21/03/2022
La presidente Maria Chiara Carrozza inaugura i nuovi spazi verdi dell’Area Territoriale di Ricerca di Roma1 del Consiglio nazionale delle ricerche. Il progetto Ossigeno, finanziato dalla Regione Lazio, rafforza la rete ecologica nella Bassa Sabina, protegge la biodiversità e mitiga i cambiamenti climatici
L’Area territoriale di ricerca di Roma1 (ARRM1) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) a Montelibretti (RM) inaugura i nuovi impianti boschivi realizzati grazie al progetto Ossigeno, finanziato dalla Regione Lazio. «Il Cnr, mettendo a sistema le competenze qui presenti, ha interpretato al meglio la vocazione naturale di questo territorio con un progetto di collezione botanica (orto botanico) che costituirà un’oasi verde. Il progetto Ossigeno rappresenta in questo contesto, il caso di dirlo, una vera boccata di ossigeno», dichiara la presidente Cnr Maria Chiara Carrozza, presente all’evento. «Questi nuovi spazi sono funzionali, oltre che all’assorbimento di CO2 e alla produzione di O2, anche alle attività dell’Area, aumentandone il potenziale per la conservazione della biodiversità, per la ricerca inerente alla mitigazione dei cambiamenti climatici e per la didattica-divulgazione delle tematiche ambientali».
Con Ossigeno si implementa infatti il progetto dell’orto botanico, entrato nella fase esecutiva da marzo 2020, con la realizzazione di un settore di vegetazione mediterranea, un roseto storico scientifico e un orto dei Semplici. Quest’ultima fase ha previsto due linee di azione: l’afforestamento di tre settori con specie appartenenti alla vegetazione autoctona e la piantumazione ex novo di alberature. «Prima di tutto abbiamo cercato di pianificare, selezionando le specie più adeguate e ricostituendo alcune alberature, quindi abbiamo creato dei nuovi nuclei», dice Bruno De Cinti dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (Cnr-Iret), responsabile del progetto. «Per quanto riguarda il potenziale scientifico dell’impianto, stato messo a punto un primo protocollo di misure dendrometriche che, con il supporto dei dati provenienti dalla stazione meteo dell’Istituto inquinamento atmosferico del Cnr interna all’Area, potrà definire un dataset utile a stabilire le potenzialità di assorbimento di CO2 e di altri inquinanti come NOx Ozono, molecole organiche volatili (VOC)».
Nell’ARRM1 sono stati rilevati nuclei relitti e fortemente disturbati della vegetazione forestale tipica della zona, che attraverso il progetto Ossigeno verranno allargati, agevolando il processo di rinaturalizzazione spontanea. Nell’Area Cnr che si estende sulle prime colline a ridosso del Tevere, presente un querceto dominato dal cerro, che lascia il posto alla farnia negli impluvi più umidi e alla vegetazione ripariale con salici e pioppi nella parte pianeggiante, non lontana del greto del fiume. Nelle zone sommitali maggiormente assolate crescono invece le specie mediterranee come il leccio e la roverella. «La scelta delle specie è stata fatta considerando gli aspetti microclimatici e geomorfologici, arricchendo il carteggio floristico con specie appartenti ai tipi vegetazionali presenti. Con l’ampliamento dei nuclei forestali in termini di superficie e biodiversità, l’ARRM1 può divenire un nuovo "stepping-stone", cioè un nodo della rete ecologica della Bassa Sabina, che, nonostante l’intensa attività antropica, conserva ancora piccoli lembi di aree naturali ad alta biodiversità, come le Riserve Regionali di Gattaceca, Nomentum, Monti Cornicolani, Tevere-Farfa», conclude Flavia Sicuriello del Cnr-Iret.
Il progetto ha come obiettivo anche un’azione di sensibilizzazione del pubblico sulla conservazione degli ecosistemi e sulle pratiche di mitigazione dei cambiamenti climatici, nel pieno rispetto dell’Accordo quadro siglato tra Cnr e Miur per creare una collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado. Secondo i principi dell’open education l’ARRM1 può essere uno strumento importante per favorire il trasferimento di conoscenze "dal laboratorio all’aula" con l’obiettivo di contribuire alla cultura scientifica nel sistema scolastico e di promuovere l’educazione ambientale attraverso visite, laboratori, workshop.
Per informazioni:
Giovanna Mancini
Presidente Area territoriale di ricerca di Roma1
giovanna.mancini@cnr.it
Bruno De Cinti - Cnr-Iret, e-mail bruno.decinti@cnr.it
Flavia Sicuriello - Cnr-Iret - tel. 06.90675995 - e-mail flavia.sicuriello@iret.cnr.it
Ufficio stampa:
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Ufficio stampa Cnr - Roma
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Responsabile Unità Ufficio stampa:
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