Reset - Una classe alle Svalbard - Il blog

Attraverso il progetto RESET (Research and Education Svalbard Experience), 20 studenti di una classe quarta del liceo Fabio Filzi di Rovereto (Trento) hanno, dal 20 al 30 luglio 2016, la straordinaria opportunità di diventare la prima classe di scuola italiana a compiere un viaggio di studio alle Isole Svalbard, l'insediamento permanente più vicino al Polo Nord.

Il progetto è realizzato in collaborazione con il Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l'ambiente (Dta) del Cnr, che gestisce la base artica Italiana 'Dirigibile Italia', anch'essa oggetto di interesse del progetto. Ad accompagnare la classe, il ricercatore Federico Giglio (Ismar-Cnr), che racconta in questa pagina emozioni e un mini 'diario di viaggio'. 

Tra gli obiettivi del progetto, ricostruire l'atmosfera delle epiche spedizioni polari esplorative scientifiche del secolo scorso e cercare nuove forme di divulgazione per le scienze del sistema terra. I ragazzi sono coordinati da un loro insegnante, il prof. Cattadori specializzato nella realizzazione di progetti didattici delle scienze polari. RESET è stato avviato due anni fa con lo scopo di realizzare un percorso triennale di approfondimento dei temi collegati ai cambiamenti climatici che saranno l'argomento-chiave della classe 5°. L'idea principale è di visitare stazioni di ricerca internazionali che operano in questo ambito e conoscere da vicino metodi e tecniche del loro lavoro di indagine scientifica anche tramite la realizzazione di piccoli esperimenti e misure in loco. Alcuni dei dati raccolti confluiranno nell’archivio del programma didattico scientifico internazionale GLOBE. 

30.07.2016

Oslo-Bologna
di Federico Giglio (Ismar-Cnr) - il gruppo Reset rientra in Italia. Siamo all’epilogo di questa avventura, oggi trasferimento da Oslo a Bologna. Il morale è sempre altissimo ed anche il ritardo del volo di oltre un’ora non piega il buonumore. Nel terminal dell’aeroporto di Oslo risuonano alte le più famose melodie italiane che coinvolgono gli stupiti passeggeri di tutto il mondo che affollano lo scalo. Neanche il rischio di perdere la coincidenza a Stoccolma a causa del ritardo del volo riesce ad incrinare lo spirito del gruppo. E’ ora di commiati e consuntivi; si condividono i ricordi di questo periodo, e si ride insieme dei tanti aneddoti che si sono succeduti in questi 10 giorni. Ci si scambia gli indirizzi email e si condividono immagini e video: i tanti gigabyte passano veloci da un hard disk all’altro. Le telefonate delle famiglie si fanno più pressanti via via che le ore passano, e lentamente anche i discorsi cambiano il tempo verbale: da quello che è stato a quello che sarà, ed emerge prepotente la voglia di raccontare a chi non c’era.

30.07.2016


Ancora Oslo
di Federico Giglio (Ismar-Cnr) - Oggi il gruppo Reset è stato ricevuto presso l’ambasciata Italiana di Oslo. L’ambasciatore ha voluto sapere nei dettagli la storia del progetto e le attività che sono state svolte alle Svalbard durante tutto il periodo, rimanendo molto colpito dallo spessore educativo dell’intero programma a partire dai suoi inizi con la ricerca fondi presso le varie realtà economiche e sociali del territorio di Rovereto. E’ stato anche l’occasione per ribadire il legame oramai più che decennale con il Cnr per le attività Italiane nel territorio dell’Artico norvegese ed in particolare a Ny-Alesund.Nel pomeriggio i docenti Cattadori e Fiorillo hanno dato un apprezzatissimo 'Rompete le righe!', lasciando ai ragazzi un pomeriggio di libertà per gli ultimi acquisiti. In serata cena di commiato, tanta allegria come sempre, seppure con un velo di tristezza per l’avvicinarsi della fine dell’avventura.

 

29.07.2016

Oslo
di Federico Giglio (Ismar-Cnr) - Alle 2.30 del 28 luglio i ragazzi del progetto Reset hanno lasciato Longyearbyen e le Isole Svalbard. Tutti molto stanchi per l’inteso lavoro svolto, ma arricchiti dall’esperienza vissuta. Salendo sull’aereo si vede anche qualche occhio lucido che guarda le montagne prospicenti l’aeroporto. Alla mattina molto presto si arriva ad Oslo, e inizia la visita della città a partire dai musei principali, il primo dei quali è il Museo del Fram, la più antica nave polare della storia: se bisogna staccarsi dall’artico è meglio farlo gradualmente! Abbiamo passato la notte insonne, le ore scandiscono la nostra lotta con il sonno che ci attanaglia.

27.07.2016

Pyramiden
di Federico Giglio (Ismar-Cnr) - Oggi, ultimo giorno a Longyearbyen, si effettua l’escursione alla città abbandonata di Pyramiden. Alla mattina presto ci imbarchiamo sulla motonave che ci ospiterà per l’intera giornata. Dopo la visita di alcune baie nell’intorno del fiordo, ognuna caratterizzata dalla presenza di resti dei vari esploratori che si sono succeduti dai primi del ‘900, arriviamo in vista del sito russo di Pyramiden, dove sbarchiamo per una visita di circa 2 ore. Il sito, nato nell’intorno del 1920 per l’estrazione di carbone, ha ospitato i minatori e le loro famiglie in una vera e propria cittadina arrivando a contare fino a 2400 abitanti. Visitiamo tutte le strutture che l’allora Unione sovietica aveva fatto costruire per favorire l’espansione del sito. Ci aggiriamo per l’edificio principale che ospitava la palestra, il teatro, la scuola e le varie aule di musica, danza, arte etc…. La mensa, dove veniva servito il cibo per l’intero paese, che conserva il fascino di uno sfarzo sfrontato tipico del regime russo di quel tempo. Il sito è stato abbandonato nel giro di qualche settimana negli anni '90 conseguentemente al crollo dell’Unione Sovietica. Tutto è rimasto congelato a quel tempo, sembra una vera città fantasma. Risaliti in barca ci spostiamo verso uno dei grandi ghiacciai che hanno la loro terminazione direttamente delle acque del fiordo. Ci accoglie l’emozione di avvistare un orso polare interno a godersi il caldo sole estivo e lo spettacolare crollo di una parete di ghiaccio che provoca stupore ed eccitazione in tutti noi. Ecco quindi l’occasione di un’altra lezione sul campo: spiego ai ragazzi le fasi di avanzamento ed arretramento dei ghiacciai e la loro importanza, in termini di apporto di acqua dolce, nelle modifiche delle caratteristiche chimico fisiche delle correnti oceaniche prima locali fino ad arrivare a quelle globali. Giornata perfetta, accompagnata da un sole insolito per queste latitudini.

27.07.2016

Longyearbyen
di Federico Giglio (Ismar-Cnr) -  Ci aspettavamo due giorni di riposo dopo le fatiche del trekking; ma neanche a parlarne! Le giornate a Longyearbyen passano veloci dense di attività frenetiche: si visitano i musei della città, e si lavora alacremente per scaricare immagini e filmati dei giorni precedenti in modo da aggiornare i vari social network del progetto. Correndo da un lato all’altro della città si sbirciano le vetrine dei (pochi) negozi in cerca di un souvenir da portare a casa. La sera si decide di andare a mangiare tutti insieme al Kroa, l’unico ristorante del paese. La seconda giornata è dedicata al completamento delle attività scientifiche previste: si posizionano i sensori di temperatura, nelle varie condizioni ambientali programmate in Italia. E viene calato anche il termometro di precisione per la misura di acqua marina, in prossimità dell’area portuale. I vari gruppi sono in piena attività, e ogni tanto ci si riunisce per le attività Istituzionali come la visita all’Università delle Svalbard, l’incontro al Governatorato dell’Isola e con il rettore della scuola superiore. Domani ultima uscita al sito chiamato Pyramiden.

26.07.2016

Il trekking: il terzo giorno
di Federico Giglio (Ismar-Cnr) -  La giornata passa veloce, non abbiamo molto da camminare, solo qualche chilometro fino a KollBay dove abbiamo appuntamento con le barche che nel pomeriggio verranno a prenderci per riportarci a Longyearbyen. La destinazione è un ulteriore insediamento russo più grande del precedente dove arrivava il carbone estratto dalla miniera per essere imbarcato a bordo delle navi. Qui ci sono più edifici in quanto ci vivevano le famiglie dei minatori. Tutto nelle case sembra essere stato abbandonato da poco, ci sono ancora molti mobili e suppellettili vari. Ti aspetti di vedere uscire qualcuno da un momento all’altro, ma in realtà qui ci vive solo una nutrita colonia di Sterne Artiche che, essendo il loro periodo di riproduzione, risultano essere piuttosto aggressive con chiunque passi loro vicino. Con circa un’ora di ritardo arrivano le barche: l’avventura è finita, si rientra nella civiltà.

26.07.2016

Il trekking: secondo giorno
di Federico Giglio (Ismar-Cnr) -  Il gruppo si sveglia immerso in una cupa nebbia, i ragazzi escono dalle tende intirizziti dal freddo, ancora provati dallo sforzo del giorno prima. Si fa colazione con latte in polvere cioccolata solubile e cereali, il tutto versato in una ciotola di acqua bollente. Anche i cani sembrano stentare ad alzarsi dal letto di muschio e sassi sul quale hanno riposato. Ma presto il campo viene smontato, e tutto viene riposto negli zaini che sembrano essere più pesanti del giorno prima. Si riparte, la prima parte della giornata ci vede impegnati in una lunga discesa fino al mare e man mano che si cammina lo spirito migliora, i ragazzi riprendono a cantare e si fa qualche osservazione quando il paesaggio offre qualche spunto scientifico. Raggiungiamo la costa presso un insediamento russo abbandonato chiamato Grumantbyen, dove consumiamo il nostro pranzo, a base di pane e formaggio. I russi hanno ripetutamente ottenuto concessioni per l’estrazione di carbone dalle Svalbard, infatti nel corso del nostro cammino abbiamo incontrato numerosi resti dei pozzi utilizzati per i sondaggi necessari a valutare la qualità del carbone. Dopo pranzo si riparte e dopo avere superato una montagna camminiamo per ca. 5 km lungo i vecchi binari ferroviari che permettevano di portare il carbone estratto fino alla baia di Kollbay dove era possibile fare attraccare le navi. Poco prima di arrivare a questo nuovo insediamento abbandonato troviamo una cabina dove passiamo la notte, alcuni su brandine malconce altri sui tappetini per terra. I ragazzi sono felici come se avessero trovato un albergo a 5 stelle!

25.07.2016

Il trekking
di Federico Giglio (Ismar-Cnr) -  Eccoci di ritorno dai 3 giorni di trekking. Un'esperienza sicuramente emozionante tra paesaggi mozzafiato e passaggi avventurosi, effettuati sempre sotto l’occhio attento delle cinque guide (un italiano, un finlandese, una norvegese e due americani), coadiuvati dai tre cani Alaskan Malamute, e dai prof. Cattadori e Fiorillo che si prodigavano per tutte le diverse necessità. La prova -sebbene affascinante- è stata molto dura un po’ per tutti, e ha messo a prova i ragazzi in una condizione di stress fisico ed emotivo. 
Primo giorno: si parte in prossimità dell’aeroporto: cibo, tende, termos e tutto ciò che potrà essere necessario viene diviso tra tutti. Anche i cani vengono caricati con apposite sacche. Si parte…dopo circa 3 km arriviamo alla prima sosta, in prossimità di una delle uscite dell’ultima miniera di carbone funzionante fino agli anni ’90. Quindi dobbiamo attraversare uno dei fiumi effimeri che si formano durante il disgelo estivo. Non si trova un guado, non c’è soluzione: via le scarpe, tutti a piedi nell’acqua a 3°C! La giornata passa tra ripide salite su muri di pietre instabili e acquitrini fangosi dovuti allo scioglimento estivo del permafrost. Nel corso della giornata le osservazioni scientifiche proseguono, anche se diminuiscono con il passare dei chilometri in modo inversamente proporzionale all’aumentare della stanchezza. Alla fine della giornata, dopo avere percorso circa 19 km di territori impervi e bellissimi si monta il campo per la notte. Siamo tutti esausti. Si bolle l’acqua per cuocere le razioni liofilizzate, è freddo, e qualcosa di caldo ed energetico è corroborante. Poi tutti a dormire…ma non proprio tutti, i ragazzi si alternano 2 alla volta per un’ora di guardia per evitare sorprese con Orsi Bianchi troppo curiosi.

22.07.2016


La prima uscita
di Federico Giglio (Ismar-Cnr) - Non proprio di prima mattina si parte per la prima escursione, destinazione una montagna nelle vicinanze di Longyearbyen chiamata Sarkofagen. Si inizia subito con il guado dei torrenti formati dalle acque di fusione dei ghiacciai. Quindi parte l’ascesa, durante la quale i ragazzi sono impegnati nelle loro diverse attività: c’e’ il gruppo di geologia, quello per la raccolta e catalogazione dei fossili, ci sono “esperti di Flora e Fauna”, e chi addirittura ha il compito di registrare i suoni della natura, un vero team scientifico che sempre con il sorriso porta avanti attività multidisciplinari. Guidati dal professor Cattadori, che li sprona nelle loro osservazioni i ragazzi pongono diverse domande a me ed alle guide, tra cui un geologo americano esperto dell’ambiente che ci circonda che ben volentieri improvvisa seminari sul campo. Il ritorno vinene fatto lungo il ghiacciaio che scende verso il paese. Domani si parte per il trekking di 3 giorni ed alla fine non manchero' di raccontarvi come e' andata.

 

21.07.2016

L'arrivo: il progetto Reset sbarca alle Svalbard
di Federico Giglio (Ismar-Cnr) - Dopo una giornata di viaggio, in piena notte, ma accolti dal loro primo sole di mezzanotte, il ragazzi del Progetto Reset ed i loro accompagnatori finalmente sbarcano a Longyearbyen. Incredibile l’euforia che trascina anche diversi altri viaggiatori coinvolti nei festeggiamenti. Poi la stanchezza ha la meglio quindi tutti nelle proprie stanze domani si incominciano le escursioni...

20.07.2016

Il progetto Reset è al suo D-Day
di Federico Giglio (Ismar-Cnr) - Il progetto Reset è al suo D-Day, l’aria è da sabato del villaggio, 2 anni di attesa hanno portato le aspettative ad alti livelli. Il gruppo si raduna all’aeroporto di Bologna. Tanti anni di spedizioni al polo hanno sicuramente diminuito la mia trepidazione della partenza ma l’entusiasmo dei ragazzi è trascinante. Ed eccoli gli RR (Ragazzi Reset), con grandi zaini pieni di tante cose che probabilmente non serviranno, ma anche pieni di aspettative e di ansie e raccomandazioni dei genitori. Si sono preparati 2 anni per questo momento e ora posso solo immaginare la marea di sensazioni che li accompagna. Per loro rappresento il Cnr, quindi la ricerca che, nel corso di questo lungo periodo di preparazione, è stata il filo conduttore che li ha accompagnati. Una bella truppa capitanata dai due professori che anche loro tradiscono dagli occhi un po’ di emozione e...trepidazione

20.07.2016

Pronti alla partenza 
Foto di gruppo prima della partenza da Rovereto!

 

 

19.07.2016

Il saluto del Presidente del Cnr, Massimo Inguscio, per il progetto ‘Reset’
L’avventura italiana in Artico si aprì proprio 90 anni fa con l’impresa del generale Umberto Nobile che, al comando del dirigibile ‘Norge’, trasvolò per primo il Polo Nord. Mi pare un bellissimo modo di celebrare questo anniversario il viaggio dei ragazzi del Liceo Filzi di Rovereto che inizia domani...[Leggi tutto

 

 

Ultimo aggiornamento: 16/11/2017