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BDNF: UNA MOLECOLA PER PREVENIRE LA DEGENERAZIONE DELLE CELLULE NERVOSE?

A tutt'oggi non esistono terapie capaci di bloccare il processo di morte neuronale che si innesca in patologie neurodegenerative quali la malattia di Alzheimer o il morbo di Parkinson. I fattori neurotrofici della famiglia del nerve growth factor (NGF) sono potenti stimolatori della sopravvivenza neuronale in condizioni patologiche, ma la loro somministrazione al cervello è problematica in quanto queste molecole non superano la barriera emato-encefalica. Matteo Caleo, ricercatore dell'Istituto di Neuroscienze di Pisa, in collaborazione con Lamberto Maffei e Paolo Medini della Scuola Normale Superiore e Christopher S. von Bartheld del Dipartimento di Fisiologia e Biologia Cellulare dell' Università del Nevada, in uno studio apparso sul Journal of Neuroscience (J. Neurosci. 23:287-296, 2003), dimostrano che è possibile conservare la risposta di neuroni del corpo genicolato laterale (LGN) che avevano subito una lesione se il brain-derived neurotrophic factor (BDNF), un fattore della famiglia del NGF, viene somministrato nell'occhio. Gli autori, mediante tecniche di marcatura radioattiva, dimostrano che il BDNF viene trasportato al cervello dopo una semplice somministrazione a livello dell'occhio. Dopo iniezione nell'umor vitreo, il BDNF viene captato dalle cellule gangliari della retina, trasportato lungo il nervo ottico e rilasciato in quantità significative a livello centrale. I risultati indicano che questo metodo di somministrazione di BDNF è molto efficace nel prevenire la morte neuronale che si innesca nelle regioni del talamo a seguito di una lesione della corteccia cerebrale. Infatti, una singola iniezione di BDNF permette di salvare dalla degenerazione circa il 50% dei neuroni che andrebbero altrimenti incontro a morte durante un periodo di alcune settimane. Sono state anche verificate le proprietà funzionali dei neuroni salvati dal BDNF dimostrando che queste erano assolutamente normali. La conclusione è che l'iniezione di BDNF a livello dell'occhio mantiene l'integrità di neuroni centrali danneggiati e consente loro di funzionare normalmente. Questi dati suggeriscono possibili applicazioni terapeutiche del BDNF nelle affezioni che coinvolgono il sistema visivo e più in generale il sistema nervoso.

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