Si conclude il progetto di raccogliere per la prima volta in un corpus unico i saggi scientifici e filosofici pubblicati da G. W. Leibniz durante la sua vita, con la loro pubblicazione da parte della casa editrice internazionale Olms (A. Lamarra, R. Palaia (ed.), G. W. Leibniz, Essais scientifiques et philosophiques. Les articles publiés dans les journaux savants. Avec une préface de Heinrich Schepers, Georg Olms Verlag, Hildesheim/New York, 3 voll.). Come è noto, il filosofo diede alle stampe un numero di opere limitato, ma il suo lascito di inediti e di manoscritti fu amplissimo e iniziò ad essere pubblicato subito dopo la sua morte nel 1716, senza essere ancor oggi interamente edito. La differenza tra l'immagine che, al presente, possiamo farci del Leibniz scienziato e filosofo e quella che egli stesso offrì di sé ai suoi contemporanei, o che essi poterono comunque farsene a partire dalle pubblicazioni disponibili, è in effetti enorme. In vita pubblicò pochi volumi, la più parte di carattere storico-erudito, e numerosi pamphlets di immediata rilevanza politica. Indagatore instancabile di ogni aspetto della realtà e scopritore di interi nuovi territori del sapere, non diede alle stampe né il pur vagheggiato trattato di dinamica né gli studi sull'analysis situs, né la Protogaea. Scopritore - insieme a Newton - del calcolo differenziale, non pubblicò mai un trattato su questo argomento, né sulla geometria analitica, che pure aveva in maniera così determinante contribuito a fondare. Considerato oggi un antesignano della logica moderna, lasciò inediti tutti i manoscritti delle sue ricerche in quel settore di studi. Quel tanto, o quel poco, che i contemporanei poterono conoscere dei risultati cui era giunto in anni di infaticabile attività di ricerca è, dunque, in larghissima parte costituito da quanto ne fu affidato alle pagine delle più importanti riviste del suo tempo e dalle polemiche che, ancora sui periodici, si svilupparono di conseguenza. Questa prima edizione dei saggi scientifici e filosofici, per la quale è stato necessario costituire un catalogo degli scritti fin ad ora non esistente, si propone come strumento di lavoro per gli studiosi interessati a mettere a fuoco in una dimensione storica la sua presenza nel dibattito culturale europeo tra XVII e XVIII secolo e la sua primissima ricezione. Gli articoli di Leibniz sulle riviste scientifiche ed erudite documentano le sue competenze enciclopediche così come la sua sconfinata curiosità intellettuale, e ci trasmettono l'immagine di sé stesso che Leibniz volle offrire ai suoi contemporanei. I volumi sono il risultato di ricerche svolte nel corso degli anni in varie biblioteche europee, rese possibili grazie anche alle risorse messe a disposizione dall'ILIESI e profittando degli accordi tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR, Roma) e la Deutsche Forschungsgemeinschaft (DFG, Bonn).
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