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La prevenzione dell'esposizione dei lavoratori al caldo è una priorità, di ricerca e di intervento

28/06/2021

Rischio caldo previsto per le ore 12 di martedì 29 giugno riferito a un lavoratore non acclimatato al caldo, esposto al sole e impegnato in attività fisica intensa.
Rischio caldo previsto per le ore 12 di martedì 29 giugno riferito a un lavoratore non acclimatato al caldo, esposto al sole e impegnato in attività fisica intensa.

Anche nell'estate 2021, come purtroppo spesso si verifica soprattutto all’inizio della stagione quando la popolazione non è ancora acclimatata al caldo, le persistenti condizioni di elevate temperature stanno causando numerosi casi di malori e patologie caldo correlate.

La situazione è particolarmente critica in alcuni ambiti occupazionali, soprattutto quelli che si svolgono prevalentemente all’aperto, dove, per chiari motivi economici, i ritmi lavorativi vengono spesso mantenuti elevati anche quando le condizioni termiche ambientali persistono per molte ore del giorno su livelli critici per la salute, aggravate anche dalla prolungata esposizione alla radiazione solare che contribuisce sensibilmente ad incrementare il disagio termico e il processo di disidratazione.

Dalla letteratura scientifica è noto che circa il 50% dei lavoratori arriva al lavoro già con uno stato di idratazione inadeguato, situazione che combinata allo sforzo fisico e a ritmi di lavoro inadeguati, oltre che ridurre sensibilmente le prestazioni e aumentare la deconcentrazione e disattenzione e conseguentemente il rischio di infortuni, aumenta significativamente il rischio di sviluppare malattie da calore e danni renali, oltre che aggravare patologie preesistenti.

Nei casi più gravi e che spesso in ambito occupazionale riguardano i lavoratori più giovani, la situazione può concludersi in modo drammatico: è esattamente quello che si è verificato nei giorni scorsi in molte zone d’Italia e non solo al sud, ma che in quest’ultimo caso ha avuto i risvolti più drammatici. In Puglia, purtroppo, la scorsa settimana si sono verificati tre decessi associati a malori dovuti al forte caldo. Si trattava di lavoratori giovani (27, 35 e 38 anni) impegnati in attività nel settore agricolo, volantinaggio e trasporto. Già da alcuni giorni alcuni rappresentanti delle istituzioni si erano era già mobilitati per cercare di contrastare questa drammatica situazione ambientale: il sindaco di Nardò, comune della provincia di Lecce, il 21 giugno aveva emesso una ordinanza “anti-caldo” vietando il lavoro nei campi nella fascia oraria compresa tra le 12.30 e le 16.00 su tutto il territorio comunale. La decisione è stata presa sulla base delle mappe nazionali di previsione del rischio di esposizione occupazionale al caldo frutto del progetto "Worklimate", coordinato da Inail e Cnr e in cui sono coinvolti anche il Consorzio LaMMA, il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio e le Aziende USL Toscana Centro e Toscana Sud-Est (www.worklimate.it). Alcuni giorni dopo un simile provvedimento è stato emesso anche dal sindaco di Brindisi (Riccardo Rossi) e sabato 26 giugno il presidente della Regione Puglia (Michele Emiliano) ha emanato un'ordinanza regionale che vieta fino al 31 agosto 2021 di lavorare tra le 12:30 e le 16:00 in tutte le zone del territorio pugliese interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo con esposizione prolungata al sole. L’ordinanza è limitata ai soli giorni in cui la mappa riferita alle ore 12:00 per “lavoratori esposti al sole impegnati in attività fisica intensa” (www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/) segnali un livello di rischio “ALTO”.

Il progetto di ricerca "Worklimate" rappresenta in questa fase prototipale uno strumento di primo orientamento a disposizione delle autorità di sanità pubblica: ad oggi il sistema prototipale di allerta nella forma in cui è disponibile sul sito di progetto (mappe nazionali) permette di visualizzare informazioni con un dettaglio grafico a livello regionale, ma non permette di identificare i dettagli a livello provinciale o comunale. In questo primo anno di attività sono in fase di implementazione e progettazione strumenti più personalizzati e specifici che saranno resi disponibili nel corso dello sviluppo del progetto.

Informare, sensibilizzare e divulgare ai lavoratori ed ai datori di lavoro sono priorità del progetto "Worklimate" che, in sintonia con gli strumenti preventivi disponibili on line alla sezione Microclima del Portale Agenti Fisici (https://www.portaleagentifisici.it/fo_microclima_index.php?lg=IT), può contribuire ad incrementare la prevenzione del rischio termico, soprattutto in un contesto di un clima che cambia con un prevedibile aumento della frequenza, intensità e persistenza delle ondate di calore nei prossimi anni.

La ricerca rappresenta il primo strumento di prevenzione che attraverso lo sviluppo di soluzioni tecnologiche ed operative fornisce supporto ai decisori, integrando l’osservazione diretta per una maggiore conoscenza del fenomeno caldo e dei rischi ad esso correlati.

Per informazioni:
Marco Morabito
CNR - Istituto per la Bioeconomia
via Madonna del Piano, 10 - Sesto Fiorentino (Firenze)
marco.morabito@cnr.it

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