22/08/2025
Dal 16 maggio al 14 giugno 2025, a Venezia, i visitatori della mostra "Bio≠ Biodiversità come Coesistenza Essenziale" dell’iniziativa “Arte delle Scienze Marine” (ARSMar) hanno avuto la possibilità di ammirare la prima opera d'arte in assoluto dedicata ai funghi acquatici.
L'opera è stata ideata e realizzata dalla giovane artista Sara Manfio, studentessa dell'Accademia delle Belle Arti di Venezia, che ha collaborato con il microbiologo dell'Istituto di ricerca sulle acque del Cnr di Verbania (Cnr-Irsa) Pietro Marchese e colleghi: "Vita Fluttuante" - questo il titolo dell'opera - è dedicata all'affascinante e sconosciuto mondo dei funghi che vivono negli ecosistemi acquatici, rappresentando la straordinaria biodiversità delle specie fungine che vivono tra ghiacciai, corsi d'acqua dolce e acqua di mare, e includendo funghi vivi isolati da questi stessi habitat, che i visitatori potevano osservare e vedere crescere durante l'intera esposizione.
"Questi organismi non possono più essere ignorati: i funghi acquatici stanno ora guadagnando interesse per la loro vasta biodiversità e l'ampia gamma di ruoli ecologici, tra cui la simbiosi con altri organismi ed il contributo ai cicli degli elementi. Inoltre, sono abili produttori di metaboliti secondari con interesse industriale e di enzimi che, in alcuni casi, supportano la loro detossificazione di ambienti inquinati", ha affermato Marchese.
“Lo studio di questi organismi richiede talvolta l'uso di microscopi e coloranti specifici per evidenziare strutture impercettibili ma significative”, ha sottolineato Manfio. “Il colore di questi coloranti, come il blu di lattofenolo e la fucsina basica, è stato utilizzato nell'opera per stabilire una visione contemporanea tra macroscopico e microscopico. Giocando con dimensioni e ingrandimenti, con le diverse caratteristiche dell'acqua, rappresenta soggetti umili ma onnipresenti che conducono la loro esistenza invisibili all'occhio umano ma significativi per la sua sopravvivenza sulla Terra”.
ARSMar è un progetto interdisciplinare che collega la ricerca scientifica all'espressione artistica. Lanciato nel 2019 in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, promuove la collaborazione tra artisti emergenti e ricercatori del Cnr e di altri centri di ricerca del Distretto Veneziano Ricerca e Innovazione, co-organizzatore dell'iniziativa. Attraverso la co-creazione, gli artisti traducono complesse tematiche scientifiche in opere d'arte coinvolgenti, rendendo la conoscenza scientifica più accessibile ed emotivamente coinvolgente.
Gli ideatori del progetto ARSMar, Francesco M. Falcieri dell'Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar), e Gabriella Traviglia, Responsabile dei Progetti Culturali del Distretto Veneziano della Ricerca e dell'Innovazione, spiegano che: "Nel corso degli anni, ARSMar si è evoluto in una metodologia strutturata di co-creazione, in cui razionalità scientifica e soggettività artistica interagiscono e si arricchiscono a vicenda. Ogni edizione ha affrontato un tema diverso: dalla mostra inaugurale del 2019 "Oceani ritratti da artisti e ricercatori", a "Il pianeta blu si tinge di rosso" nel 2021, fino ad "Antropocene: la Terra sotto attacco" nel 2023. Questi temi riflettono urgenti questioni ambientali e mirano a sensibilizzare l'opinione pubblica attraverso esperienze immersive ed emotivamente coinvolgenti. ARSMar funge anche da piattaforma per il coinvolgimento del pubblico, sensibilizzandolo sulla salute degli oceani, sui cambiamenti climatici e sulla biodiversità".
La quarta edizione, "Bio≠ Biodiversità come Coesistenza Essenziale", ha esteso l'attenzione a tutti gli ecosistemi, e fa parte del Biodiversity Gateway del National Biodiversity Future Center, rafforzando l'impatto e la rilevanza nazionale del progetto. Questa attività è stata supportata anche dai progetti FUNACTION e MoSTFun, finanziati dall'UE nell'ambito del programma Biodiversa+, e dal recentemente istituito IUCN SSC sui Funghi Acquatici.
Per informazioni:
Pietro Marchese
Cnr-Irsa
pietro.marchese@irsa.cnr.it
Immagini: