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Open Learning Objects, freeLOms e il progetto SLOOP: una nuova prospettiva per un utilizzo efficace delle risorse didattiche digitali

Il rapporto 2007 dell'OCSE intitolato: "Giving Knowledge for Free: The Emergence of Open Educational Resources" evidenzia l'importanza delle "risorse didattiche aperte" per il mondo della scuola e della formazione.

Il termine "aperte" indica risorse che possono essere accedute, almeno per chi opera nel mondo education, in maniera gratuita; inoltre, l'idea di "apertura" si riflette nella possibilità, per un docente, di modificare le risorse didattiche rendendole adeguate al contesto in cui opera e renderle pedagogicamente efficaci; infine, il concetto di "apertura" sottintende l'adozione di meccanismi ad hoc che garantiscano i diritti intellettuali ed economici legati all'uso di tali risorse, in accordo alle normative vigenti

Lo stesso rapporto OCSE evidenzia tuttavia come il rapido aumento del numero delle scuole e delle università, in Europa e nel mondo, che hanno iniziato a condividere risorse didattiche digitali "aperte" attraverso la rete Internet, non sia stato adeguatamente supportato a livello politico-istituzionale, rischiando di vanificare le potenzialità delle risorse didattiche aperte.

L'Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR ha, negli ultimi anni, condotto importanti ricerche sulle Open Educational Resources nell'ambito di un progetto finanziato dall'Unione Europea con il programma Leonardo Da Vinci.

Tra i risultati conseguiti dall'Istituto, si evidenziano:
- la definizione di un modello di Open Educational Resources conforme agli standard internazionali adottati in Italia a livello di normativa specifica alla formazione a distanza (ad es, lo standard SCORM);
- la realizzazione di un portale on-line, chiamato FreeLOms, che consente la gestione di Open Educational Resources.

Nello specifico, FreeLOms è stato realizzato per offrire ai docenti un ambiente per:
- la condivisione di contenuti didattici realizzati con qualunque altro ambiente software nella disponibilità dei docenti;
- la produzione di risorse didattiche aperte, anche attraverso la collaborazione tra più docenti;
- l'organizzazione di contenuti in spazi informativi (c.d. cartelle), e la possibilità di rendere visibili/accessibili determinate cartelle a specifici gruppi di utenti (ad es, tale funzionalità potrebbe essere utilizzata per creare un'area di risorse prodotte da editori, e il cui utilizzo è limitato a utenti registrati).

FreeLOms garantisce la compatibilità con gli standard IEEE LOM (per la gestione dei metadati) e SCORM (per l'interoperabilità con i sistemi di LMS conformi allo standard). L'utente non è tuttavia obbligato a importare risorse conformi a tali standard, e al contrario FreeLOms lo supporta a inserire i metadati e a trasformare tipi di contenuti non standard in risorse conformi allo standard SCORM.

FreeLOms è stato recentemente presentato alla OpenLearn Conference organizzato dalla Open Univerity (Milton Keynes, 29-31 ottobre 2007), una delle conferenze più prestigiose nel settore delle risorse didattiche aperte, ed appare ad oggi uno dei pochi progetti in Europa, e sicuramente l'unico in Italia, in grado di competere con le iniziative delle prestigiose istituzioni universitarie americane che hanno determinato la nascita del movimento sull'Open Educational Resources: il Massachusetts Institute of Technology con l'OpenCourseWare Initiative; la Rice University e il repository Connextions; la Carnegie Mellon University con la Open Learning Initiative; la Utah State University con il Center for Open and Sustainable Learning.


Per accedere alla piattaforma FreeLOms: FreeLOms.
e-mail gruppo di ricerca: SloopGroup(AT)itd.cnr.it