I rivestimenti PVD stanno progressivamente sostituendo le metodologie tradizionali basate su deposizione elettrolitica. In questa continua evoluzione si inseriscono i rivestimenti nanostrutturati, in cui il film è formato da un sistema bifasico con una microstruttura progettata per impedire formazione, movimento e crescita di dislocazioni e microfratture. Grazie al sistema bifasico, formato da nanocristalli di un materiale duro con dimensioni di ca. 10 nm incassati nella matrice, si ottiene un materiale nanocomposito di durezza 4-6 volte maggiore dei materiali di partenza. Per tale motivo questi materiali presentano potenzialità notevoli nel settore delle lavorazioni meccaniche di materiali di difficile lavorabilità.
Basandosi sui risultati soddisfacenti ottenuti dai lavori precedenti, sono state preparate due diverse tipologie di rivestimento AlSiTiN, multilayer e gradiente, impiegando la deposizione ad arco catodico. I rivestimenti nanostrutturati sono stati depositati su un substrato di WC-Co, idoneo come durezza e tenacità al settore applicativo considerato. I rivestimenti ottenuti presentano buona adesione al substrato, nonché elevata durezza. L'analisi dell'usura effettuata mediante prove tribologiche ha mostrato una resistenza a caldo maggiore rispetto ai rivestimenti tradizionali. Questo dato è stato confermato da prove di fresatura a secco di acciai per stampi.
L'analisi complessiva consente definire come potenziale campo di applicazione per i rivestimenti AlSiTiN lavorazioni ad asportazione di truciolo in cui i materiali sono sottoposti ad elevate sollecitazioni termiche.
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