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Scoperta di un nuovo sistema idrotermale sottomarino al largo dell'Isola di Zannone (Arcipelago Pontino occidentale, Mar Tirreno)

Scoperto un nuovo campo idrotermale sottomarino a largo dell'Isola di Zannone (Arcipelago Pontino occidentale, Mar Tirreno)
Una grande depressione (0.5 km2) associata ad attività idrotermale è stata recentemente scoperta dai ricercatori dell'IGAG sui fondali circostanti l'Isola di Zannone (Arcipelago Pontino occidentale, Mar Tirreno) alla profondità di 110-130 m, attraverso rilievi batimetrici ad alta risoluzione condotti nell'ambito del progetto MaGIC (http://www.magicproject.it/). La depressione è stata successivamente studiata attraverso indagini condotte durante la campagna BOLLE 2014 a bordo della nave Urania (side scan sonar, sismica a riflessione, riprese video tramite ROV) e analisi sedimentologiche,micropaleonologiche e geochimiche su campioni di sedimento, acqua e gas realizzate in collaborazione con ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Roma Sapienza, del CNR-IGG e dell'INGV di Palermo, nell'ambito del progetto Ritmare (http://www.ritmare.it).
La depressione è caratterizzata da numerose manifestazioni idrotermali (es. depositi autigeni e pockmark) ed accoglie vari siti di emissione di fluidi ricchi in CO2 e colonizzati da associazioni batteriche caratteristiche di ambienti estremi. Le evidenze di degassamento attivo, sia continuo che intermittente, sono date dal rilascio di colonne di bolle e/o fluidi dal fondo del mare e dall'osservazione di un plume che s'innalza per circa 70 m al di sopra della depressione.
Le manifestazioni idrotermali di Zannone mostrano caratteri simili a quelle osservate sui bassi fondali di Panarea, distinguendosi tuttavia per le grandi dimensioni delle depressioni (diverse centinaia di metri) e per la complessità morfologica. La loro scoperta rappresenta la prima evidenza nel Mar Tirreno di degassamento attivo all'interno di grandi depressioni situate a bassa profondità. Inoltre, i risultati fin ora raggiunti fanno ritenere che nel corso del tempo l'attività di emissione abbia attraversato momenti parossistici che hanno prodotto fenomeni di collasso e/o esplosione.
Alcuni fattori caratteristici dell'area di studio (bassa profondità, vicinanza alla costa, attività persistente) rendono le manifestazioni idrotermali di Zannone un sito ideale per effettuare ricerche multidisciplinari e installare un laboratorio sottomarino finalizzato al monitoraggio e allo studio delle emissioni, alla valutazione della pericolosità geologica (es. possibilità di esplosioni idrotermali e instabilità sottomarina) e all'impatto ambientale (es. moria di organismi, processi di acidificazione locale, input di CO2).