Cnr in mare: le campagne estive 2017
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This content has not yet been translated. What you're seeing is the content in the original language.Dalle fredde acque dei mari del Nord alle temperature semi-tropicali del nostro Mediterraneo, l’estate è da sempre sinonimo di ricerca sul campo per la comunità scientifica del Cnr.
Nell’estate 2017, in particolare, il Cnr è coinvolto in tre importanti spedizioni oceanografiche:
Alle Svalbard, droni e robot marini per il campionamento dei mari glaciali: dal 13 al 26 giugno si è svolta la spedizione artica organizzata dall’Istituto di studio sui sistemi intelligenti e l'automazione (Issia-Cnr) relativa al progetto ‘Uvass – unmanned vehicles for autnomous sensing and sampling’, volta a testare l’impiego di robot marini per il campionamento di aria e acqua in ambienti estremi. Coordinata da Gabriele Bruzzone (Issia-Cnr), la spedizione ha consentito di testare diverse tipologie di veicoli marini sviluppati dal gruppo di ricerca ‘Field and Interaction robotics’ e in particolare ‘Proteus’, ultimo nato tra i veicoli robotici marini, impiegato per attività di campionamento di aria, acqua e ghiaccio in zone particolarmente difficili e pericolose da raggiungere per l’uomo. Obiettivo ultimo della campagna, raccogliere dati utili a migliorare la comprensione dei cambiamenti climatici che avvengono nelle zone polari, cruciale per individuare le migliori strategie di contenimento del fenomeno su scala globale. Vedi anche: https://www.youtube.com/watch?v=KP3YBPhUtjU | |
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Campagna di geofisica marina 'High North 17': dal 9 al 29 luglio ricercatori Cnr degli Istituti Irea, Issia e Isac sono a bordo della nave da ricerca 'Alliance' con l’obiettivo di collaborare alla spedizione ‘High North 2017’ promossa dalla Marina militare italiana attraverso l'Istituto idrografico della marina. La campagna -che coinvolge anche l’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (Ogs), l’Enea e il Centre for Maritime Research and Experimentation (NATO)- si svolge nelle acque del Mar Glaciale Artico antistanti le isole Svalbard, in Norvegia, toccando aree inesplorate ed effettuando misurazioni e campionature in atmosfera, nel mare, nei sedimenti e nel sottosuolo. Lo scopo è raccogliere dati di geofisica, geologia marina, caratterizzazione del fondale e oceanografia fisica, nonché misure integrate di atmosfera e ottica, per acquisire elementi utili in molteplici settori, a partire da quello climatico, per una migliore comprensione dell’evoluzione del clima e del suo impatto sul pianeta. Vedi anche: - la missione seguita dal Secolo XIX - Diario di bordo sul sito della Marina Militare. |
Last update: 22/07/2022