In vari settori dell'industria energetica e dei trasporti si fa sempre più pressante la necessità di componenti di forme complesse (turbine, rotori, giunti, pale etc..) in grado di resistere a sollecitazioni termiche e di attrito severe pur presentando tolleranze dimensionali stringenti. In questo campo i materiali ceramici possono essere efficacemente utilizzati a patto si trovino tecnologie di formatura semplici ed economiche per la loro produzione. In questa ottica, il gel-casting rappresenta una valida alternativa al più noto stampaggio ad iniezione ("injection molding") permettendo di ottenere una ottima riproducibilità delle forme e uniformità di composizione richiedendo allo stesso tempo limitati investimenti iniziali. In questo processo alla sospensione ceramica vengono aggiunti un monomero, un agente reticolante, un iniziatore e un catalizzatore. Il sistema così formato viene colato in stampi non porosi e polimerizzando per via radicalica dà origine a corpi in verde resistenti meccanicamente e con un'alta precisione dimensionale. Recentemente, ispirati dal principio di "green chemistry", ISTEC sta studiando processi di gel-casting che prevedono di sostituire i composti di sintesi generalmente utilizzati (metacrilammide (MAM), polietilenglicole dimetacrilato (PEG-DMA) e metilen bisacrilammide (MBAM)) con più innocui polimeri naturali (agarosio, agar-agar e k-carragenina).
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