L'organizzazione della porosità micro-ultramacro, pur avendo un generale carattere anisotropo (lunghi canali interconnesi da micro e macro pori) avviene secondo gerarchie diverse in funzione della tipologia della sospensione di partenza: concentrazione della fase solida e sue caratteristiche compositive, chimico-fisico-morfologiche e di solubilità, in quanto influiscono sulla stabilità della sospensione e sul processo di congelamento. Apatiti o altri calcio fosfati, diversamente sostitutite/i generano architetture porose anisotrope diverse a parità di altre condizioni. L'architettura che si ottiene inoltre consente, rispetto alle più comuni strutture isotrope cellulari (ottenibili per impregnazione di spugne etc.), una maggiore efficienza di infiltrazione con soluzioni di biopolimeri naturali, utilizzati per controllare il processo di rilascio ionico o di un farmaco eventualmente caricato. Il metodo è in linea di principio utilizzabile con qualsiasi fase solida ceramica adeguata per un uso biomedicale. Il perfezionamento del metodo nel lungo periodo potrebbe consentire la realizzazione di sostituti ossei bioceramici con porosità gerarchica anisotropa progettata a priori, in funzione dei carichi che dovranno essere sopportati nella sede di impianto.
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