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Polimorfismi del gene dell'Ossido Nitrico Sintasi endoteliale e rischio di malattia coronarica aterosclerotica

L'Ossido Nitrico (NO) è prodotto, nell'endotelio vascolare, dalla
L-arginina per azione dell'enzima Ossido Nitrico Sintasi endoteliale
(eNOS). L'NO determina il rilassamento delle cellule muscolari lisce,
inibisce l'adesione delle piastrine e dei leucociti all'endotelio, riduce
la migrazione e la proliferazione delle cellule muscolari lisce, e limita
l'ossidazione delle lipoproteine aterogene a bassa densità. L'NO
svolge, quindi, un ruolo centrale nel mantenimento dell'omeostasi
vascolare e, conseguentemente, è considerato una molecola
ateroprotettiva. Pertanto, varianti funzionali del gene eNOS
potrebbero influenzare la suscettibilità individuale all'aterosclerosi
alterando la quantità di NO prodotta dall'endotelio. E' stato
dimostrato che una variante genetica dell'eNOS, che ne modifica la
sequenza aminoacidica (Glu298Asp) in posizione 298, produce
un'aumentata degradazione intracellulare della proteina eNOS con
l'aminoacido Asp298. Un altro polimorfismo, nella regione del
promotore, è stato recentemente associato a vasospasmo
coronarico, riducendo l'espressione dell'eNOS. Pertanto, abbiamo
valutato se i polimorfismi Glu298Asp e T786C dell'eNOS influenzano
la presenza e la severità della malattia coronarica aterosclerotica
nella popolazione Italiana.
Abbiamo trovato che le varianti dell'eNOS erano significativamente
associate alla presenza della malattia coronarica. Infatti, il genotipo
Asp/Asp e CC dell'eNOS conferivano un aumentato rischio di
malattia, indipendentemente dai fattori di rischio tradizionali (Tabella
1). Inoltre, i soggetti contemporaneamente portatori del genotipo
Asp/Asp e di almeno un allele C avevano un rischio maggiore di
malattia rispetto ai singoli genotipi, suggerendo la possibilità di un
effetto interattivo tra i polimorfismi Glu298Asp and T786C dell'eNOS.
Questa potenziale interazione risultava, infine, evidente dall'effetto
delle varianti genetiche dell'eNOS sulla severità della malattia
coronaria, valutata mediante Duke score, un indice prognostico che,
oltre al numero di vasi coinvolti, considera anche la percentuale di
stenosi e la localizzazione anatomica delle lesioni. Come mostrato in
Figura 1, la severità della malattia coronarica era significativamente
associata alla presenza sia del genotipo Asp/Asp che di almeno un
allele C dei polimorfismi Glu298Asp e T786C, rispettivamente.
In conclusione, i polimorfismi Glu298Asp e T786C del gene eNOS
potrebbero influenzare sia la presenza che la progressione della
malattia coronaria aterosclerotica nella popolazione Italiana,
suggerendo la possibilità per il futuro di strategie terapeutiche di
prevenzione in funzione del genotipo.

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