Da un ventennio assistiamo ad una redistribuzione del potere economico tra la triade (Nord America, Europa e Giappone) a nuove aree emergenti. Le tendenze nel commercio internazionale e negli investimenti diretti all'estero mostrano sempre di più che le attività economiche svolte nella triade devono fare i conti con paesi sempre più agguerriti dal punto di vista economico e commerciale. Cina ed India, a causa della loro dimensione e della loro popolazione stanno sempre di più dimostrando di essere dei partner cruciali di una nuova e multi-polare economia mondiale.
In che misura le attività economiche di queste aree emergenti sono anche sostenute da una capacità innovativa autonoma? In altre parole, Cina ed India sono ancora dipendenti per conoscenze scientifiche e tecnologiche dai paesi della triade, o hanno oramai sviluppato competenze tali da poter autonomamente sostenere il proprio sviluppo industriale? I paesi emergenti hanno solamente un imponente "corpo" economico o stanno sviluppando un corrispondente "cervello" conoscitivo?
Tramite una ricognizione di vari indicatori della scienza, tecnologia e innovazione, il progetto effettuerà un confronto tra la triade e queste aree emergenti. In particolare, metterà in luce le interconnessioni esistenti tra imprese e istituzioni basate nei paesi industriali tradizionali e le aree emergenti. Il progetto intende anche effettuare un confronto tra i punti di forza e di debolezza tra le strategie di sviluppo di Cina ed India.
Il Progetto è stato attivato nel 2015, ed è svolto nell'ambito del Progetto Premiale "Tecnologie e sistemi innovativi per la fabbrica del futuro e made in Italy". Svolto da Daniele Archibugi e Monica Plechero, esplorerà le implicazioni di politica industriale e tecnologia tanto per l'Unione Europea che per l'Italia.
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