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La vita dei neuroni non e' limitata da geni

I neuroni di alcuni mammiferi possono vivere più a lungo dell'organismo che li ha generati, il limite della loro esistenza non sarebbe, dunque, scritto nei geni. In pratica il cervello può sopravvivere al corpo. Lo dimostra un esperimento italiano, in cui neuroni di un topo sono stati trapiantati nel cervello di un ratto, dove si sono ambientati perfettamente, coordinato dal neurochirurgo Lorenzo Magrassi, che lavora all'Università di Pavia, presso la Fondazione Policlinico San Matteo e l'lstituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Il lavoro è pubblicato sulla rivista dell'Accademia di Scienze degli Stati Uniti (PNAS) e, considerando le differenze di specie, suggerisce che nell'uomo un prolungamento della vita non creerebbe problemi di sopravvivenza dei neuroni. Questo perché il risultato mostra che la sopravvivenza dei neuroni non è geneticamente fissata, ma puo' essere determinata dal microambiente del cervello dell'organismo ospite. 
Nei mammiferi i neuroni vivono per l'intera esistenza dell'individuo, in assenza di malattie neurodegenerative. Non è ancora chiara alla scienza, però, la durata dei singoli neuroni e se il limite della loro vita sia geneticamente determinato, legato cioè alla sopravvivenza degli individui tipica di ogni specie. In questo caso gli sforzi per prolungare la vita media dell'uomo sarebbero resi inutili dall'inevitabile invecchiamento del cervello. Ora lo studio dei ricercatori italiani offre una prima risposta alla questione. L'esperimento ha previsto il trapianto di neuroni in fase embrionale prelevati dal cervello di un embrione di topo - con vita media di circa un anno e mezzo - in quello di un ratto, una specie con vita media più lunga, circa tre anni (il doppio rispetto al donatore). Le cellule trapiantate si sono sviluppate in neuroni cerebrali, integrandosi nel cervello del ratto pur mantenendo le dimensioni lievemente più piccole tipiche topo donatore. Inoltre, i neuroni di topo non sono morti circa un anno e mezzo dopo il trapianto - come sarebbe successo se fossero rimasti nel topo, essendo questa la durata media della vita dei topi utilizzati - ma sono sopravvissuti tre anni, fino alla morte naturale del ratto in cui sono stati trapiantati.
Al lavoro hanno partecipato anche Ferdinando Rossi  e Ketty Leto, dell'Istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi dell'Università di Torino.
Articolo: Magrassi L, Leto K, Rossi F. Lifespan of neurons is uncoupled from organismal lifespan. Proc Natl Acad Sci U S A. 2013 Mar 12;110(11):4374-9. doi:10.1073/pnas.1217505110.