29/07/2016
Domenica 31 luglio, alle ore 10.00, presso la Banchina 2 del Porto antico di Ancona, saranno liberate due tartarughe marine accidentalmente catturate nelle attività di pesca e riabilitate nel centro Fondazione Cetacea di Riccione. L’iniziativa si svolgerà nell’ambito del progetto TartaLife, coordinato dall’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr) di Ancona, finanziato attraverso i fondi Unionali Life e Co-finanziato dalla Regione Marche. Per l’occasione, Alessandro Lucchetti di Ismar- Cnr e Sauro Pari di Fondazione Cetacea forniranno i primi risultati del progetto di ricerca che indica il riscaldamento superficiale dei mari come la causa degli spostamenti e dei comportamenti anomali delle tartarughe marine. “Le tartarughe marine ormai svernano regolarmente anche a latitudini settentrionali e in acque considerate fredde, come quelle del centro-nord Adriatico”, spiega il ricercatore dell’Ismar-Cnr. “Inoltre lo scorso 15 luglio è stato rinvenuto il primo esemplare di Caretta caretta nidificante in Emilia Romagna, evento eccezionale se si pensa che fino ad ora il nido più settentrionale era stato rinvenuto nel 2014 in Abruzzo e anche in quel caso si trattava di un episodio del tutto anomalo. A questo si deve aggiungere che sempre più spesso viene segnalata anche in nord Adriatico la presenza di una specie, la tartaruga verde Chelonia mydas, tipica di acque più calde, di solito ritrovata esclusivamente nelle acque del basso Mediterraneo”.
Di seguito il link alla news pubblicata sul portale del Cnr e alcune immagini
https://www.cnr.it/it/evento/14654/tartalife-a-porto-nel-cuore-2016
Per informazioni:
Alessandro Lucchetti
Cnr - Istituto di scienze marine
Largo Fiera della Pesca 1 - 60125 Ancona (AN)
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