevole con tali organismi. In tale prospettiva, la presenza di un acquario, quale il DIDMAR, in prossimità del centro di ricerca Fano Marine Center rappresenta una risorsa di fondamentale importanza. Essa consente non solo l’osservazione ravvicinata degli organismi marini in condizioni ambientali controllate, ma anche la possibilità di fornire a studenti, ricercatori e cittadini strumenti concreti per l’approfondimento della biologia marina, contribuendo in modo significativo alla diffusione di una cultura scientifica basata sull’evidenza e sull’esperienza diretta”, dichiara Antonella Penna, Università di Urbino.
Spiega il Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn, Roberto Bassi: “La Stazione Zoologica Anton Dohrn ha curato l’ideazione del DIDAMAR, la realizzazione tecnica degli impianti espositivi e dei sistemi di supporto biologico e la ricostruzione accurata degli habitat del medio e alto Adriatico. La presenza di SZN nell' adriatico rappresenta un passo in avanti nella creazione del sistema della ricerca in biologia marina italiano. Il nuovo centro mostra di integrare attività scientifiche, divulgazione e trasferimento di conoscenze in ambito marino. Questo progetto è stato sviluppato all’interno di una collaborazione interistituzionale che coinvolge università, enti di ricerca e amministrazioni pubbliche a dimostrazione di come la sinergia tra competenze possa generare infrastrutture strategiche a servizio della tutela dell'ambiente e della biodiversità. Il DIDAMAR racconta un mare vicino ma ancora poco conosciuto, mostrandone la complessità ecologica e la ricchezza biologica attraverso un percorso espositivo rigoroso e immersivo. Le tecnologie adottate, l’approccio sostenibile e la capacità di coniugare alta specializzazione scientifica e accessibilità divulgativa, lo rendono un punto di riferimento per la sensibilizzazione del pubblico all’importanza della conservazione degli ecosistemi marini. Non si tratta solo di uno spazio espositivo, ma di una piattaforma scientifica e formativa integrata, che contribuisce concretamente alla promozione della cultura del mare e alla costruzione di una consapevolezza collettiva orientata alla sostenibilità.”
Francesco Petracchini, Direttore del Dipartimento Scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche: "Con il progetto Didamar, il Fano Marine Center compie un ulteriore passo importante verso il rafforzamento della formazione di eccellenza, della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico nei settori strategici della ricerca marina e della blue economy.
Gian Marco Luna, Direttore dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim) aggiunge: “Il Cnr-Irbim ha aderito a questa iniziativa fin dalle fasi iniziali, riconoscendo in Didamar un’infrastruttura abilitante per sviluppare nuove sinergie tra ricerca scientifica, capacità di divulgazione e fabbisogni del territorio. Il Fano Marine Center rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra università, enti di ricerca ed istituzioni. Un progetto che coniuga sapere e fare, che promuove l’interdisciplinarietà e che ha l’ambizione di generare non solo conoscenza ma anche un impatto reale sul piano sociale, economico e ambientale. Siamo orgogliosi di contribuire alla realizzazione di questa eccellenza della ricerca che guarda al futuro del mare con visione, competenza e concretezza. Il Cnr-Irbim continuerà a offrire il proprio contributo scientifico e tecnologico affinché il Fano Marine Center diventi un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la biodiversità e le biotecnologie marine".
Per informazioni:
Gian Marco Luna
Direttore Cnr-Irbim
gianmarco.luna@cnr.it
Tariffe e orari di visita
Il biglietto di ingresso si potrà acquistare in loco oppure online alla pagina internet https://fondazionedohrn.it/home/fano-marine-center-didamar/.
La tariffa intera è di EUR 6,00, la ridotta di EUR 4,00 (valida dai 4 ai 12 anni, per accompagnatori di portatori di handicap, over 70, studenti universitari con tessera). Tariffa Famiglie (2+2) EUR 18,00.
Il DIDAMAR sarà aperto al pubblico dal giovedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18 con orario continuato, ingressi ogni ora (ultimo previsto ore 17:00) per un massimo di 30 persone.
Per informazioni è attiva la casella di posta didamar.fano@szn.it e il numero telefonico 0541434680.
Per informazioni sui biglietti e sulle visite guidate dedicate agli istituti scolastici, è possibile rivolgersi a DIDAMAR, presso l'Edificio Unibo in Viale Adriatico, 1 - Fano, tel. 0541 434680.
Ufficio stampa:
Francesca Gorini
Ufficio stampa Cnr
francesca.gorini@cnr.it
Responsabile Unità Ufficio stampa:
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