10/04/2025
In occasione della visita di stato in Italia, Re Carlo III d’Inghilterra ha incontrato mercoledì 10 aprile 2025, presso i giardini della Residenza dell’Ambasciatore di Gran Bretagna a Roma, una rappresentanza di ricercatori e ricercatrici di istituzioni scientifiche nazionali e ha assistito a una serie di dimostrazioni di approcci scientifici e strumenti di misurazione impiegati dalla rete globale dei Living Labs dell’Alleanza per la Bioeconomia Circolare (CBA). A presenziare davanti a Sua Maestà, insieme ai colleghi di prestigiosi enti di ricerca e Università, Carlo Calfapietra, Direttore dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iret), Coordinatore per il CNR del Centro Nazionale sulla Biodiversità (NBFC) e Focal Point italiano dell’Integrated Carbon Observation System (ICOS), e Dario Papale, responsabile dell’Ecosystem Thematic Centre di ICOS del CNR-IRET e Silvano Fares Direttore dell’Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo (Isafom).
Il CEO di CBA, Marc Palahí, e il Chief Scientist, Giuseppe Scarascia-Mugnozza, hanno presentato le nuove attività scientifiche di CBA in via di realizzazione. In particolare, gli scienziati hanno evidenziato i Living Labs per Paesaggi Rigenerativi, un’iniziativa che unisce scienza, tecnologia e conoscenze tradizionali per rigenerare in modo olistico i paesaggi, sostenere le comunità e ripensare le filiere produttive di creazione di valore.
E’ stata, inoltre, evidenziata anche l’importanza del National Biodiversity Future Center (NBFC), probabilmente il più grande progetto mai finanziato sulla biodiversità, che vede il Cnr come Ente proponente.
Matilda van den Bosch, ricercatrice di CBA e di EFI-Biocities ha presentato gli ultimi risultati scientifici sull'importanza della natura per la salute e il benessere delle persone: numerosi studi, infatti, hanno evidenziato come l'esposizione alla natura, anche grazie alle foreste urbane, possa migliorare la salute umana, in particolare quella mentale tra i giovani, e sono in fase di progettazione nuovi Living Lab su questo argomento.
Il Re si è anche interessato alla nascita, in Italia, del Living Lab per le piante medicinali, finanziato da parte di ABOCA, l’impresa italiana impegnata a migliorare la salute delle persone e del pianeta. Il Living Lab CBA-ABOCA ha avviato la sperimentazione sulla produzione di piante medicinali con sistemi di coltivazione agro-forestale e in paesaggi rigenerativi e resilienti dell’Italia centrale, con lo scopo di valutarne scientificamente l’effetto sulla biodiversità, sul sequestro di carbonio nonché sulla salute del suolo e sulle implicazioni socio-economiche.
L’impatto delle perturbazioni ambientali e dei cambiamenti globali sugli alberi e sul paesaggio, in particolare nell’area metropolitana di Roma, nonché le iniziative di restauro del paesaggio e dell’ambiente sono stati presentati al Re da Giulia Bonella, Direttrice della Tenuta di Castelporziano della Presidenza della Repubblica e dall’Assessore Comunale di Roma, Sabrina Alfonsi.
Il Re ha anche visitato le installazioni scientifiche che servono a valutare gli impatti del cambiamento climatico su piante e alberi e per misurare la capacità dei parchi urbani e periurbani per assorbire carbonio e gas inquinanti dall'atmosfera, migliorando così la qualità dell’aria in città, secondo le dimostrazioni svolte da Carlo Calfapietra, di Riccardo Valentini, professore dell’Università della Tuscia, e dei colleghi Dario Papale e Silvano Fares. I ricercatori hanno mostrato strumentazioni e dispositivi progettati per il monitoraggio dell’ambiente e della biodiversità. Impiegate nell’infrastruttura europea ICOS, queste tecnologie raccolgono dati da centinaia di stazioni europee per ottenere misurazioni di alta precisione della concentrazione dei gas serra in atmosfera, in mare e nell’ecosistema terrestre.
“Siamo molto lieti – ha affermato Marc Palahi – di poter presentare al Re le ultime ricerche e idee per nuovi progetti da realizzare nel mondo. L’Italia è un Paese importante per CBA e molti dei nostri ricercatori sono in Italia e lavorano in stretta collaborazione con le Istituzioni scientifiche italiane".
L'Alleanza per la bioeconomia circolare - CBA collabora non solo con scienziati, ma anche con comunità indigene, aziende e governi locali per sviluppare Living Lab per paesaggi rigenerativi. Ogni Living Lab attiva conoscenze scientifiche e tradizionali attraverso partnership pubblico-private per dimostrare l’efficacia delle soluzioni basate sulla natura per trasformare in modo olistico paesaggi e filiere produttive come base per un'economia attenta alla natura, al clima e alle persone.
I Living Labs sono basati su un rigoroso approccio scientifico, come riportato nei “Principi della CBA per Paesaggi Rigenerativi”. https://doi.org/10.62164/20242
Più informazioni su: https://circularbioeconomyalliance.org
L’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Cnr (Cnr-Iret) svolge attività di ricerca di rilevanza internazionale in ambito di biodiversità e sostenibilità ambientale. Con le sue sette sedi, l’Istituto conta circa 250 unità di personale, tra scienziati, ricercatori, assegnisti, dottorandi e associati, che si occupano di occupano di studiare, proteggere e valorizzare le risorse naturali e la biodiversità del territorio, nella prospettiva di un loro uso sostenibile anche in relazione alla bioeconomia e a una prospettiva di economia circolare.
Sito web: https://www.iret.cnr.it/
Il National Biodiversity Future Center (NBFC) è il primo Centro Nazionale di ricerca e innovazione dedicato alla biodiversità, finanziato dal MUR attraverso i fondi dell’Unione Europea – NextGenerationEU. Si tratta di una struttura di coordinamento che da un lato raccoglie e valorizza gli sforzi della ricerca, dall’altro rende accessibili le conoscenze e le tecnologie a diversi attori che operano sul territorio. Con oltre 2000 ricercatrici e ricercatori, l’NBFC riunisce anche università ed imprese, che si occupano di ricerca di base, applicata e di innovazione dedicate alla biodiversità del Mediterraneo per individuare strategie idonee per monitorare, preservare e valorizzare la biodiversità di specie e di habitat diffusi nei diversi territori italiani.
Sito web: www.nbfc.it
ICOS, Integrated Carbon Observation System, è un’infrastruttura di ricerca europea Landmark ESFRI con ERIC in Finlandia, che ha lo scopo di ottenere misurazioni di alta precisione della concentrazione e degli scambi di gas serra nelle tre componenti atmosfera, mare ed ecosistemi terrestri, e di fornire dati a supporto dei decisori nelle strategie per contrastare il cambiamento climatico. In particolare, i dati raccolti sono fondamentali per quantificare il bilancio dei gas serra, il ruolo delle tre componenti e l’impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi terrestri. L’infrastruttura è formata da una rete di stazioni distribuite in 16 paesi europei, per un totale di oltre 170 siti e il coinvolgimento di centinaia di scienziati e ricercatori. La rete italiana si compone di 25 stazioni, di cui 15 ecosistemiche, 5 oceaniche e 5 atmosferiche.
Sito web: www.icos-italy.it
Per informazioni:
Carlo Calfapietra
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