Una ricercatrice CNR nella spedizione oceanografica all'Atlantis Massif
Chiara Boschi, ricercatrice dell’Istituto di geoscienze e georisorse (IGG-Cnr) di Pisa, è la rappresentante italiana nel progetto scientifico internazionale di esplorazione oceanografica 'IODP 357'. Ha partecipato sia alla stesura del progetto che come scienziata nella fase 'onshore' all’IODP Bremen Core Repository (http://www.marum.de/en/iodp_bremen_core_repository.html), appena conclusa.
La spedizione oceanografica IODP 357 (http://www.eso.ecord.org/expeditions/357/357.php) è stata organizzata da ECORD - European Consortium of Ocean Research Drilling - , come parte di IODP - International Ocean Discovery Program - . In ottobre-dicembre 2015, nella prima fase (offshore), un gruppo ristretto di scienziati, a bordo della nave inglese da ricerca 'James Cook', ha raggiunto la parte centrale dell’ Oceano Atlantico per esplorare l’Atlantis Massif, una montagna sottomarina alta circa 4000 m, parte della catena montuosa più lunga del mondo: le dorsali oceaniche.
Per la prima volta i ricercatori hanno campionato le rocce oceaniche perforando il fondale marino con una tecnologia in remoto. L’ Atlantis Massif è fatto di rocce del mantello terrestre (peridotiti) che in presenza di acqua si alterano in serpentiniti producendo metano, idrogeno e calore. La reazione di serpentinizzazione è di estremo interesse dal punto di vista scientifico perché potrebbe aver stimolato lo sviluppo della vita negli oceani primordiali producendo “cibo” (i.e. CH4) in assenza di luce.