Focus

Future Internet: il ruolo delle reti sociali

L'Internet del futuro sarà assai diverso dall'attuale. Il risultato finale sarà il passaggio da una rete di macchine ad una rete di persone in grado di interagire tra loro e con l'ambiente che li circonda in modo naturale e trasparente rispetto alla tecnologia. I dispositivi degli utenti (telefoni cellulari, palmari, lettori musicali, ecc.) non solo potranno essere connessi alla rete Internet per accedere all'informazione ma saranno parte integrante della rete stessa e fornitori, essi stessi, di contenuti e servizi, -attraverso il paradigma emergente del peer-to-peer (es. eMule e BitTorrent) - sfruttando le reti di relazioni sociali (es. Facebook). Questo porterà quindi alla realizzazione di reti di comunicazione che seguiranno in modo naturale le relazioni sociali delle persone facilitando quindi le interazioni umane. Il raggiungimento di questi obiettivi è tra le priorità della Commissione Europea che nell'ambito del programma ICT sulle Future Emerging Technologies (FET) ha finanziato una serie di progetti, che vedono i ricercatori dell'IIT-CNR tra i promotori, con l'obiettivo di disegnare l'Internet del futuro. In particolare il progetto "HAGGLE: An Innovative Paradigm for Autonomic Opportunistic Communication" (2006-2009) promuove un'attività di ricerca a medio-lungo termine sulle reti opportunistiche, cioè reti wireless che utilizzano in modo "opportunistico" tutte le possibilità di comunicazione offerte dai dispositivi degli utenti per realizzare una rete che sfrutti e si adatti al comportamento e bisogni delle persone [2]. In questo progetto, i ricercatori IIT-CNR della commessa Ubiquitous Internet hanno sviluppato protocolli di rete [3] e piattaforme middleware [4] di tipo context-aware che consentono di realizzare uno spazio aperto di condivisione dei contenuti utilizzando informazioni sulle preferenze e i comportamenti "sociali" delle persone. Lo sviluppo di questi protocolli richiede un'accurata analisi e modellizzazione dei comportamenti sociali degli utenti della rete, con particolare attenzione alla loro mobilità. A tal fine, in [5], è stato presentato e valutato un modello realistico di mobilità degli utenti che rappresenta l'impatto delle relazioni sociali nel movimento delle persone. L'analisi della relazione tra le reti opportunistiche e le reti sociali è l'obiettivo primario del progetto "Social Networking for Pervasive Adaptation (SOCIALNETS)" (2007-2010) che i ricercatori dell'IIT-CNR stanno portando avanti in collaborazione con alcune delle più prestigiose università e centri di ricerca europei (es. Università di Cambridge, Università di Oxford, Institut Eurecom, e Università di Atene) con l'obiettivo di sfruttare le reti sociali esistenti tra le persone per rendere le comunicazioni del futuro sempre più vicine al modo naturale di interazione umana.


Riferimenti:
[1] www.haggleproject.org
[2] L. Pelusi, A. Passarella, and M. Conti, "Opportunistic Networking: data forwarding in disconnected mobile ad hoc networks," IEEE Communications Magazine, November 2006, pp. 134-141.
[3] C. Boldrini, M. Conti, I. Iacopini, and A. Passarella "HiBOp: a History Based Routing Protocol for Opportunistic Networks", Proc. of IEEE WoWMoM 2007, Helsinki, June 2007.
[4] M. Conti, F. Delmastro, A. Passarella, "Context-aware File Sharing for Opportunistic Networks", Proc IEEE MASS 2007, Pisa, 8-11 Oct. 2007.
[5] Chiara Boldrini, Marco Conti, Adndrea Passarella, "Users Mobility Models for Opportunistic Networks: the Role of Physical Locations", IEEE Conference on Wireless Rural and Emergency Communications (WRECOM 2007), Roma 1-2- Oct. 2007.