La struttura di una rete sociale è determinata dagli interessi delle persone che la compongono. Le persone interagiscono spontaneamente sulla base degli argomenti di loro interesse, formando gruppi che evolvono discutendo di questi argomenti. Le Online Social Networks sono un ecosistema favorevole per la formazione di gruppi interessati ad argomenti che generalmente non sono pubblicamente diffusi a causo dell'imbarazzo o della disapprovazione che possono causare.
Queste "comunità" discutono temi denominati come "comportamenti devianti", ovvero condotte generalmente considerate inappropriate perché violano le norme comuni e/o morali condivise dalla maggior parte dei membri della società di cui facciamo parte. Pornografia, uso di droghe, eccesso di alcool, disordini alimentari, e autolesionismo sono solo alcuni esempi di comportamenti devianti. Molti di questi sono presenti nelle Online Social Networks e nelle piattaforme Online Social Media per la condivisione di contenuti. Poiché questi argomenti coinvolgono tabù sociali, si assume comunemente che le corrispondenti comunità devianti formino dei gruppi ristretti e isolati, e che in ogni caso la loro attività abbia luogo separatamente dal resto della rete sociale. In linea con questo assunto, la ricerca scientifica ha spesso considerato questi gruppi in isolamento, analizzando prevalentemente i comportamenti e le interazioni all'interno di un gruppo, e sull'impatto che le attività della comunità possono avere sui singoli membri che la compongono.
In realtà, per persone coinvolte in comportamenti devianti non sono isolati dalla società, ma sono parte dell'intero tessuto sociale, dove ciascuno interagisce con molteplici comunità e le influenza con i propri comportamenti. Lo scopo di questo studio è di analizzare il comportamento di "comunità devianti" nel contesto dell'intera rete sociale di cui fanno parte.
Risultati
Abbiamo limitato questo studio al comportamento considerato devianti di consumo di contenuti espliciti per adulti nei social media. Abbiamo analizzato una campione anonimizzato della piattaforma Tumblr. Il campione comprende più di 130 milioni di utenti e 7 miliardi di interazioni. Possiamo modellare la rete sociale come un grafo dove i nodi sono gli utenti e gli archi le interazioni tra loro intercorse: utenti possono "seguire" (follow) altri utenti, così da essere aggiornati sui contenuti degli utenti seguiti, o possono "ripubblicare" (reblog) contenuti di altri utenti così da diffonderli nella propria cerchia di relazioni.
I contenuti sono prodotti da un piccolo insieme di utenti, organizzato in comunità molto interconnesse, ma si diffondono attraverso comunità "ponte" raggiungendo potenzialmente metà dell'intera rete sociale.
La sottorete di utenti che produce esclusivamente contenuti espliciti è una piccolissima frazione corrispondente a meno del 0.05% del nostro campione. Questa comunità molto densa è collegata con il resto della rete tramite un larghissimo numero di interazioni, prevalentemente "follow". La Figura mostra i meccanismi di diffusione di questi contenuti attraverso il nostro campione della rete Tumblr. Abbiamo individuato due comunità interessanti, che diffondono contenuti meno espliciti (ad esempio riguardanti di personaggi molto noti). Questi hanno la funzione di aggregare contenuti, spesso senza omogeneità tematica. Queste comunità hanno però la funzione di "ponte" in quanto permettono di diffondere i contenuti devianti generati da pochissimi utenti. Se consideriamo come "esposti accidentalmente" (unintentionally exposed) gli utenti che seguono altri utenti che hanno ripubblicato contenuti devianti, allora possiamo osservare che circa il 50% dell'intera rete è essere esposta accidentalmente al contenuto deviante generato dal 0.05% dei suoi utenti.
La diffusione dei contenuti coinvolge adulti e minorenni di entrambi i sessi.
La diffusione di contenuti espliciti in una Online Social Network non era mai stata studiata prima su una scala così grande. È noto che gli utenti uomini generano più contenuti degli utenti donna, ma questa differenza varia al variare dell'età. Il consumo dei contenuti è parimenti diffuso tra uomini e donne fino all'età di 25 anni. In seguito, la percentuale di utenti uomini aumenta progressivamente. Infine, abbiamo osservato che anche gli utenti minorenni sono esposti a contenuti espliciti, ma che è possibile limitare considerevolmente questa esposizione bloccando la generazione di contenuti di soli 200 utenti dell'intera rete.
Contact: Mauro Coletto
Email: mauro.coletto@isti.cnr.it
Mauro Coletto (IMT Lucca & ISTI-CNR Pisa), Luca Maria Aiello (Bell Labs, UK), Claudio Lucchese, Fabrizio Silvestri (ISTI-CNR Pisa)
Referece: Coletto, M., Aiello, L. M., Lucchese, C., Silvestri, F. (2016) On the Behaviour of Deviant Communities in Online Social Networks. In 10th International AAAI Conference on Web and Social Media. ICWSM 2016, May 17-20, Cologne, Germany
Focus