La nostra attività è indirizzata allo studio del degrado di materiali metallici e di materiali lapidei, con il fine di offrire un contributo inerente alla salvaguardia degli stessi. Dopo una pregressa attività rivolta anche ad applicazioni industriali (acciai per impianti petrolchimici), la nostra attuale attenzione è principalmente rivolta al campo dei Beni Culturali. Operiamo in particolare ottenendo finanziamenti in progetti Europei (EUREKA) e Nazionali (FAR). Per quanto concerne i primi, nei quali cooperiamo con Austria, Rep. Ceca e Portogallo, i nostri obiettivi riguardano la selezione di leghe bronzee di nuova formulazione e lo studio delle proprietà di inibitori di corrosione, entrambi per applicazione in sculture da esterno. Il prodotto della nostra ricerca è fortemente finalizzato ad una applicazione di mercato attraverso la partecipazione al progetto di una piccola media impresa, la fonderia artistica "Venturi Arte", il cui fatturato rappresenta circa il 50% di quello Europeo relativo a queste attività. A questo progetto, denominato "Bronzart", collaborano: Leoben Universitaet (A), Technische Universitaet di Vienna (A) e l'Univ. di Ferrara; Enti pubblici e privati di ricerca come il Joint Research Centre della EU, l'International Atomic Energy Agency di Seibersdoff (A) l'Atomki Institute di Debrecen (HU), lo SVUOM di Praga (CZ), la Techminho di Guimares (P) ed il CSM (I). Su un piano tecnico, l'Istituto di Metodologie Chimiche partecipa alle attività attraverso tecniche varie come: produzione ed impiego di radiotraccianti per la misura della corrosione di metalli (TLA), sistemi di invecchiamento artificiale dei materiali, tecniche di indagine superficiale (AFM) e tecniche elettrochimiche. Riguardo ai materiali lapidei l'interesse della ricerca è in generale rivolto sia ad applicazioni nel campo delle costruzioni (calcestruzzi) sia a quello dei Beni Culturali attraverso il tentativo di salvaguardare sia le strutture sia le superfici, in alcuni casi decorate con affreschi. I problemi connessi alla diffusione dell'acqua nelle strutture murarie, la definizione delle caratteristiche dei protettivi e dei consolidanti usati negli interventi di salvaguardia sono l'oggetto di un progetto nazionale di ricerca FAR, denominato VAMP e coordinato dal nostro Istituto. Ad esso partecipano il Dip. Ingegneria Chimica dei Materiali dell'Università di Roma, aziende produttrici di protettivi e consolidanti (Syremont) e piccole-medie imprese produttrici di strumentazioni. Uno degli obiettivi da raggiungere è la messa a punto di uno strumento portatile per determinare la permeabilità al vapore acqueo delle superfici murarie trattate (e non ) con materiali protettivi.
Oltre ad offrire un contributo allo sviluppo dello strumento di misura, il nostro intervento riguarda anche l'impiego di isotopi per determinare la cinetica di diffusione dell'acqua nei materiali in esame. Tra le tecniche da noi impiegate viene utilizzata anche la spettrometria di massa.
Dr. Giuseppe Laguzzi
Istituto di Metodologie Chimiche
Focus