Il focus scaturisce dalla attività di ricerca volta alla caratterizzazione di materiali di varia origine per la cattura di CO2.
Le tecnologie attuali devono essere migliorate per raggiungere un limitato impatto ambientale e un'alta sostenibilità (emissioni zero), mitigando l'impatto dell'energia fossile sull'inquinamento e l'effetto serra. Quando i sorbenti solidi di CO2 sono utilizzati in forma granulare o strutturati 3D, un'alta area superficiale e una ben sviluppata porosità aperta sono i presupposti per un processo efficace. Un tipico processo continuo richiede anche che il sorbente sia meccanicamente resistente, rigenerabile e facilmente disponibile. L'applicazione prevista è rappresentata dai processi di combustione (fumi) e gassificazione (syngas) di combustibili fossili (carbone e lignite)
Si propone quindi un'innovazione di uso dell'apatite, precisamente come assorbitore chimico di CO2, attivo a temperature (900-1200°C) superiori rispetto ai sorbenti solidi convenzionali (calcare). L'apatite inoltre, rispetto al calcare: 1) non presenta decadimento delle proprietà sorbenti in funzione del numero di cicli; 2) ha una minore energia di rigenerazione (dato stimato) 3) è realizzabile in granuli, così come in strutture tridimensionali a porosità, permeabilità e superficie specifica variabile dipendentemente dalle tecniche di formatura utilizzate (es. foaming diretto, freeze casting) 4) mantiene le caratteristiche strutturali. Queste caratteristiche ne fanno intravedere una possibile applicazione pratica
Focus