IL PROGETTO DI REALTA' VIRTUALE PER LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI
(Maurizio Forte)
La Cappella degli Scrovegni, il cui ciclo di affreschi è stato dipinto da Giotto fra il 1303 ed il 1305, è un monumento a forte rischio di degrado. I recenti importanti interventi di restauro da parte dell'ICR ne hanno consentito la riapertura al pubblico ma a condizioni di fruibilità fortemente restrittive: quindici minuti (per gruppi di venti persone a visita) per ammirare un capolavoro universale della storia dell'arte sono decisamente pochi. A queste restrizioni si aggiunge il problema della difficile accessibilità e fruizione visiva al ciclo di affreschi: per i visitatori cioè è impossibile riuscire a percepire nel dettaglio la complessità del ciclo pittorico, soprattutto nei registri superiori e sulle volte. La conseguenza poco incoraggiante per molti visitatori è la sovrapposizione fra contemplazione estetica-estatica e senso di disorientamento, il contrasto incipiente fra stupore e smarrimento, fra bene e consumo; in una battuta potremmo definirla una fruitio interrupta.Data questa situazione, il Comune di Padova ha programmato di apprestare una grande Sala Multimediale dedicata alla Cappella degli Scrovegni, contigua all'ingresso del Museo agli Eremitani da cui si accede alla Cappella Giottesca. In questo spazio il visitatore avrà a disposizione sette postazioni multimediali e non, lungo un percorso che potrà gestire individualmente con i tempi e secondo le modalità che gli sono più naturali. Le installazioni didattiche e multimediali di questo percorso gli forniranno le conoscenze necessarie per prepararsi alla visita degli affreschi e contestualizzare la storia del monumento.
In questo contesto progettuale, nel corso del 2001, il Virtual Heritage Lab dell'Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del CNR, date le proficue sperimentazioni nell'ambito della realtà virtuale per i beni culturali, ha proposto al Comune di Padova di avviare uno specifico progetto di ricerca sulla Cappella degli Scrovegni che approdasse ad un nuovo sistema di fruizione per il grande pubblico di visitatori del complesso padovano.
L'applicazione di realtà virtuale si pone l'obbiettivo non di sostituire la visita reale alla Cappella degli Scrovegni, ma di prepararla, integrarla e riproporla in un altro contesto, alfabetizzando gli utenti visitatori con nuove grammatiche visuali e immersive e moltissime interazioni tutte in tre dimensioni ed in tempo reale. Preparazione virtuale alla visita -visita reale - ritorno al mondo virtuale e rialfabetizzazione: questa sequenza disegna un percorso circolare che si intende proporre ai visitatori e al nuovo "consumo" di beni ed attività culturali in spazi espositivi dedicati. La grande sfida di questo grande progetto di ricerca e di comunicazione è di incrementare il flusso cognitivo della conoscenza museale di un monumento e di un contesto storico-artistico, attraverso strumenti avanzatissimi quali l'interazione tridimensionale in tempo reale e le centinaia di "comportamenti virtuali" previsti nell'applicazione (oltre 500 aree interattive e 100 menu, 4 GB di dati).
Vedi anche:
Immagini: