CARIPLO 2014-0558 -"From waste to resource: an integrated valorization of the rice productive chain residues" (DCM.AD004.018)
Area tematica
Scienze chimiche e tecnologie dei materiali
Area progettuale
Chimica verde e processi per la sostenibilità (DCM.AD004)Struttura responsabile del progetto di ricerca
Istituto di Scienze e Tecnologie Chimiche "Giulio Natta" (SCITEC)
Altre strutture che collaborano al progetto di ricerca
Responsabile di progetto
MARIANICOLETTA RAVASIO
Telefono: 0250314382
E-mail: nicoletta.ravasio@istm.cnr.it
Abstract
L'Italia è il principale produttore di riso in Europa con una produzione di 1,6 milioni di tonnellate nel 2012/2013. La lavorazione del riso produce notevoli quantità di scarti, la pula (circa 70 kg per tonnellata di riso) e la lolla (200 kg pert onnellata) mentre la paglia (1,35 tonn/tonn di riso) viene abbandonata sul campo. La valorizzazione di questi scarti a fini energetici non è facile a causa dell'elevato contenuto in ceneri principalmente costituite da silice, per cui la maggior parte della paglia viene reinterrata nel campo e dopo l'allagamento della risaia la sua fermentazione in condizioni anaerobiche genera consistenti quantità di CH4.lo scopo di questo progetto è quello di valorizzare tutti i residui e scarti della catena produttiva del riso trasformandoli in un portfolio di bioprodotti a diverso valore aggiunto.
Obiettivi
Messa a punto di processi di valorizzazione della paglia, della lolla e dei vari componenti l'olio estraibile dalla pula di riso.
In particolare messa a punto di un processo per la produzione di materiali per la bio-edilizia a partire da paglia di riso;
produzione e caratterizzazione di materiali compositi utilizzando lolla di riso o silice ottenuta dalla lolla stessa come bio-filler;
produzione di monogliceridi in unico stadio partendo da olio di pula di riso;
produzione di esteri dei fitosteroli contenuti nell'olio e valutazione della loro attività anticolesterolemica e antitumorali.
Data inizio attività
01/03/2015
Parole chiave
Rice byproducts, Biomaterials, Circular economy
Ultimo aggiornamento: 19/04/2025