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Information Problem Solving nel Web

Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, e segnatamente Internet, sono divenuti in questi anni strumenti mediatori sempre più pervasivi delle attività di accesso all'informazione, aprendo così ampie e nuove opportunità per pratiche di apprendimento autonomo. Allo stesso tempo il loro uso muta, in maniera ancora poco esplorata, la natura di tali pratiche nonché, per certi aspetti, gli ingredienti e la struttura stessa della conoscenza. Esemplare da questo punto di vista l'informazione disponibile nel Web e i modi con i quali è possibile accedervi. Oltre a dar conto della vastità dei saperi attuali e della loro rapidità di cambiamento, l'informazione in rete integra codici comunicativi diversi, è interattiva, è rapidamente accessibile, manipolabile, di qualità imprevedibile e propone una rappresentazione della conoscenza dispersa in molteplici reti concettuali dai confini incerti e dai collegamenti in continuo movimento, poco conciliabile con le classificazioni disciplinari o enciclopediche a cui siamo da secoli abituati.

Quali competenze di base servono, per divenire oggi, nell'era digitale, ciò che l'American Library Association definisce un information literate,ossia una persona che è in grado di ampliare la propria conoscenza "riconoscendo un problema informativo, localizzando le informazioni necessarie, valutandole e rielaborandole?"

Presumibilmente un buon repertorio di abilità 'tradizionali' di tipo logico-linguistico (saper operare sintesi, categorizzare, comprendere testi, correlare informazioni); ma, forse, anche abilità meno "tradizionali" o comunque poco presenti nella prassi educativa, come il saper porre domande, cogliere indizi e fare ipotesi, riconoscere segnali di appropriatezza ed affidabilità, usare in maniera consapevole e flessibile strumenti e strategie di ricerca.



Come riconoscere le une e le altre? Come aiutare il loro sviluppo?

Di questa tematica si occupa, da alcuni anni, un piccolo gruppo di ricerca dell'ITD con l'idea che tecnologia possa giocare un doppio ruolo: essere, per un verso, ambito ideale nel quale esplorare i fattori e le competenze che condizionano l'efficacia del processo di information problem solving e proporsi, per altro, come ambiente di apprendimento per dare concretezza e stimolo allo sviluppo di tali competenze.

A partire da una ricognizione dello stato dell'arte nel settore, tale linea di ricerca ha prodotto ad oggi, un'analisi critica di pratiche didattiche correnti relative all'uso del Web, una proposta di formazione docenti sull'uso della rete in contesto didattico, proposta validata in diversi corsi e comprensiva di materiali ed attività, e un primo modello del processo di information problem solving in rete e delle competenze coinvolte, elaborato attraverso l'esame di sessioni di uso del web da parte di persone diverse impegnate a risolvere uno stesso problema informativo. A proposito di quest'ultimo punto, l'analisi dettagliata dei comportamenti rilevati ha evidenziato, in accordo a quanto indicato in studi analoghi, la presenza di differenze significative nel modus operandi e nell'efficacia delle strategie poste in atto da persone diverse (e questo anche in riferimento a soggetti con background culturali e competenze tecniche simili). Alcune discrepanze sono invece emerse rispetto all'ipotesi che il web possa favorire e stimolare forme di ragionamento abduttivo, come alcuni studiosi sostengono, o viceversa, indurre atteggiamenti di ricerca di risposte pre-confezionate, come indicato in altre ricerche e come emerso, almeno in parte, nella prova sperimentale condotta. La presenza e il tipo di inferenze attuate nel percorso di costruzione di conoscenza appare dunque essere uno degli snodi critici del processo, snodo la cui comprensione e richiede ulteriori approfondimenti; un secondo aspetto cruciale, sul quale si sta attualmente lavorando, riguarda la fase iniziale del processo e cioè la capacità di riconoscere e definire un problema informativo e di tradurlo in domande, adeguando flessibilmente le proprie richieste e la stessa formulazione del problema in accordo ai risultati via via ottenuti. A questo proposito il lavoro include anche il riferimento ai risultati del PISA con particolare attenzione all'analisi delle caratteristiche e delle difficoltà poste in questo ambito dai test la cui soluzione implica attività di information problem solving.


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