15/04/2025
Sono stati presentati, questa mattina, a Roma, presso la sala del Carroccio in Campidoglio, alcuni risultati del progetto ‘No Women No Panel – Senza donne non se ne parla’, promosso dalla Rai su impulso della Commissione Ue per il monitoraggio e la valutazione di impatto della partecipazione equilibrata e plurale di donne e uomini nella comunicazione pubblica, con l’obiettivo di favorire l'equilibrio di genere, valorizzando il talento e le competenze anche femminili. I dati analizzati riguardano le attività di monitoraggio effettuate dalle istituzioni nazionali e territoriali - Pubbliche amministrazioni, Università, Enti di ricerca e Accademie - firmatarie dell’Accordo con la Rai, tra cui lo stesso Cnr.
Dopo gli indirizzi di saluto di Svetlana Celli, presidente Assemblea Capitolina, e Monica Lucarelli, assessora alle attività produttive e pari opportunità di Roma Capitale, sono intervenute: Arianna Voto, giornalista RAI, coordinatrice del progetto ‘No Women No Panel’, Lucio Pisacane, ricercatore dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr-Irpps), Iside Castagnola, avvocata, esperta di diritto minorile e delle donne, già Cons. Corecom Lazio. Infine, la scrittrice Dacia Maraini ha portato al convegno il suo saluto attraverso un video messaggio. L' incontro è stato magistralmente moderato dalla giornalista Antonella Armentano, caporedattrice centrale RAI TGR Lazio.
Lucio Pisacane, Cnr – Irpps, ha così commentato i risultati del progetto: “I dati 2024 del monitoraggio NWNP di Roma Capitale mostrano un bilanciamento nella composizione nel 30% degli eventi di comunicazione pubblica analizzati. I restanti eventi sono sbilanciati nella partecipazione maschile nel circa il 40% dei casi e verso quella femminile nel 30% dei casi. Selezionando i panel per il profilo di esperto/esperta è interessante notare come gli eventi solo al maschile, i cosiddetti manels, sono il 29% del totale, così come quelli tutti al femminile, sono il 25% del totale. Gli eventi che risultano maggiormente sbilanciati a favore degli uomini ricadono nella categoria Scienza ed Economia. Quelli dove maggiore è il bilanciamento risulta maggiore hanno invece trattato Ambiente e Cultura. Società/attualità e Politica appaiono invece quelli che vedono una maggiore partecipazione femminile. Il dato degli eventi di Politica, più del 50% con predominanza femminile e il 25% bilanciato per genere è un dato interessante perché in controtendenza con i dati registrati a livello nazionale aggregando i dati dei firmatari del progetto NWNP”.
Arianna Voto, responsabile Rai per il progetto ‘No Women No Panel’, ha dichiarato: “La parità non è un’opinione, e come per la matematica, sono le cifre a certificare il divario di genere ancora persistente, anche nella comunicazione pubblica. I dati del monitoraggio di genere sono importanti, oltre che per fotografare l'esistente, anche per verificare l'impatto delle buone pratiche e dare indicazioni al decisore politico. Le istituzioni, le amministrazioni territoriali e le Università, come Roma Capitale, si sono impegnate a invertire la rotta, siglando un patto insieme alla maggiore industria culturale del Paese per garantire l’affermazione paritaria di donne e uomini in tutti gli ambiti del sapere, delle professioni, dello spazio pubblico come degli organismi di rappresentanza. Da segnalare inoltre come Roma Capitale sia, fra i 61 partner ad oggi del progetto, il Comune che ha fornito in assoluto il maggior numero di dati, monitorando quasi 700 eventi in poco più di 6 mesi”.
Iside Castagnola, avvocata, esperta di diritto Minorile e delle donne ha commentato: “Ringrazio la Rai per aver utilizzato la sua forza di impatto e la sua capacità di dialogare con i territori, a supporto della campagna ‘No Women No Panel’. Durante questo importante momento di formazione ho ricordato una delle misure di conciliazione che ha contraddistinto una best practice di Roma Capitale, cioè la modifica del regolamento dell’assemblea capitolina per poter favorire la partecipazione delle consigliere durante il periodo di allattamento. Bisogna anche continuare con l’orientamento STEM, affinché le ragazze possano esser in grado di esser valorizzate in ciò che desiderano e meritano”.
Monica Lucarelli, Assessore alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale, ha aggiunto: “Guardando i risultati del monitoraggio emerge un’immagine che ci obbliga a riflettere: troppi eventi pubblici continuano ancora a svolgersi senza voci femminili, ma quando si parla di parità di genere o di temi sociali, troppo spesso a farlo sono solo le donne. La parità non è un tema da affidare solo a una parte della società, è una questione che riguarda il riconoscimento delle competenze, la qualità del confronto, la credibilità del dibattito pubblico. I dati non offrono soluzioni, ma ci mettono di fronte a un’evidenza: se non cambiamo il modo in cui costruiamo la narrazione pubblica, continueremo a lasciare fuori 50% della realtà”.
Per la presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli “Il report realizzato da Rai attraverso Cnr rappresenta una fotografia significativa dell'impegno che, come Roma Capitale, stiamo mettendo in atto per garantire la parità di genere. È un bilancio che dimostra che siamo sulla strada giusta. Tuttavia, resta ancora molto da fare, soprattutto per raggiungere un vero cambiamento culturale. L’obiettivo è valorizzare le donne per il loro talento, le loro capacità e il loro merito, e non semplicemente in quanto ‘quota rosa’. Auspico che il protocollo No Women No Panel possa essere esteso anche alle società partecipate e a tutti i Municipi di Roma, per un’azione davvero capillare”.
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