07/10/2016
L’uragano Matthew, vedi figure della Noaa (Usa), ha seguito (fig. 1) e sta seguendo (fig. 2) l’evoluzione tipica di questi fenomeni atmosferici. Formatosi sul limitare del Golfo del Messico ha sorvolato le isole caraibiche e proseguendo per la Florida. La traiettoria prevista lo porterà sulla Georgia e poi sul South Caroline per tornare sull’Atlantico a latitudini superiori e per poi spegnersi.
La genesi di questi fenomeni non è ben nota, cioè come una tempesta tropicale, anche se di elevata intensità, si trasformi in un uragano. Ed anche le previsioni del suo evolvere sia come intensità sia come traiettoria, non sono di facile valutazione. Si seguono questi eventi sia con satelliti sia con aerei strumentati.
La Noaa, l’ente federale Usa per questi studi, lo dà di intensità 3 (su una scala di 5) con diminuzione nella giornata di domenica.
Purtroppo sorvola aree a forte densità antropica per cui ha già causato numerose vittime e danni ingenti.
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