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Assetto geologico-geomorfologico ed effetti di sito a San Giuliano

Assetto geologico-geomorfologico ed effetti di sito a San Giuliano di
Puglia (CB) e in altri abitati colpiti dalla sequenza sismica
dell' ottobre-novembre 2002.


A partire dalle prime ore del 31 ottobre 2002, una sequenza sismica ha
interessato un settore dell'Appennino molisano compreso fra le valli dei
fiumi Fortore e Biferno.

Sebbene la magnitudo dei due principali eventi (Ml 5,4 e 5,3) sia
decisamente inferiore a quella dei grandi terremoti appenninici, in
alcuni
abitati i danni e i disagi provocati dal sisma sono stati pesanti, con
vittime nell'abitato di San Giuliano di Puglia causate dalla prima scossa.

I primi sopralluoghi effettuati dal personale del CNR-IGAG
nell'immediatezza dell'evento hanno evidenziato una significativa
disomogeneità della distribuzione del danno sia fra centri attigui che
nellambito di un medesimo abitato. Questi indizi hanno suggerito che
alcuni fattori locali, quali le caratteristiche geologiche dei terreni di
fondazione, i fenomeni di dissesto franoso e/o le tipologie edilizie,
abbiano potuto condizionare fortemente l'entità e la distribuzione dei
danni.

Sulla base di queste osservazioni preliminari il CNR-IGAG in
collaborazione con ricercatori delle Università di Napoli e di Chieti ha
avviato un programma di ricerca volto alla valutazione del ruolo
effettivo
che i fattori locali hanno avuto nel controllare il danneggiamento in San
Giuliano di Puglia ed in altri centri fra i più colpiti (Ripabottoni,
Morrone del Sannio, Pietramontecorvino e Castellino sul Biferno).
Rilevamenti geologici a grande scala hanno permesso di ricostruire la
struttura geologica delle aree di interesse e di definire i caratteri
litologici dei terreni di fondazione degli abitati.

Lo studio della stabilità dei versanti ha permesso di riconoscere e
classificare i principali dissesti franosi presenti nelle aree esaminate.
Osservazioni dirette sui principali caratteri del costruito (qualità e
tipo di muratura, altezza ed età degli edifici, superfetazioni, ...)
hanno
infine permesso di suddividere gli abitati esaminati in aree
statisticamente caratterizzate da tipologie edilizie omogenee.

L'esame dei dati acquisiti, in seguito restituiti in elaborati
cartografici a grande scala, ha evidenziato nel caso di San Giuliano di
Puglia l'esistenza di una notevole amplificazione locale chiaramente
connessa alle condizioni geologico-strutturali dei terreni di fondazione.
Negli altri centri esaminati gli effetti di sito appaiono
complessivamente
più lievi, con una moderata intensificazione dei danni condizionata da
fenomeni gravitativi e di dissesto franoso preesistenti, ma riattivati
dallo scuotimento sismico.

Le analisi geologiche effettuate costituiscono la base irrinunciabile per
gli studi di microzonazione sismica, tramite i quali può essere definita
la risposta sismica locale all'interno di un centro abitato. La
microzonazione rappresenta uno dei documenti di base per la
pianificazione
dello sviluppo urbanistico.

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