Nota stampa

'Gap&Ciak. I divari di genere nel lavoro e nell'industria audiovisiva: lo stato dell'arte' Presentazione del 'Primo rapporto DEA'

21/11/2016

Il progetto DEA si propone di affrontare il tema delle donne nel settore audiovisivo con l’obiettivo di raggiungere la reale parità in un’industria che ha importanza strategica nella formazione e l'eliminazione degli stereotipi di genere.  Il cinema italiano può sconfiggere le diseguaglianze di genere purché ne sia consapevole: i contenuti audio video sono i principali creatori di percezioni e costruttori dell’immaginario comune.  “È ampiamente dimostrato che il modo in cui descriviamo le cose (e le persone) influenza il modo in cui quelle cose (e persone) possono essere percepite, ricordate, o pensate”(Darley, Glucksberg e Kinchla, 2005).

Le diseguaglianze del cinema italiano

L’88% dei film a finanziamento pubblico italiano sono diretti da uomini. Solo nel 12% dei casi si registra una regia femminile; il 79% dei film prodotti dalla Rai è stato diretto da uomini.  Sono quindi solo il 21% i film prodotti dalla  Rai con una regista. Il 90.8% dei film che arrivano alle sale cinematografiche è diretto dal cosiddetto 'sesso forte'. Meno del 10%  (9,2%) sono i film diretti da donne che arrivano nelle sale cinematografiche. Finché l’industria cinematografica continuerà a offrire narrazioni e rappresentazioni del mondo da un punto di vista essenzialmente maschile, resteremo una società maschilista e patriarcale. L’Italia è al 127 posto (su 144) per quanto riguarda la parità di trattamento economico nel mondo del lavoro, secondo il Global Gender Gap report 2016. Le iscrizioni alla scuola Nazionale di Cinema, tra il 2006 e il 2013, sono state fatte, nel 39% dei casi, da donne. I Nello stesso periodo il 41,5% dei diplomi sono stati conseguiti da donne. Il 33% dei film diretti da donne che hanno partecipato a festival nazionali e internazionali ha ricevuto  almeno una nomination o un premio. I fondi che si renderanno disponibili dal 2017, grazie al DDL Cinema Franceschini sono una occasione concreta per ridistribuire le opportunità su base più equa, tra donne e uomini.

Il progetto DEA si svilupperà secondo questi obiettivi:

  • analisi delle ricerche in Europa e nel mondo (Rapporto Gap & Ciak - I divari di genere nel lavoro e nell’industria audiovisiva)
  • analisi dei dati raccolti dalle associazioni professionali (creazione di un database  delle professioniste/i nel mondo dell’audiovisivo)
  • interviste video sulle storie di vita di donne e uomini del cinema e del documentario (quali fattori  ostacolano l’accesso e l’affermazione dei talenti femminili?)
  • raccomandazioni ai policy makers (come dare una chance alla determinazione e alla qualità delle donne)

 Le figure professionali e i generi selezionati per lo studio sono: regia; aiuto regia; sceneggiatura; adattamento; direzione fotografia; produzione (indipendenti)

Per informazioni:
Maura Misiti
CNR - Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali
via Palestro 32, 00185 Roma
maura.misiti@cnr.it
3394729598

Ufficio stampa:
Lucia Pornaro
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