Focus

Cellule potenzialmente utili per riparare il danno cardiaco (in Highlights 2008/2009)


La cardiopatia ischemica è la principale causa di morte nei paesi
industrializzati. Nonostante i recenti progressi nel trattamento
dello scompenso cardiaco, le terapie farmacologiche attualmente disponibili risultano spesso inadeguate. Per questo motivo, rigenerare il tessuto
cardiaco rappresenta un obiettivo fondamentale della medicina cardiovascolare. La grande sfida è riuscire ad attivare le
cellule staminali cardiache eventualmente presenti nel cuore e generare cardiomiociti a partire da cellule staminali (ex vivo), da utilizzare per
sostituire i cardiomiociti persi in seguito al danno ischemico. Il successo della medicina rigenerativa nelle cardiopatie è limitato, fra l'altro, dalla scarsa conoscenza dei meccanismi molecolari che intervengono nei processi di proliferazione e differenziamento cardiaco delle
cellule staminali. Lo studio si inserisce in questo contesto e
riporta l'identificazione di due molecole, un ligando, Apelina, ed
il suo recettore APJ, utilizzando come sistema modello le
cellule staminali embrionali del topo. I risultati mostrano che
la presenza di queste proteine dipende dall'attività di un altro
fattore, Cripto - già oggetto di lavori precedenti pubblicati dal
laboratorio - che è fondamentale per ottenere cardiomiociti da cellule staminali, svelando un ruolo ad oggi sconosciuto di APJ/
Apelina nelle fasi precoci della cardiogenesi nei mammiferi. Questi risultati aggiungono un tassello importante e sono rilevanti
per la biologia delle cellule staminali cardiache perché rivelano un meccanismo naturale utile a generare ed espandere i precursori
cardiaci. L'attivazione di questo meccanismo (nel cuore o in cellule ex vivo) potrebbe permettere di aumentare il numero di
cellule potenzialmente utili alla riparazione del danno cardiaco.